Un locale crocevia di eccessi, arresti, accuse di droga, prostituzione e autoriciclaggio. Il caso Gintoneria (che ha portato ai domiciliari Davide Lacerenza e l’ex compagna Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi) continua a far discutere e a dividere, tra chi condanna senza attendere il processo e chi sostiene lo sciabolatore social di bottiglie di champagne anche con l’hashtag #freeDavide. Un fenomeno che lascia interdetto Alessandro Cecchi Paone, ospite di Myrta Merlino a Pomeriggio Cinque: “La solidarietà mi fa pensare che siano in crisi di astinenza da champagne, o da gin tonic, perché se no non si spiega”, ironizza. E qualcuno in studio azzarda: “O da altro”.
E Cecchi Paone va dritto al punto: “A proposito di altro, forse sarebbe il caso di smetterla di fare crociate contro hashish e marijuana e rendersi conto che il vero problema della società è la cocaina, per quanto riguarda l’enorme giro di soldi, di criminalità organizzata e di conseguenze nefaste di ogni tipo, anche mortali”.
Ma se la questione droga è centrale, un altro aspetto sorprende Cecchi Paone, Wanna Marchi: “Io continuo a rimanere sconvolto nel vedere che tutto sommato non è coinvolta giudiziariamente. Continua a frequentare gente che io tendenzialmente non frequenterei, però non è indagata, non è indagata…”.

A questo punto interviene Myrta Merlino, che fornisce una chiave di lettura: “C’è da dire che nelle intercettazioni parlava di lui come di un porco, era preoccupata per sua figlia, quindi loro stavano lì (perché purtroppo i soldi sono un’attrazione fatale per alcuni), però lei aveva anche delle preoccupazioni, era molto critica”.
Un ritratto che sembra dipingere Wanna Marchi come una spettatrice forzata, costretta dalle circostanze più che complice. Ma Cecchi Paone incalza: “Un’altra donna quindi…”.
E Merlino, con una punta di malizia: “Eh, un’altra donna… Però Stefania (Nobile, ndr) meno, Stefania meno, meno un’altra donna”.
Cecchi Paone, senza esitazioni: “Beh, Stefania secondo me in senso inverso…”.
Il caso Gintoneria continua a svelare retroscena sempre più torbidi. Ma le risposte definitive, per ora, sembrano ancora lontane.

