Ieri c’è stato l’esordio di Belve in prima serata su Rai 2, il programma condotto da Francesca Fagnani, in cui la giornalista riesce sempre a tirare fuori dai suoi ospiti le dichiarazioni più impensabili. Tra i protagonisti Stefano De Martino, che ha fatto chiarezza, tra le altre cose, anche sulla sua (ennesima) rottura con Belen Rodriguez, oltre al ritorno in Rai, dopo più di dieci anni, di Fabrizio Corona, che ha portato molto in alto gli ascolti del programma. E poi c’era Arisa (della sua intervista ne abbiamo parlato qui), che abbiamo visto a tratti commossa. Soprattutto verso il finale, mentre parlava di chi ha provato a ferirla. Ha fatto riferimento anche alle sue provocazioni sui social, in cui in una foto diventata virale si mostrava nuda e in cerca di qualcuno che la amasse per il suo organo sessuale. Non ha chiarito né con Paola Iezzi, né con i vertici del Gay Pride, entrambi colpevoli di non aver capito certe normalissime dichiarazioni sulla Premier Giorgia Meloni e sull’utero in affitto: “Si può essere in disaccordo ma non si deve per forza offendere”. C’è stato un frangente in cui, senza nominarlo, ha fatto riferimento al suo ex Andrea Di Carlo. Arisa ha detto: “Quello di essere schiava sessuale è una grandissima, liberissima scelta, in cui tu affidi la tua libertà a qualcun altro per amore”. Ha poi aggiunto: “Quella persona non ha avuto rispetto per l’amore che gli ho dato. Ogni tanto esce fuori con qualcosa che non va bene, però io non reagisco”. Siamo, quindi, andati a sentire il diretto interessato: Di Carlo ci ha confermato quanto detto da Arisa, ma le rivelazioni di Andrea fanno ancora sperare in un ricongiungimento o, quantomeno, una pacificazione. Dal punto di vista sessuale le cose funzionavano a meraviglia, ma anche la verità dei sentimenti non è mai stata in discussione. Vedremo, dunque, se le sue parole cambieranno qualcosa.
Andrea Di Carlo, ieri sera ha visto l’intervista di Arisa a Belve?
No, io Rosalba quando va in televisione non la guardo mai. È stata due volte a Belve, la prima con me e la seconda per i cavoli suoi.
A un certo punto ha fatto riferimento a lei.
Sì, ma sostanzialmente non fa il mio nome. Io nei suoi confronti ho avuto sicuramente più di una mancanza di rispetto.
Ancora oggi continua a mancarle di rispetto?
Probabilmente sì, nel senso che lei è una donna dispettosa e mediaticamente molto potente. Quindi, se lei vuole fare qualcosa per colpirmi, sa esattamente cosa fare. Se lei vuole colpirmi va dal mio parrucchiere storico, che si chiama Michele Moretti: va là, si fa le storie e dice “oggi solo coccole”. Ma quello è il mio parrucchiere da 22 anni, quindi io reagisco in maniera che lei sappia che io capisco quello che sta facendo. Ovviamente, senza mai ricorrere alla violenza, sia chiaro.
Perché il parrucchiere ha questo grande significato?
Beh, essendo una star lei ha il suo parrucchiere. Vedere lei che ci va e che si fa le storie Instagram per me è un colpo al cuore. La nostra è una storia che non è mai finita, non c'è stata una chiusura totale, nessuno dei due ha detto “non ti amo più”. Le storie finiscono anche per troppo amore.
E allora perché continuate con le frecciatine?
Io a volte ci vado giù pesante, perché lei fa cose che non mi piacciono. Vedi il suo post, quello in cui scrive “cerco marito massimo 45 anni, solo etero”: io ho appena 46 anni. Lei è una molto mirata in queste scelte... Io ho cercato una sorta di tregua che potesse essere di amicizia, ma lei è sempre stata l’amore della mia vita, per cui io non le voglio fare del male. Mi rendo conto, però, che ogni volta che faccio qualcosa lei reagisce in modo molto più importante di me. Questo mi colpisce ancora di più.
Quindi il post di Arisa era riferito a lei?
Certo era proprio cucito su di me. Io quando la sento le parlo ancora con dolcezza, le chiedo come sta e se ha bisogno di qualcosa. Poi lei a un certo punto attacca il telefono o non mi risponde più. Non capisco proprio il senso di quel post, perché l’ha dovuto fare?
Ma è vero che lei non reagisce?
Sì, questa cosa è verissima, io posso fare qualsiasi cosa e lei non reagisce.
E lei non si sente di sparare sulla Croce Rossa in questo modo?
No, perché lei non è la Croce Rossa, lei è un carro armato. Lei non reagisce perché sa che non ero io a non voler andare avanti. Lei è un’artista complicata e io ho fatto di tutto per tentare di accudirla, ma non è stato sempre facile per me.
Per lei la storia non è definitivamente chiusa, vero?
Il cerchio credo che sia chiuso, perché io ho subito dei traumi pesanti. Lei si è definita una "schiava sessuale" quando in realtà era un gioco che c’era tra di noi: lo facevo perché pensavo che lei avesse diritto a essere una donna soddisfatta sotto quel punto di vista.
Ci spieghi meglio questa cosa della "schiava sessuale".
In una coppia c'è chi comanda e chi è comandato. Però è un gioco che si svolge nel letto e una volta che esci ognuno continua la sua vita.
Ma ieri Arisa non ha parlato negativamente di questo.
Certo che no, perché se c'è uno che ti dice cosa fare e fa di tutto per farti felice… non può negare che io ero performante. Anzi, molto performante.
C’è stato un momento intenso che ricorda in particolare?
Si, assolutamente. Una volta, dopo aver fatto l’amore, era stato talmente potente e intenso che ho pianto per un quarto d’ora. Lei lì non mi ha detto niente, mi ha accarezzato e mi è stata accanto, perché mi capiva.
Riguarda mai delle vostre immagini?
Sì, c’è un video pubblicato dalla pagina di gossip “Whoopsee” in cui passeggiamo e io la tocco in continuazione, la abbraccio, le sto appiccicato. Ero talmente innamorato che nemmeno mi rendevo conto di quanto le rompevo le palle. Guardo le immagini e mi dico “ma questo non sono io”. L'amore diventa una sorta di deviazione, perché non era normale che per strada le rompessi le scatole in continuazione, ma io ero pazzo di lei.
Arisa si è definita anche una donna sola, però.
Lei è sola, ma lo sarà sempre. Io ho comprato una casa con lei, avevamo di tutto per essere felici. Io sapevo con chi stavo, per cui non ero preoccupato, reggevo botta. Lei è capace di darti tutto l'amore di cui hai bisogno. È una narcisista sotto copertura, pericolosissima sotto questo aspetto, io invece sono molto autentico, sono uno che ama raccontarsi ed è una cosa che mi ha sempre premiato nella vita. Io ero sempre pronto a difenderla, lei anche se doveva andare al bagno mi chiedeva un consiglio, poi però diceva che ero io quello che voleva comandare.
E aveva ragione nel dire questo?
Sì, era vero, ma la comandavo perché era l’unico modo per avere il controllo su di lei, perché lei non aveva il controllo di sé stessa. Lei è stata una "schiava sessuale", come lo sono stato anch'io, ma non era sicuramente una cosa forzata. Io volevo essere performante, mentre lei non aveva mai avuto quel livello: volevo che lo scoprissimo insieme. Infatti, è proprio con me che l’ha scoperto.
Quando vi siete lasciati definitivamente?
A settembre del 2021, poi ci siamo rivisti e sentiti. Da quel momento lei ha smesso di cercare qualcosa o qualcuno, perché una volta che tocchi il paradiso non è che poi torni indietro. Toccato quello, devi trovare qualcosa che ti dia almeno quella sensazione.
Ha dato ad Arisa della narcisista, ma lei non sembra da meno.
Sì, anch’io sono narcisista. Però tiro tutto fuori, non è che quello che ho dentro si scopre improvvisamente.
Un narcisista simile a Fabrizio Corona?
No, nemmeno, ma perché io non cerco mai visibilità, solo che ogni volta che sono uscito fuori ho fatto dei danni allucinanti, perché lei sapeva che provocandomi io avrei fatto determinate cose.
Qual è la cosa peggiore che ha fatto ad Arisa, almeno nell’ultimo periodo?
Ho scritto “siamo sicuri che le piace l'organo sessuale maschile?”. Non è molto carino, ecco, ma non è che me lo sono inventato.
Però ha parlArisa ato solo di “bacetti” con altre donne, o non è così?
Va bene, ma io comunque ho sopportato tutto questo. Io a Rosalba avrei concesso qualsiasi cosa, perché lei era totalmente onesta nei miei confronti.
E lei invece che esperienze ha avuto?
Io ho avuto esperienze di ogni tipo: sono stato sposato, ho avuto due uomini che ho amato molto, poi ho avuto lei, che a un certo punto è diventata mamma, amica, sorella, tutto.
E tra i vari amori della sua vita qual è quello che le è rimasto più impresso?
Io piango ancora per Rosalba...
A lei lo dice?
No, perché è complicato: lei è più forte di me mediaticamente, io ho un lavoro molto delicato. Non posso espormi così tanto ogni volta. Lei lo sa che io la amo ancora. Un’artista non vuole mai essere felice fino in fondo. Un’artista come lei tu non la devi rendere così felice perché poi non riesce a creare. Io mi svegliavo e c’era lei, mi addormentavo ed era ancora lì. Litigavamo, certo, ma erano liti belle, liti d’amore. Ora ha comprato casa qui vicino, a 400 metri dalla mia. Un giorno mi disse una cosa: “Il giorno in cui non potremmo stare insieme, vorrà dire che io avrò una casa a Roma. Saremo lontani ma potremo comunque stare insieme”.
Come canta Venditti: “Certi amori non finiscono/fanno dei giri immensi/e poi ritornano”.
Non lo so, perché lei non me lo concederebbe in questo momento. Lei è integerrima e forse ora ha perso fiducia in me.
Dopo le cose che lei dice di aver fatto è anche comprensibile…
Però tu non sapete quello che ha fatto lei.
Lei mi ha parlato solo del parrucchiere.
Lei va lì perché sa che io poi impazzisco. Io ho dei capelli un po’ particolari e per me il parrucchiere è un punto di riferimento. Lei è come se ripercorresse la nostra mappa del cuore: ci sono dei luoghi del cuore in cui lei va, consapevole delle reazioni che questo mi provoca. Noi eravamo una coppia formidabile, solo che lei ora fa fatica ad amare. È come se avesse messo un limite dicendo: “Io non ce la farò più ad amare”. Mi sono dedicato completamente a lei, per qualsiasi cosa ero pronto a prendermene cura.
Ha mai sofferto la notorietà di Arisa?
No, mai. Io la amavo tutta, l’amavo proprio perché era Rosalba. Tornava a casa, faceva la pasta col tonno, poi ordinava lo champagne. Era molto snob e io amavo questa cosa. Amavo tutto e quando ami qualcuno ci fai l’amore veramente
Al di là della parte sessuale che cos'è che le manca di lei?
Intanto il suo nome…
Lei si sta commuovendo, vorrà pur dire qualcosa, no?
Ma lei lo sa… Lei sa tutto di me. Lei è stata tutto per me. Mi diceva sempre una cosa: “Tu sei la mia persona”. A un certo punto tu ci credi e ritieni possibile costruire una vita insieme. Volevo proprio sposarla, anche perché non volevo che lei se ne andasse. Cercavo il modo di tenerla legata a me e ho fatto di tutto perché ciò accadesse. Io ho imparato che nei rapporti la palla deve stare al centro e con lei questo era avvenuto. Eravamo entrambi affermati da un punto di vista professionale, per cui il nostro rapporto era fighissimo, come piaceva a noi.
Ci sono delle parole che le ha detto che ancora si ricorda?
Lei mi diceva sempre che siamo due sbagliati che si sono incontrati. Effettivamente è così.
Arisa ha aggiunto di essere stata usata come un bancomat. Si riferiva a lei?
Assolutamente no. Penso si riferisse a Lorenzo. Anzi, lei con me era in imbarazzo perché ero completamente fuori di testa: le facevo un sacco di regali, andavo alla Rinascente e le compravo qualsiasi cosa. Non può riferirsi a me. Lei si arrabbiava da morire ogni volta che la riempivo di regali.
Durante il Covid però esisteva anche Deliveroo per noi comuni mortali...
No, io prendevo tutto al top e tutto ciò che fosse necessario per passare una serata con lei. C’era una volta in cui andava bene, altre volte meno. Poi considera che lei a Amici aveva l’autista e, malgrado ciò, io andavo ad aspettarla: le dicevo che la volevo andare a prendere perché volevo che quando finiva di lavorare, quando si voleva scaricare, se doveva vomitare merd*, lo facesse su di me e che non si compromettesse con gli altri.
Lei com’era nel momento in cui doveva creare e scrivere?
Rosalba non doveva essere felice per creare, se lo era o se lo era troppo mi diceva di andarmene a casa mia, è capitato che me lo dicesse anche a mezzanotte. Mi diceva “vattene”, io lo facevo e poi in tasca mi ritrovavo sempre l’anello che le avevo regalato.
Ma in tutto ciò perché è finita questa storia?
Non ti so rispondere e penso neanche lei. Se glielo chiedi non credo possa darti un vero motivo, perché in realtà non è mai finita. Le situazioni che ci sono state in mezzo sono state dei palliativi. A maggio, quando ci siamo incontrati, mi ha proposto di essere amici segreti, perché lei vuole una persona che rispetta i suoi tempi e io invece di natura non ne sono in grado.