Attenzione. L’ex pm di Roma Giuseppe Pignatone, ora presidente del tribunale Vaticano, è presente tra gli indagati del dossier "Mafia e appalti". Si tratta dell’inchiesta di un presunto insabbiamento aperta a Palermo nel 1992, sulla quale aveva lavorato anche Paolo Borsellino dopo la morte di Giovanni Falcone. Al centro i rapporti tra gli imprenditori mafiosi Nino e Salvatore Buscemi e il gruppo Ferruzzi con a capo Raul Gardini. Pignatone, prima di arrivare alla Santa Sede, è stato procuratore anche a Reggio Calabria, ed è indagato per favoreggiamento alla Mafia. Oggi era al palazzo di giustizia di Caltanissetta per essere interrogato: "Ho dichiarato la mia innocenza in ordine al reato di favoreggiamento aggravato ipotizzato. Mi riprometto di contribuire, nei limiti delle mie possibilità, allo sforzo investigativo della procura di Caltanissetta". L’accusa è quella di essere stato a capo di un sistema che avrebbe aiutato alcuni imprenditori mafiosi a sfuggire alle indagini per ben trent’anni.
Giuseppe Pignatone è legato anche al caso di Emanuela Orlandi. “Possiamo stare tranquilli, è arrivato il Procuratore nostro, ci penserà lui a far tacere Pietro Orlandi (fratello di Emanuela ndr) che sta facendo un casino, ha già cacciato Capaldo (pm che indagava sul caso di Emanuela) e messo i suoi. Poi ha assicurato ai miei avvocati che archivia tutto”. A pronunciare queste parole la moglie di Enrico De Pedis, boss della Banda della Magliana, in un’intercettazione telefonica con Mons. Vergari, rettore della Basilica di Sant’Apollinare. Un’intercettazione a seguito della scoperta della sepoltura di De Pedis, noto criminale romano, proprio in quella Basilica. Assurdo ma vero, considerando che nemmeno le figure ecclesiastiche di maggior rilievo riescono ad ottenere un trattamento simile una volta trapassati. La telefonata generò l’ipotesi di un collegamento con il caso di Emanuela, nonché della possibilità dell’esistenza di un legame tra Stato Vaticano, Stato italiano e Mafia. Giuseppe Pignatone aprì la tomba di De Pedis, archiviò l’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e alla fine del suo mandato come Procuratore di Roma fu "promosso" a presidente del tribunale Vaticano…