La scomparsa di Emanuela Orlandi come non poteva legarsi a doppio filo con la Santa Sede? Quindicenne cittadina vaticana, le sue tracce si sono perse il 22 giugno 1983. Un caldo pomeriggio d’estate come tanti, ma che cambiò inaspettatamente tutto quanto. Per sempre. Otto gli appelli fatti da Giovanni Paolo II affinché Emanuela tornasse a casa, in un momento in cui l’unica pista da seguire sembrava essere quella del terrorismo internazionale. Come del resto disse Wojtyla alla famiglia Orlandi quando andò a fargli visita nel Natale del 1983: "Farò quanto di umanamente possibile per arrivare alla verità". L’attentato al pontefice era accaduto soltanto due anni prima, nel 1981, e si ventilava l’ipotesi che Emanuela potesse essere utilizzata come merce di scambio per liberare Alì Agca, l’uomo che aveva sparato al Papa in piazza San Pietro. Chiamate e depistaggi continui, ma nessuno riesce realmente a dimostrare di avere con sé Emanuela.
Tante le telefonate arrivate a casa della famiglia Orlandi. Le più “note” fatte da colui che è poi stato ribattezzato l’Americano per via del suo accento. Era davvero il fotografo romano Marco Accetti a celarsi dietro quella voce. Lui si è autoaccusato, ma nessuna perizia ha finora dimostrato la certezza assoluta. Poi c’è la telefonata fatta da un anonimo al settimanale Famiglia Cristiana: “Se entro il 31 luglio 1983 non libererete Alì Agca, uccideremo Emanuela Orlandi. Siamo i rapitori di Emanuela Orlandi. Uccideremo Giovanni Paolo II. Se abbiamo fallito il 13.5.1981 (data dell’attentato al Papa) questa volta non falliremo. Salam”. Non solo, entra in scena anche il fronte anticristiano Turkesh, che chiede all’avvocato che la famiglia Orlandi aveva al tempo, Gennaro Egidio (indicato dai Servizi Segreti), di non parlare delle telefonate: “Perché la sua nomina legale è motivo della possibilità di estorsione”. Da qui la richiesta di poter trattare direttamente col pontefice: “Il Papa può perorare la causa e non vogliamo trattare con dei privati perché questo può dare un’interpretazione sbagliata, come se si trattasse di estorsione”. Una pista che, negli anni, non ha mai portato a nulla…