Ci voleva Donald Trump per intavolare negoziati di pace sull'Ucraina con Vladimir Putin? Davvero, in Europa, non c'era nessuno in grado di alzare la cornetta, telefonare al Cremlino e dialogare con il presidente russo per capire come far cessare la guerra sul fronte ucraino? A quanto pare no visto che, mentre Trump spiegava di aver avuto una lunga e produttiva conversazione con Putin, concordando con lui di avviare quanto prima negoziati per porre fine al conflitto, da Bruxelles si sono alzate ondate di indignazione. Non solo: l'Unione Europea, usata fino a pochi mesi fa dall'amministrazione Biden per pressare Mosca e ora ritrovatasi senza più alcuna voce in capitolo sul dossier ucraino, ha sparato le sue ultime cartucce dichiarando di voler “rafforzare il supporto all'Ucraina per la sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale di fronte alla guerra di aggressione della Russia”. Tutto inutile, o quasi, perché la vera partita diplomatica sull'Ucraina si giocherà lungo il sottilissimo filo che collega la Casa Bianca al Cremlino. Con condizioni, va da sé, decise dal “grande croupier” Trump.
![https://mowmag.com/?nl=1](https://crm-img.stcrm.it/images/42445155/2000x/20250212-172126693-2619.jpg)
![Donald Trump](https://crm-img.stcrm.it/images/42445412/2000x/20241108-161758255-4074.jpg)
Che cosa succederà nei prossimi mesi? Chi controllerà l'Ucraina? Andiamo con ordine. Innanzitutto, è importante elencare i protagonisti delle trattative di pace. Trump è l'uomo ispiratore dell'accordo con Putin, il businessman disposto a trattare una complessa vicenda geopolitica come un deal con altri uomini d'affari. Il presidente degli Stati Uniti ha telefonato sia al suo omologo russo che a Volodymyr Zelensky, cercando di capire cosa offrire al primo per far ritirare le forze russe dall'Ucraina e rassicurando il leader ucraino riguardo a una pace duratura. Putin, invece, è pronto ad accettare il non ingresso di Kiev nella Nato e a ottenere alcuni dei territori conquistati negli ultimi anni. Leggi: una cospicua fetta del Donbass, o meglio Donetsk, Lugansk e Mariupol, che passeranno sotto la bandiera russa e consentiranno al Cremlino di estendere il controllo sullo strategico Mar d'Azov. Gli Stati Uniti, intanto, incasseranno qualcosa. Già, perché il “bottino” di Trump dovrebbe corrispondere a 500 miliardi di dollari di terre rare (ossia litio, lantanio, cerio, neodimio, berillo...) che affollano il sottosuolo ucraino e che sono fondamentali per sviluppare una vasta gamma di tecnologie moderne. I grandi sconfitti, invece, si chiamano Zelensky, che, ammesso e non concesso che resti in carica, potrà assistere alla fine delle barbarie in Ucraina, e l'Unione Europea: sono i due attori che, presumibilmente, saranno estromessi o fortemente limitati da qualsiasi nuovo equilibrio ucraino...
![Vladimir Putin durante le elezioni presidenziali russe di marzo 2024](https://crm-img.stcrm.it/images/42445457/2000x/20240326-122753990-5773.jpg)
Arriviamo quindi al nodo più spinoso di tutti: il controllo effettivo dell'Ucraina. La Russia si limiterà a gestire i territori conquistati e, se rispetterà l'accordo con Trump, ritirerà le sue truppe dal Paese. Gli Stati Uniti hanno specificato di non voler assolutamente schierare i propri militari all'estero né permettere che la Nato scenda in campo a sostegno di Kiev. L'Unione Europea, almeno a parole, continua a ripetere di voler sostenere Zelensky, e cioè un presidente che ha – politicamente parlando – le ore contate; un presidente che aveva promesso di riconquistare tutti i territori perduti e di sconfiggere Mosca, e che invece sarà costretto a cedere territorio al nemico. E allora, chi controllerà l'Ucraina del futuro? Un nuovo governo tutelato presumibilmente dalla comunità internazionale e da attori terzi come Turchia, India, Cina (insomma: il resto del mondo che l'Occidente ha sempre ignorato), e in qualche modo legato alle condizioni che saranno decise in sede negoziale da Washington e Mosca. Gli Stati Uniti potrebbero in ogni caso chiedere a Kiev garanzie su risorse strategiche (come le citate terre rare) e influenzare le decisioni politiche ucraine in cambio della fine del conflitto. Con buona pace di Bruxelles.
![L'Ucraina ha perso il 25% della sua popolazione](https://crm-img.stcrm.it/images/42445487/2000x/20240108-114832713-6279.jpg)
![https://mowmag.com/?nl=1](https://crm-img.stcrm.it/images/42445157/2000x/20250212-172126693-2619.jpg)