Al Policlinico Gemelli, le condizioni di Papa Francesco restano preoccupanti. Il nuovo bollettino medico parla di una “lieve insufficienza renale”, insorta nelle ultime ore ma per ora sotto controllo. La notizia positiva è che, dalla serata di ieri, il Pontefice non ha avuto nuove crisi respiratorie, dopo l’acutizzarsi dei problemi polmonari che avevano destato forte allarme. I medici confermano che le trasfusioni di sangue effettuate ieri hanno avuto un effetto positivo, migliorando i livelli di emoglobina, mentre la piastrinopenia (la carenza di piastrine nel sangue) resta stabile. Papa Francesco continua inoltre ad essere sottoposto a ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali. Nonostante la complessità del quadro clinico, il Papa resta vigile e ben orientato, come riferisce il bollettino. Tuttavia, la riservatezza sulla prognosi conferma che non è ancora fuori pericolo. Nel frattempo, il Pontefice ha partecipato alla Santa Messa celebrata nel suo appartamento al decimo piano del Gemelli, insieme ai membri dello staff medico che lo stanno assistendo.
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Nel suo consueto messaggio per l’Angelus, che come già domenica scorsa è stato diffuso in forma scritta, Francesco ha voluto rassicurare i fedeli: “Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia”. Il Papa ha espresso gratitudine verso medici e operatori sanitari per la dedizione con cui si stanno prendendo cura di lui, e ha poi rivolto un pensiero speciale ai tanti messaggi di affetto ricevuti: “Mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini. Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo!”. Dopo diversi giorni di assenza, Bergoglio è tornato anche su X, pubblicando un messaggio rivolto ai diaconi, in occasione del loro Giubileo celebrato oggi in Vaticano: “Vi esorto a continuare con gioia il vostro apostolato e ad essere segno di un amore che abbraccia tutti, che trasforma il male in bene e genera un mondo fraterno”.
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Dal letto d’ospedale, Papa Francesco non ha mancato di lanciare un nuovo forte appello per la pace, ricordando il terzo anniversario della guerra in Ucraina: “Una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l’intera umanità!”. Il Pontefice ha rinnovato la sua vicinanza al popolo ucraino e ha invitato i fedeli a pregare per tutte le vittime dei conflitti armati: “Preghiamo per il dono della pace in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan”. Le condizioni di salute del Papa hanno riacceso le speculazioni su una sua possibile rinuncia al pontificato. Tuttavia, il Vaticano frena sulle ipotesi di dimissioni imminenti. È vero che Bergoglio ha già firmato una lettera di dimissioni nel caso in cui una malattia lo renda incapace di governare la Chiesa, ma il documento risale ai primi mesi del suo pontificato, nel 2013, quando il segretario di Stato era ancora il cardinale Tarcisio Bertone.
Lo stesso Papa Francesco aveva raccontato il retroscena in un’intervista nel 2022: “Ho firmato la rinuncia e l’ho consegnata. In caso di impedimento medico, ecco la mia rinuncia”. Tuttavia, più recentemente, in un colloquio con i gesuiti durante il viaggio in Africa nel 2023, il Pontefice aveva ribadito che le dimissioni di un Papa non devono diventare una “moda” e che “il Papato è ad vitam”. Intanto, l’attesa per un miglioramento reale resta alta, sia in Vaticano che tra i milioni di fedeli in tutto il mondo, che sperano di rivederlo presto riprendersi. Ma una cosa è certa: Francesco non ha nessuna intenzione di lasciare il timone della Chiesa.