image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Culture

Le bombe di Enrico Vanzina al Bsmt di Gazzoli. “Spielberg aveva paura di noi. L'erede di Totò e Sordi? Checco Zalone. De Sica in Vacanze di Natale? Avanti 40 anni sulla fluidità”, e sul Cumenda Micheli e il politicamente corretto?

  • di Jacopo Tona Jacopo Tona

22 maggio 2025

Le bombe di Enrico Vanzina al Bsmt di Gazzoli. “Spielberg aveva paura di noi. L'erede di Totò e Sordi? Checco Zalone. De Sica in Vacanze di Natale? Avanti 40 anni sulla fluidità”, e sul Cumenda Micheli e il politicamente corretto?
Enrico Vanzina, ospite di Gianluca Gazzoli al Basement, ci illumina sul cinema italiano. Se il successo dei suoi film nasce da uno sguardo autentico sul Paese, oggi mancano i giovani che raccontino i loro coetanei. I ricordi: Totò, Sordi, il Cumenda e l’invenzione della coppia Boldi-De Sica. Ma il politicamente corretto?

di Jacopo Tona Jacopo Tona

“Il successo dei nostri film? Ha vinto lo sguardo di chi ha voluto raccontare questo Paese senza puzza sotto al naso, senza grandi trionfalismi”. Enrico Vanzina, passato al Basement di Gianluca Gazzoli, apre così la chiacchierata. Ma il successo dei suoi film, perché non si riesce a replicare? Cosa manca al cinema italiano di oggi? I giovani, e la novità che ne consegue. “È arrivato Nanni Moretti che ha raccontato una sua generazione, poi Verdone che ha raccontato la sua. E così via. Poi è arrivato Muccino, che ha raccontato i trentenni. Ma oggi il cinema è diventato una terza scelta: non è più una prima, neanche una seconda. Io non posso più raccontare i giovani, alla mia età. Devono essere loro a farlo”. Totò? “Andai a trovarlo durante le riprese di uno dei tanti film con Totò il film si chiamava Totò Diabolicus, in cui lui interpretava cinque personaggi. Ero piccolo, ma lo conoscevo già benissimo. Lo vidi vestito da donna, perché faceva il ruolo di una contessa, e mi disse: Come mi diverto a fare Totò, è bellissimo. Lui era il principe De Curtis, ma si divertiva a fare Totò, l’alter ego di sé stesso”. Ma la grande commedia come quella di Totò che fine ha fatto? “L’ultimo che la sta facendo, e la fa anche molto bene, a modo suo , è Checco Zalone, che interpreta il “re degli ignoranti”. E il re degli ignoranti cosa si può permettere? Di andare ovunque: dai palazzi della politica a quelli dei ricchi, dei poveri, nei ristoranti, sui treni… e dire la verità”. Dopo Totò, come non citare Alberto Sordi? “Alberto Sordi mi ha insegnato cosa significa recitare sul serio. Ma soprattutto cosa significa guardare gli italiani. È stato la persona che, facendo questo mestiere, più di tutti ha osservato gli italiani. Li ha guardati, li ha riportati sullo schermo. E poi è successa una cosa incredibile, che non succede mai: lui ha portato gli italiani sullo schermo, ma il suo modello è diventato talmente forte che, alla fine, gli italiani hanno cominciato a copiare lui. Quindi lui copiava loro, e loro hanno finito per copiare lui che copiava loro”. Un altro personaggio reso immortale dai Vanzina è senz'altro il Cumenda. “Guido Micheli, che era un nostro amico e che abbiamo promosso ad attore importante, sai perché funzionava? Perché quei personaggi esistevano davvero nella vita reale, e parlavano come si parla nella vita vera. Io credo che il grande successo del nostro cinema, nel corso di tantissimi anni, stia proprio lì: oggi, rivedendolo, ci si accorge che avevamo davvero ascoltato le persone. I ragazzi parlavano da ragazzi, i grandi da grandi, i ricchi da ricchi. Era una presa in giro leggera, ma fotografata in maniera quasi perfetta, dal punto di vista del lessico”.

Enrico Vanzina al Basement
Enrico Vanzina al Basement

Questo invece può suonare come un'assurdità, ma è tutto meravigliosamente vero: Steven Spielberg aveva paura dei Cinepanettoni: “Richard Fox, direttore internazionale della Warner Bros, una volta stava in una riunione alla Warner. C’era un film di Spielberg in uscita in tutto il mondo. E Spielberg disse: “Però se esce il film di Vanzina, noi non usciamo”. Questa cosa mi fa tanto ridere. Lui ci temeva! Invece noi non solo non lo temevamo, ma gli avremmo voluto baciare i piedi.” Christian De Sica e Massimo Boldi, che hanno fatto da Genitore 1 e Genitore 2 a più generazioni di cazzeggiatori seriali, come sono stati messi insieme? “La coppia Boldi-De Sica non è stata inventata con un film di Natale, ma con Yuppies. E poi sono diventati gli eroi di una lunga saga. Li abbiamo messi noi insieme. Cosa ci ha colpito? Perché abbiamo detto: mettiamo insieme questi due? Beh, noi avevamo lavorato di più con Cristian, però Boldi si vedeva che aveva un umorismo completamente diverso, quasi da caricatura. Era un po’ come Villaggio. Ricordo che quando giravamo Sognando la California in America, i bambini americani, pur non capendo nulla si fermavano per strada a ridere solo guardandolo. Faceva ridere di suo. Per cui questa contrapposizione tra un uomo più furbo, più paraculo, romano, e invece questo sempliciotto però buffo, che subisce anche angherie, ha funzionato.” E chi dice che la commedia dei Vanzina era sessista è fuori strada: “In Vacanze di Natale c’è una scena che ogni volta che la rivedo mi colpisce. Perché a volte va oltre quello che pensavi di aver fatto. La serata di Capodanno: i genitori di Cristian tornano a casa e lo trovano a letto col maestro di sci, Zartolin. E succede una tragedia. Cristian, in quell’82-83, fa un discorso sulla fluidità che è avanti di 40 anni.”

Jerry Calà ed Enrico Vanzina a Cortina per i quarant'anni di “Vacanze di Natale” di Carlo Vanzina
Jerry Calà ed Enrico Vanzina a Cortina per i quarant'anni di “Vacanze di Natale” di Carlo Vanzina

Il tema è quello, ormai immancabile, del politicamente corretto. “A Mediaset c’era questa serie scolastica, I ragazzi della Terza C. Lui faceva il commendatore Zampetti, che aveva un cameriere di colore. Diceva delle cose terribili. Però, ecco, vorrei spiegare, sono anni che ci provo, che c’è chi vuole capire e chi non vuole. Tutti pensano che se un personaggio dice qualcosa di scorretto, è l’autore a pensarla così. Ma non è così: l’autore guarda la realtà. Se racconti di un tizio di un bar in viale Monza, cresciuto in un certo modo, che giudica gli immigrati in un certo modo, non te lo sei inventato. Quello esiste. Io ho raccontato la verità. Ho raccontato che nella nostra società c’è chi la pensa così. Che sbaglia, certo. Ma tanto, quando lo senti parlare, capisci che è un cretino. Non è che l’autore stia diffondendo quelle idee. L’autore racconta la realtà”. Un discorso di attualità stringente, e che Vanzina prosegue. È il linguaggio che influenza la realtà o serve a descriverla? E se non la si descrive, com'è possibile che cambi? “Il senso di quello che dicono le parole va inserito nel contesto, e spero che piano piano si torni un po’ indietro, perché davvero non se ne può più di questa situazione. Non è possibile non usare le parole per definire ciò che sono le cose. Ci sono gli imbecilli, ci sono i razzisti, ci sono i mascalzoni ma non è colpa dell’autore: l’autore li racconta. E a volte, raccontandoli, li mette anche in luce per essere screditati. Per dire: questa cosa esiste. Certo che esiste. E il cinema va avanti anche così. Uno dei film più belli e celebrati del cinema italiano è Divorzio all’italiana. È un film drammatico, la storia di un femminicidio. Parla di delitto d’onore, della mentalità dell’uomo padrone. E grazie a quel film, la società ha fatto dei passi indietro enormi, perché finalmente si è raccontato un lato terribile dell’Italia. L’hanno raccontato anche in chiave comica, pensa un po’. Ma quel film è un atto d’accusa. È un atto d’accusa contro una certa società.”

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da The BSMT (@bsmt_basement)

20250502 140849515 5744

More

Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

friday selecta

Le Scelte stupide di Fedez e Clara (altro che flirt), Damiano David torna Maneskin e Emis Killa e Lazza… Abbiamo ascoltato (e recensito) il meglio dei singoli del venerdì

Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

au revoir

Concertone del Primo maggio addio? Da festa dei lavoratori a playlist Spotify: mancano solo scazzi e amorazzi nei camerini e il televoto finale. A quando la direzione artistica di Maria De Filippi?

Intervista bomba a Roy Paci dal Concerto Uno Maggio di Taranto: “È resistenza culturale, senza politically correct”. Il Concertone di Roma? “Una passerella che censura”. E su salario minimo e reddito universale...

di Angela Russo Angela Russo

si tromba e si lotta

Intervista bomba a Roy Paci dal Concerto Uno Maggio di Taranto: “È resistenza culturale, senza politically correct”. Il Concertone di Roma? “Una passerella che censura”. E su salario minimo e reddito universale...

Tag

  • Alberto Sordi
  • Bsmt
  • Christian De Sica
  • Cinepanettone
  • cinepanettoni
  • Cultura
  • Dissing
  • Enrico Vanzina
  • Gianluca Gazzoli
  • Massimo Boldi
  • Polemica
  • recensione
  • streaming
  • Totò
  • Vacanze di Natale

Top Stories

  • Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere

    di Leonardo Caffo

    Facile invecchiare bene se sei ricco sfondato: abbiamo letto “Socrate, Agata e il futuro” di Beppe Severgnini, ma com’è? Un cocktail di banalità e vigliaccheria. Ma la filosofia è una cosa seria, il contrario di quello che scrive il “guru” del Corriere
  • W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]

    di Ottavio Cappellani

    W IL LESBO PATRIARCATO! Elodie si inginocchia a Gianna Nannini che le strizza le tette: a San Siro si consuma l'addio al femminismo, facciamo largo al clitoride rock? [VIDEO]
  • Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…

    di Jacopo Tona

    Ma la cinquina finalista al Premio Strega ha mai fatto così cagare? Spoiler: no. Abbiamo letto i libri di Paolo Nori (Chiudo la porta e urlo), Nadia Terranova (Quello che so di te), Andrea Bajani (L'anniversario) e gli altri…
  • Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)

    di Jacopo Tona

    Non rompete il caz*o al Premio Campiello: Saviano, Terranova e Ciabatti fuori dalla cinquina uno scandalo? Vi meritate il mainstream del premio Strega (dove vincono i best seller tipo “L’età fragile” di Donatella Di Pietrantonio)
  • LA BOLLA DEI CONCERTI È ESPLOSA! Tour saltati e mancati sold out, ma non saranno finiti i soldi? Troppi live post pandemia si scontrano con stipendi a picco e aumenti dei biglietti: tutti i dati

    di Gianmarco Aimi

    LA BOLLA DEI CONCERTI È ESPLOSA! Tour saltati e mancati sold out, ma non saranno finiti i soldi? Troppi live post pandemia si scontrano con stipendi a picco e aumenti dei biglietti: tutti i dati
  • Abbiamo letto “Traditi” (Piemme), il libro di Massimo Giletti e Antonio Ingroia, ma com’è? Altro che eroi antimafia, Falcone e Borsellino vennero “isolati” dalla magistratura: tutte le bombe del libro-intervista su Palermo...

    di Matteo Suanno

    Abbiamo letto “Traditi” (Piemme), il libro di Massimo Giletti e Antonio Ingroia, ma com’è? Altro che eroi antimafia, Falcone e Borsellino vennero “isolati” dalla magistratura: tutte le bombe del libro-intervista su Palermo...

di Jacopo Tona Jacopo Tona

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Siamo stati a La Terrazza presso l’Italian Pavillon a Cannes, com’è andata? Tutto fighissimo. Tra aperitivi vista red carpet, Cinecittà, Joydis e…

di Ilaria Ferretti

Siamo stati a La Terrazza presso l’Italian Pavillon a Cannes, com’è andata? Tutto fighissimo. Tra aperitivi vista red carpet, Cinecittà, Joydis e…
Next Next

Siamo stati a La Terrazza presso l’Italian Pavillon a Cannes,...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy