L’ultima puntata di Zanzara non ha risparmiato qualche piccolo colpo di scena, nascosto come al solito tra chilometri di chiacchiere sguaiate e ospiti sopra le righe. Al microfono di Giuseppe Cruciani e David Parenzo è tornato Filippo Champagne, lo scialacquatore seriale di soldi e alcol della Gintoneria, grande amico di Davide Lacerenza. Il volto più conosciuto del famoso locale milanese finito sotto inchiesta è ancora agli arresti domiciliari, ma qualche squarcio sulla sua vita forzatamente ritirata è arrivato alla Zanzara proprio dalle parole di Champagne: “Davide? L’ho sentito proprio l’altro giorno, sono passato anche fuori dalla sua finestra,” ha detto a Cruciani col solito tono un po’ biascicato: “Sta bene, l’ho visto, ha perso 12 chili e soprattutto non sta più bevendo, è pulitissimo. Adesso va regolarmente al Sert.”, ha detto. Insomma, un Lacerenza al centro di una battaglia personale che sembra la più tosta di tutte, quella con le sue dipendenze. Champagne non nasconde il desiderio che la rinascita dell’amico sia definitiva – “Speriamo bene” – forse per riaverlo al più presto al proprio fianco in qualche scorribanda.

Ma non finisce qui. Lo show ha preso poi una piega più politica – anzi geopolitica – e infuocata, con Champagne che ha sparato a zero sul regime iraniano non prima di attaccare Parenzo: “Tu fai parte di quel popolo lì che bombarda i bambini. Lo sai di che popolo sei, italiano sto cazzo”, ha detto Champagne rivolto al giornalista e co-conduttore del programma, definito anche “tifoso di Israele”. Piega politica che ha dato l’assist perfetto a Cruciani per chiedere: “Filippo, se tu dovessi scegliere tra l’ayatollah Kahmenei, che sta in Iran, dove non si può bere l’alcol e Israele, chi preferisci”? “Nessuno dei due”, risponde Champagne parlando sopra al brusio contrariato di Parenzo, che aggiunge “Israele si deve fare i cazzi propri” (e non bombardare l’Iran, s’intende).
