Ma la fake news diffusa da Corrado Formigli l'avete vista? Guardate che è una cosa grave ma non per l'errore di Formigli: per tutti noi, perché fa emergere il rapporto malato che c'è tra i media e le nostre teste. È successo che Formigli, parlando con Michele Serra durante la trasmissione Piazzapulita andata in onda giovedì, ha fatto vedere un'immagine presa dai social di Matteo Salvini per dimostrare quanto la campagna del leader della Lega fosse populista, solo che una di quelle immagini era fake, creata da Eman Russ, artista che per MOW sta facendo una serie di copertine palesemente finte. E voi direte, vabbè è una cazzata, una scivolata, Formigli si è sbagliato. Questo evento invece racconta molto di come delle informazioni create ad hoc possono essere percepite come vere e influenzare i nostri comportamenti, visto che in questi giorni una foto creata dall'intelligenza artificiale ha dominato la scena pubblica e visto che viviamo in tempi di guerra, dove la propaganda di Putin, Trump, l’Ucraina, Israele e Hamás ha un peso decisamente superiore rispetto a prima.
Questo evento ci racconta diverse cose: la prima, marginale, è la credibilità di Salvini. Pari a zero. I messaggi che lancia sono talmente artificiali che anche una cosa senza senso come quella che ha mandato Formigli poteva essere vera. La seconda è che anche un attento osservatore della realtà, un giornalista informato che studia quali sono i meccanismi dell'informazione, che li conosce e li sfrutta a sua volta, li smaschera o li dovrebbe smascherare come Corrado Formigli fa la figura del boomer e diventa vittima del fake. Quindi se ci cade lui dovremmo riflettere veramente su quanto sia facile fare falsa informazione e di quanto sia facile credere che quella falsa informazione sia vera. Siamo ormai entrati nell'epoca dell'iper realtà, un'epoca in cui tutto ciò che è vero come per esempio il benzinaio con la pompa nel culo potrebbe pure essere finto ma tutto ciò che è finto sembra più vero del vero. Infine questa vicenda ci racconta di come sia possibile, tranquillamente, instillare nella testa delle persone delle informazioni che vere non sono. E di come bisogna stare attenti a semplificare troppo delle realtà complesse: il rischio è di perdere lucidità e diventare facili prede delle varie propagande. Come già è.