Qui scappa da ridere. Ma tanto. Perché Formigli ha ragione, ma si dimentica una cosa. Nell'ultima puntata di Piazza Pulita riprende la lettera che Giorgia Meloni ha scritto al quotidiano Domani, dove la nostra premier auspica un giornalismo senza conflitti d’interesse. Scappa da ridere perché i giornali che la sostengono sono tutti di proprietà di Angelucci: Il Giornale, Libero e Il Tempo. Angelucci è una senatore della sua maggioranza, con il massimo delle assenze, fondatore di cliniche e di quotidiani di destra. Insomma, Giorgia, ma che cazzo stai dicendo? Ci prendi per il culo? Sai quanti editori puri ci sono in Italia? Pochi, quasi zero. Uno è quello di MOW, ca va sans dire. Oltretutto Angelucci, come se non bastasse con Libero, si puppa pure i fondi statali dell'editoria, milioni e milioni ogni anno. Come questa cosa sia possibile è un mistero tutto italiano. Vergognoso. Ma scappa da ridere anche perché c'è una cosa che Formigli non dice.

Formigli ha fatto benissimo a dire ciò che ha detto. Applausi. Davvero. Però, tecnicamente, anche il suo editore non è puro. Cairo patron di Corriere, Gazzetta e La7 è pure presidente del Torino solo per dirne una. Da ora in poi fateci caso di come Il Corriere e la Gazza parlano del Torino. E continuate a ridere... questo è il giornalismo italiano ragazzi. Il bue che dice cornuto all'asino. E questo fidatevi spiega tante cose...
