C’è un esercito di irregolari in giro per l’Italia a cui il ministro Matteo Salvini dà la caccia. No, non parliamo di migranti perché, fino a prova contraria e in sventurata deroga alle sue aspirazioni, il leader della Lega fa ancora il ministro dei Trasporti. Parliamo di autovelox, fissi e mobili, che attualmente rilevano, catturano e comunicano informazioni non valide ai sensi di legge. Se ne stanno lì, inoperosi. “Bivaccano”, ci suggerirebbe la retorica salviniana. Secondo i dati forniti dai comuni italiani su input di Roma, il 59 per cento degli autovelox fissi disseminati sul territorio italiano necessita di omologazione o, altrimenti, dovrà essere spento. Attualmente, infatti, dispongono di decreti di approvazione antecedenti al 2017 per cui, per legge, operano al di fuori delle regole. Di conseguenza, ogni contravvenzione prodotta sulla base della loro attività è carta straccia. La percentuale sale al 67,2 per cento se si considerano quelli mobili. È questo l’esito dell’operazione verità lanciata proprio da Matteo Salvini, che ha appena ricevuto i numeri del “censimento” richiesto all’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani.

Si trattava di un passaggio fondamentale perché ad esso era legato l’iter del decreto ministeriale sui rilevatori di velocità, bloccato appena prima della trasmissione a Bruxelles per la verifica della conformità con la legislazione europea. Lo scheletro del decreto del Ministero delle infrastrutture e i trasporti (Mit) considera omologati solo gli autovelox approvati ai sensi del decreto del 13 giugno 2017. In basi ai dati dell’Anci, gli apparecchi che rientrano in questa dicitura sarebbero solo il 40,6 per cento dei fissi e il 32,8 per cento dei mobili. Per tutti gli altri il decreto ad ora sospeso prevede lo spegnimento all’entrata in vigore del decreto e la riattivazione solo previo rilascio dell’apposito decreto di omologazione. Fortunatamente, la sinergia tra Mit e Anci, presieduto dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, sembrerebbe funzionare speditamente per rispondere alle esigenze della sicurezza stradale. Terminato il censimento, restano ora da capire le tempistiche per l’entrata in vigore del decreto ministeriale. La sicurezza stradale è sempre stata al centro delle parole di Matteo Salvini che, ora, avendo a disposizione una panoramica dettagliata degli “autovelox fuorilegge”, dovrà adoperarsi per evitare l’intasamento burocratico dovuto ai reclami per le contravvenzioni legate a questo vulnus normativo.
