Ieri ha rimbalzato ovunque la notizia che Marco Accetti, fotografo romano, potrebbe davvero essere l’autore delle telefonate ricevute a casa della famiglia Orlandi dopo la scomparsa di Emanuela. Sarebbe lui quindi l’Americano? A stabilirlo, a quanto pare, una perizia chiesta dal legale di Accetti. Noi di MOW abbiamo contattato Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, che ci ha raccontato cosa si cela dietro a questo ennesimo polverone mediatico: “Non è stata fatta nessuna perizia in questi giorni, si tratta di una perizia che hanno tirato fuori apposta per via della Commissione. Le ultime perizie stabiliscono che la voce di Accetti potrebbe essere solo su alcune telefonate fatte a Egidio (legale al tempo della famiglia Orlandi), escludono totalmente che sia l’autore delle telefonate ricevute a casa”.
Una notizia che (fatalità) arriva proprio nel giorno in cui la famiglia Orlandi è stata udita per la prima volta dalla Commissione d’inchiesta incaricata di indagare sulla scomparsa di Emanuela. Commissione che ha deciso di convocare, per la prossima settimana, anche due giornalisti: Fabrizio Peronaci e Pino Nicotri. “Udire i giornalisti prima di altre persone non ha senso, un giornalista può raccontare solo la propria ipotesi non basata su fatti reali. Solo Fiore di Rienzo e Andrea Purgatori hanno seguito questa storia dall’inizio, gli altri si sono basati sulle cose dette in giro. Si crea solo confusione, vengono scritte cose fatte passare per vere quando sono palesemente false. Prima dovrebbero ascoltare le persone che ho indicato come Capaldo, Giani, Alessandrini (rispettivamente Procuratore, Capo e Vicecapo della Gendarmeria in Vaticano). La Chaouqui deve essere ascoltata il prima possibile”. Pietro Orlandi in sede di Commissione ha poi indicato tre possibili piste, che mai sono state approfondite e che meriterebbero una reale attenzione. Perché attendere ancora?