Facciamo un po’ di chiarezza. Ogni anno, da non so più quanti anni, arriva la chiamata per la partecipazione di mamma, Ornella Muti, al programma Ballando con le stelle. Ogni anno un rifiuto categorico. Problemi con la Rai? Assolutamente no. Antipatia verso Milly Carlucci? Assolutamente no. Anzi, lei è una grande professionista e una persona splendida! La motivazione principale del rifiuto è semplice. Ve le spiego in poche parole. Mia madre lavora da quando ha 14 anni. Non ha mai smesso e spero non lo farà mai. Film, fiction, spettacoli di teatro e anche il suo attivismo da animalista e ecologista non le danno molto tempo e spazio per fare altro, tranne che le full immersion in famiglia, per lei sacre più di ogni altra cosa al mondo. Quando hai la grande fortuna di essere amata e di poter continuare a fare il tuo mestiere, perché perdere tempo su altro?
Ogni anno questi reality show sembrano cadere un po’ più basso. Il trash è il filo conduttore, non lo show in sé stesso, non il ballo o la sopravvivenza ma letteralmente il gossip, le litigate, i pianti e poi le critiche feroci e poco costruttive. Programmi che non sanno più cosa inventarsi per sopravvivere. Tanto è vero che una gara di ballo è diventata un calvario, dove chi partecipa viene spinto a raccontare le proprie frustrazioni, che poi vengono vivisezionate dai social e i concorrenti si ritrovano a fare terapia per riprendersi dopo lo scempio e hanno ricordi da incubo di questa gara di ballo. Perché mai dovrebbe gravitare lì un personaggio pulito come Ornella Muti? Finché sarò viva e le farò da manager non lo permetterò mai. Ringrazio Dio e l’universo per la semina importante fatta da lei nel tempo e nel mondo che le permette, non solo di starsene a casa a godersi i nipoti quando vuole, ma che la spinge a lavorare nel suo a ambiente cinematografico e teatrale su progetti belli che la stimolano e la riempiono di vita e di grandi gratificazioni. Lasciamo Ballando con le stelle a Selvaggia Lucarelli.