Il suo arrivo ha suscitato qualche discussione. Secondo Jeremy Clarkson, però, a dar fastidio, alla fine, sono state le proteste
JD Vance ha trascorso parte delle sue vacanze nei Cotswolds, nell'Oxfordshire, quindi in Inghilterra. Una scelta che ha inevitabilmente suscitato discussioni tra gli abitanti del posto. Cotswolds, da sempre meta molto apprezzata per i suoi paesaggi e i borghi pittoreschi, si sono trovati improvvisamente sotto i riflettori. “Noi lo sapevamo bene quando è arrivato Vance. È arrivato con un corteo di 27 enormi suv americani neri, scortati da uno sciame di poliziotti britannici in motocicletta il cui compito era quello di allontanare tutti”, scrive Clarkson, descrivendo una scena quasi da film d’azione. Tuttavia, secondo la sua testimonianza, la situazione non sarebbe stata così drammatica come alcuni cittadini avevano lamentato. “Più tardi, questo enorme convoglio è arrivato alla stazione di servizio di Chipping Norton per fare rifornimento. Il che ha significato che nessun altro ha potuto farlo per un’ora”, aggiunge Clarkson. Ma i disagi per la popolazione locale ci sono stati, oppure no? A quanto pare, non del tutto. Alcuni abitanti hanno parlato di un presunto palo che emetteva un leggero ronzio o della richiesta di fornire dettagli sulle proprie attività sui social, ma, come afferma il giornalista: “Sembra tutto orribile. Ma non lo è stato. Non proprio”.

A parte qualche sentiero, passaggio chiuso, tutto sommato pare che non ci siano stati particolari intoppi. Clarkson sottolinea che in fondo, per lui, l’unico vero fastidio siano state le proteste. Proteste tutto sommato piccole, contenute, che Jeremy paragona addirittura all'organizzazione di una vendita di dolci. “Non sono un fan di Beardy, credetemi, ma mi sembra ipocrita rovinargli la vacanza in modo così rumoroso, per quanto si possa essere in disaccordo con lui”, aggiunge nel suo editoriale.
