image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Il fallimento green: un’azienda di auto su due chiuderà per colpa dell’elettrico? “L’unica speranza è la Cina”. E i lavoratori vanno in cassa integrazione

  • di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

2 settembre 2024

Il fallimento green: un’azienda di auto su due chiuderà per colpa dell’elettrico? “L’unica speranza è la Cina”. E i lavoratori vanno in cassa integrazione
Dovevano essere un brillante futuro, ma si sono trasformate in un asfissiante presente. Le auto elettriche adesso, dopo aver portato il mercato a un passo dal collasso, minacciano anche i lavoratori e l’intero settore della componentistica. Ma tornare indietro adesso potrebbe essere troppo tardi. Le previsioni per il futuro sono catastrofiche, ma sulla Cina, il 2035 e le imposizioni dell’Unione europea…

di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

Osservando il (triste) andamento del mercato delle quattro ruote europeo, ma soprattutto italiano, siamo arrivati a un punto in cui è possibile affermare con grande certezza, e con assoluta onestà, che le auto elettriche non hanno avuto quel grande successo che tutti, o quasi, si aspettavano. Insomma, questi veicoli ecologici e a zero emissioni avrebbero dovuto cambiare le nostre abitudini, migliorandole, rivoluzionare la mobilità e abbattere le emissioni. Beh, non è successo nulla di tutto ciò, e adesso, dopo le grandi imposizioni volute dall’Unione europea negli anni scorsi, ci troviamo ad analizzare quello che sembra assumere i tratti di un grande, colossale fallimento; ma le conseguenze non sono mica finite qui. Già, perché secondo quanto riportato da Carlo Cambi su la Verità, “accecata dal miraggio verde l’Europa è finita in un vicolo senza uscita”, e adesso, per il consulente strategico del ministro della difesa Gianclaudio Torlizzi, adesso “si rischia di distruggere un intero comparto industriale e di obbligare gli Stati a spese fuori controllo”. Sintetizzando il pensiero dell’esperto: “Andare avanti costa moltissimo, tornare indietro è insostenibile”. E adesso il 2035, anno in cui l’intero parco auto del Vecchio continente dovrebbe diventare elettrico al cento per cento, si è trasformato una sorta di minaccia che mette con le spalle alle spalle al muro produttori, cittadini, e gli stessi Paesi. Insomma, si legge ancora sul quotidiano, la messa al bando dei motori termici “ha messo in gravissima crisi la prima industria del continente: quella dell’auto”. E adesso sembra non esserci più soluzione, anche se…

Auto elettrica
Auto elettrica
https://mowmag-store.myspreadshop.it

Il primo campanello d’allarme è suonato in Germania, dove le case automobilistiche, scrive Cambi, “hanno piani d’investimento per 900 miliardi sull’elettrico, ma stanno tutte tornando indietro. Le auto a pila non si vendono – sottolinea il giornalista – e quelle che si vendono sono cinesi, ma tutto il mercato dell’auto è in panne”. Arrivati a questo punto, dunque, non resta che far parlare i dati del mercato. Questi affermano che “le macchine alla spina - nei primi sette mesi di quest’anno - in Europa sono ferme alla quota d’immatricolazioni del 13,8% e in Italia al 3,9%”. Stessa considerazione per la produzione, che “nei primi sei mesi del 2024 in Italia si è contratta del 32%, in Francia del 7,6%, in Germania del 6%. Con questi numeri […] uno dei settori trainanti della nostra industria, quello della componentistica per auto che vale l’8% del Pil e raggruppa in 2.200 aziende 168mila occupanti, è destinato da qui al 2030 a dimezzarsi”. Ma a risentire del flop delle elettriche è anche il lavoro, visto che “nei primi sette mesi dell’anno le ore di cassa integrazione sono aumentate del 28% […] – di conseguenza – le incertezze sui motori endotermici porteranno da qui a sei anni a una contrazione di fatturato di sette miliardi nel settore, a meno 20mila post di lavoro, con un’azienda su due che chiuderà”. Non il massimo delle aspettative, e una situazione che conferma la previsione di Eric Heymann, allora capo economista della Deutsche Bank, per cui “il green deal provocherà una caduta del benessere con una notevole emorragia di posti di lavoro, l’industria dell’auto in Germania perderà 840mila occupati se si vuole attuare il green deal bisogna imporre un’eco-dittatura”. Ma c’è una via di uscita? Per Torlizzi, parole riportate sempre da Cambi, “bisogna subito revocare la scadenza del 2035, poi impostare un piano industriale […] È un fallimento madornale […] Potrebbe essere colmato solo se la Bce intervenisse emettendo debito da lei garantito che non grava sui singoli Stati. Non c’è una sola economia in Ue capace di reggere il fallimento dell’auto elettrica e se ne esce solo smontando il green deal. Ma la Bce non lo può fare perché non è la banca centrale dello Stato europeo …] L’unica speranza è che arrivino i cinesi a produrre in Europa”. Inoltre, scrive Cambi, “c’è uno studio fatto dall’Università del Nevada che spiega: in Europa si sono fatti cento regolamenti e zero incentivi, in America cinque protocolli e 740miliardi di dollari d’investimenti. Così gli Usa continuano ad andare in macchina e l’Europa resta a piedi”.

Il grafico de La Verità
Il grafico de La Verità
https://mowmag.com/?nl=1

More

Auto elettriche, il mercato rischia il collasso? Le promesse si scontrano con la realtà: “Costi troppo alti”, non solo in Italia. Mercedes, Renault, Volkswagen e Tesla fanno marcia indietro. Ma in Cina...

di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

Tutto va male, qui...

Auto elettriche, il mercato rischia il collasso? Le promesse si scontrano con la realtà: “Costi troppo alti”, non solo in Italia. Mercedes, Renault, Volkswagen e Tesla fanno marcia indietro. Ma in Cina...

Auto elettriche, arriva il divieto di parcheggio negli interrati? Il caso della Mercedes a batteria esplosa potrebbe segnare la condanna, perché...

di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

Il boom che non piace

Auto elettriche, arriva il divieto di parcheggio negli interrati? Il caso della Mercedes a batteria esplosa potrebbe segnare la condanna, perché...

Ma come, sulle auto elettriche Donald Trump ha cambiato idea (per i milioni di Elon Musk)? O... Ecco cosa (forse) pensa davvero il tycoon: le ultime dopo il sostegno del boss di Tesla

di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

Arrivano i dollari...

Ma come, sulle auto elettriche Donald Trump ha cambiato idea (per i milioni di Elon Musk)? O... Ecco cosa (forse) pensa davvero il tycoon: le ultime dopo il sostegno del boss di Tesla

Tag

  • Auto
  • Auto elettrica
  • Transizione ecologica
  • Unione Europea

Top Stories

  • Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...

    di Ilaria Ferretti

    Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...
  • Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)

    di Federico Giuliani

    Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)
  • Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?
  • Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

    di Emiliano Raffo

    Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

di Lorenzo Fiorentino Lorenzo Fiorentino

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Strage di Paderno Dugnano, ma cos’è un killer di massa? La confessione di Riccardo: “Ci pensavo da un po’. Li ho uccisi perché…”

di Giulia Ciriaci

Strage di Paderno Dugnano, ma cos’è un killer di massa? La confessione di Riccardo: “Ci pensavo da un po’. Li ho uccisi perché…”
Next Next

Strage di Paderno Dugnano, ma cos’è un killer di massa? La...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy