L’uomo del fare ha parlato, e questa volta, a sorpresa, ha attaccato frontalmente il governo di Giorgia Meloni. Le note simpatie di centrodestra di Flavio Briatore non hanno impedito all’ex team principal della Renault, in un’intervista di oggi sul Fatto Quotidiano, di sfogare tutta la sua delusione per l’opera fin qui svolta da Meloni & C, che “perde tempo con le lumache, la carne sintetica ecc”. Per lui, su questo, la soluzione è semplice: “Tu mangia come vuoi e io come voglio”. Ma più in generale, secondo l’imprenditore titolare del Twiga e del Billionaire gli attuali governanti “danno l’impressione di non azzeccarne una”, sembra che non abbiano “null’altro da fare e da dire” che “perdere tempo con il fascismo e via Rasella”.
La controprova del distacco dalla realtà? “Sa che mio figlio Falco non conosce Patty Pravo? – chiede all’intervistatore l’ambassador di Formula 1 - Falco nemmeno sa di Patty Pravo, che è una grandissima nella storia della canzone, figurarsi che ne sa e gliene frega dell’eccidio. Non per nulla, non è proprio interessato. Questi politici aprono bocca così, per levarsi di torno i problemi veri, come dare una casa a chi non la ha". Del resto, politici come il presidente del senato, Ignazio La Russa, “non hanno mai lavorato”. Tutti, sia chiaro: “destra, sinistra eccetera”. Tanto è vero che stanno perdendo l’occasione del Pnrr, “una ciclopica figura di merda se, come leggo, rimandiamo indietro i soldi”.
Briatore, poi, in versione uomo del popolo, suggerisce alla politica di occuparsi di temi più urgenti: “fai case popolari, trova lavoro alla gente”. Lavoro, non reddito di cittadinanza (semi-abolito dalla Meloni), che però pare quasi rivalutato, dal Briatore d’opposizione che parla della mentalità dei giovani i quali, sia pur ancora per poco, lo percepiscono: “Questi ragazzi hanno uno stile di vita strano, distante, diverso. Accettano di campare con poco (onestamente campano di merda, diciamocelo) ma non di fare lavori impegnativi, molte ore al giorno e avere un gruzzoletto rispettabile. Vogliono altro. Anche in Formula Uno hanno difficoltà a trovare gente. Lì si guadagna ma si sta sempre fuori casa. Quindi il reddito di cittadinanza non era un problema. A Dubai si lavora 4 giorni alla settimana". Morale: “Sta cambiando tutto, si va veloci. Devono cambiare strada, parlare di meno”.