Quella rottura di coglioni dei Ferragnez. Ogni volta che si pubblica una "notizia" che li riguarda, questo il tono medio dei commenti. "Tutto ciò che so su di loro, lo so contro la mia volontà", lamentano in molti. Accusando i giornalisti, da Selvaggia Lucarelli in giù, di avere una ossessione verso la ex royal couple che, purtroppo o per fortuna, ci siamo meritati. Del medesimo avviso, lo stesso Fedez che accusa i pennivendoli cattivi di occuparsi troppo delle sue vicende personali, preferendole ad approfondimenti su guerre e altre sciagure di interesse mondiale. Ebbene, forse i tempi sono maturi per fare un po' di chiarezza: se ogni sito e giornale si occupa dell'insalata bionda e del suo ex è perché, come dice la mia sempre validissima amica Micol Ronchi, "sono i nuovi Belen". Da che mondo è mondo, quando un personaggio è sulla bocca di tutti, si troveranno sempre più articoli, anche infinitesimali che lo/la riguardano. Questo perché chi li scrive è imbecille e non sa pensare ad altro? Perché gliene frega davvero? Mai! Solo che i siti campano di click e una (fu) coppia che può vantare un totale di oltre 40 milioni di seguaci, non può essere ignorata. Se noi scriviamo dei Ferragnez, come di qualunque altro signorino nessuno che gravita nella bolla dei social, è perché, considerato il suo reame virtuale, porta gente nei nostri lidi. E questo ci interessa perché è proprio quella gente nei nostri lidi che fa i click che tengono in piedi una testata. Quindi, se "noi" continuiamo a scrivere dei Ferragnez - ve lo assicuriamo, spessissimo se non sempre ne faremo volentieri a meno, è colpa vostra.
E che i Ferragnez, nonostante la separazione, tirino ancora più di un carro di beauty routine è un fatto. Personalmente, chi sta scrivendo questo articolo, ieri ha avuto l'ardire di emettere un tweet in cui criticava una foto in bikini dell'insalata bionda. Nelle ultime 24 ore, non è stato possibile aprire X senza rimanere travolta da stormi di Unni indignati. E quelli, spiace dirlo, sono o sarebbero tutti: click. Ammetterlo non è feroce ingordigia. Ma mera questione di sopravvivenza. Ogni volta che incappate in articoli brevi sul look di Ferragni o su qualche dettaglio "choc" emerso nelle storie Instagram di Federico Lucia, tenete a mente una cosa: nemmeno a chi l'ha scritto importava assolutamente nulla di quelle preziosissime informazioni. Solo, tocca seguire i "trend", lo impone la linea editoriale. E chi stabilisce ciò che è "trend". Di nuovo, voi. Coi vostri follow sui social.
Così, siamo in un certo senso costretti a lanciarci in disamine accuratissime della narrazione, da un punto di vista comunicativo, che ognuno dei due ex coniugi sta facendo di sé dopo la rottura: i figli Leone e Vittoria sono scomparsi da ogni pubblicazione della (fu) royal couple di City Life. Ora lui fa il trentacinquenne in rinascita post prigionia matrimoniale che rimorchia ogni creatura abbia i piedi, specie se biondina. Lei, invece, si mostra insieme alla famiglia e agli amici, quasi sempre sorridente, ma nel complesso tiratissima, quasi emaciata. Recita la parte della donna che fa i conti con un fallimento sentimentale e prova a tirare avanti. Nella speranza di creare empatia in chi la segue, 30 milioni di cristiani, magari allontanando dalle loro menti la fresca memoria delle accuse per truffa aggravata che le pendono sulla collottola da parte di diverse Procure. Ci sta riuscendo? Non proprio. All'infuori della madre Marina Di Guardo, tutti i commenti sono pieni ai suoi post sono pregni di pernacchie e sfottò. A occhio c'è da lavorare parecchio sulla ricostruzione da zero di una credibilità, di una reputazione migliore di quella che poteva avere Wanna Marchi nei primi Duemila. Buona fortuna.
Dell'ultimo weekend che Ferragni ha trascorso a Forte dei Marmi, chi commenta nota un dettaglio cruciale: la mancanza dell'hashtag #suppliedby. Ciò significa che l'insalata bionda non ha voluto (o potuto?) scroccare 'sta vacanza in cambio di visibilità. Nessuno le ha offerto alcunché. Anche perché gli ultimi albergatori di lusso che ci hanno provato, vedasi i clamorosi casi dello scorso Natale, si sono trovati costretti a chiudere i commenti sotto al post della partnership ferragnica. Per i troppi insulti ricevuti. Oltre al fuggi fuggi degli sponsor blasonati, in moltissimi l'hanno scaricata allo scoppio del pandoro-gate, ora pare che la regine debba fare a meno del principale, inalienabile diritto di ogni influencer degno di questo nome: ostentare ricchezza andando a scrocco. Povera anima, lei non può più.
Visto che l'intera bolla social, post pandoro-gate che ha fatto scacco matto alla "regina", sta cominciando a scricchiolare perché, tanto per fare un esempio, i follower sono diventati più critici e sbertuccianti verso il concetto stesso di #adv, speriamo che anche l'interesse nazionale verso i Ferragnez possa gradualmente scemare. Al momento, è un cane che si morde la coda: i giornalisti scrivono pezzi su di loro vedendoli seguitissimi da orde di Unni sempre pronti a difenderli a spada tratta o a percularli malamente. Comunque, click. Intanto i lettori si indignano per lo spazio che viene concesso a 'sti due. Senza quasi mai dimenticare, però, di mantenere il follow alla ex coppia (e di aprire i papielli online che riguardano l'ultima mattata di re Federico e regina Chiara). Così, tutti si scannano, nessuno è contento, l'informazione, sia pur quella di spettacolo, diventa una enorme eco di qualcosa che, stringi stringi, da un punto di vista strettamente razionale ha rotto i maroni a tutti già da mesi. C'è un solo modo di uscire da questo loop: levare il follow, interessarsi al bricolage, toccare l'erba. Perché se "noi" continuiamo a scrivere dei Ferragnez, non è certo merito loro. Ma colpa vostra.