Forse è arrivato il momento di essere onesti, e quindi crudeli, sul tema delle auto elettriche. Queste vendono poco, e portano il mercato a un passo dal collasso, costano troppo, e non abbattono le emissioni, o almeno non quanto promesso. Ma adesso una tragedia porta alla luce una nuova questione, e ora bisogna chiederci anche: ma le full electric sono vetture sicure? Il dubbio ha preso vita, ancora di più, dopo la morte di un bambino di sette anni avvenuta nel Regno Unito, e più precisamente nella contea del Devon, nel febbraio dello scorso anno. Il piccolo Alfie Tollett, infatti, secondo quanto rivelato dal Daily Mail, “è rimasto schiacciato tra due auto parcheggiate quando il conducente di una Jaguar I-Pace da 70.000 sterline (circa 830mila euro, ndr) ha inserito la marcia anziché la retromarcia, premendo il pulsante sbagliato”. Secondo i genitori della giovane vittima, una delle cause che avrebbe portato alla morte del figlio sarebbe stata proprio una errata progettazione nel veicolo elettrico di lusso, dove per cambiare marcia basta solamente schiacciare un pulsante, anziché spostare una leva. Infatti, si legge sul quotidiano britannico, “il conducente della Jaguar stava tentando di parcheggiare dietro un furgone e stava cercando di raddrizzarsi quando, invece di premere il pulsante della retromarcia, ha premuto il pulsante di marcia avanti e, dopo aver premuto l’acceleratore, l’auto si è mossa in avanti, facendo urtare il furgone contro Alfie”. Secondo l’inchiesta degli agenti, il bimbo sarebbe morto per delle ferite da schiacciamento riportate al torace, le quali si sono rivelate fatali. Ma la colpa di chi (o cosa) è?
L’inchiesta, comunque, pare aver avuto vita breve, visto che il conducente della Jaguar sarebbe morto per cause naturali poco dopo l’incidente; ma i genitori del piccolo Alfie hanno ufficialmente chiesto alla Jaguar Land Rover di modificare ciò che loro definiscono un “difetto di progettazione”, al fine di evitare altre simili tragedie. “Ringraziamo il medico legale – hanno dichiarato – per le sue conclusioni e per la conferma che scriverà a Jaguar Land Rover per chiedere se è possibile adottare ulteriori misure per rendere questa auto elettrica più sicura. Accoglieremo volentieri qualsiasi novità che impedisca a un’altra famiglia di dover passare attraverso ciò che abbiamo vissuto noi. Il nostro messaggio è rivolto a tutti i produttori di veicoli elettrici, i quali devono rivedere i loro progetti per il controllo delle vetture alla luce di quanto accaduto”. Per il momento, la casa automobilistica implicata in questa faccenda si è limitata a dichiarare che “abbiamo ricevuto la corrispondenza dal medico legale e risponderemo a tempo debito. Tuttavia, i nostri pensieri e le nostre condoglianze sono rivolti alla famiglia di Alfie Tollet per la sua morte”. I genitori della piccola vittima ora attendono una risposta definitiva.