Grazie a Luca Cordero di Montezemolo (ma non solo) il sigaro Toscano torna ad essere italiano al 100%, con all’acquisizione del 50,01% del marchio Manifatture Sigaro Toscano. Nel 2021 la società che possedeva la maggioranza del brand, il gruppo emiliano Seci della famiglia Maccaferri, aveva dichiarato il fallimento, e la proprietà, dopo essere passata dal Tribunale di Bologna, era finita nelle mani del fondo americano Apollo Delos. Il restante 49,9% invece faceva capo alla società Leaf BidC, questa formata da un gruppo di quattro imprenditori quali Piero Gnudi, Aurelio Regina e Francesco Valli e lo stesso Montezemolo. La società italiana ha ora deciso di acquistare le restanti quote di Mst, riportando in patria un vero e proprio simbolo del business made in Italy. L’operazione, seguita da Ernst & Young e dallo studio legale Chiomenti, è stata ufficializzata nella mattina del 4 dicembre, ed è stata resa possibile grazie ad un contratto di finanziamento siglato con cinque istituti bancari (Mps, Bpm, Bper, Db e Cassa di Ravenna) per un valore totale di circa 108 milioni di euro. Un capitale enorme che ha però due finalità. Infatti, una parte di questi milioni servirà per acquistare le quote americane dell'Apollo Delos, l'altra parte invece - secondo quanto riportato dal Corriere della Sera - verrà utilizzato per la rinegoziazione del debito della società ereditato, questo pari a 41 milioni di euro. Infine, in qualità di presidente Montezemolo ha nominato i tre consiglieri (vale a dire Marco Nuzzo, Matteo Tamburini e Francesco Valli) che prenderanno il posto di quelli selezionati in precedenza dal Tribunale di Bologna.
Così l’imprenditore bolognese classe ’47 passa dalle quattro ruote ai sigari, un salto che all’apparenza sembra una sorta di suicidio, soprattutto tenendo conto del difficile passato di Manifatture Sigaro Toscano, ma che in realtà potrebbe rivelarsi un grande successo. Infatti, nonostante la crisi societaria e un mezzo fallimento, se si analizzano gli ultimi risultati di Mst ci si rende conto di una crescita costante nell’ultimo periodo. A questo proposito, il 2022 è stato chiuso con un fatturato di 123 milioni di euro (+5% rispetto all’anno precedente) e un utile netto pari a 17,2 milioni. Inoltre, sempre nel 2022 i sigari venduti sono stati in totale 232 milioni, con un mercato d’esportazione (cresciuto fino al 25% delle intere vendite) che conta addirittura quaranta Paesi. Insomma, un mercato tutto sommato in salute e Montezemolo, ancora una volta, sembrerebbe aver fiutato l’affare.