Facciamo ridere. In questi giorni è emerso un altro caso di cosiddetto dossieraggio, questo molto pesante, ma è solo l'ennesimo uscito fuori nelle ultime settimane. C'è il caso di Pasquale Striano, luogo tenente della Guardia di Finanza, che avrebbe messo le mani su più di 200.000 documenti rubati, qui è coinvolto addirittura un sostituto Procuratore dell'Antimafia. C'è il caso di un hacker (Carmelo Miano) capace di entrare nei sistemi informatici del Ministero della Giustizia, di altre istituzioni e aziende italiane. Poi c'è il caso del dipendente di Banca Intesa che spiava addirittura i conti correnti di Giorgia Meloni. Ora ecco il caso di una società di cui socio era addirittura anche il presidente di Fondazione Fiera, capace di entrare anche nell'indirizzo mail di Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica. Società che spiava tutti gli uomini più potenti d'Italia, moltissimi politici (Ignazio La Russa, Matteo Renzi), e che agiva su commissione per scoprire amanti e altarini. Qui pare addirittura certo il coinvolgimento di Servizi segreti anche esteri.
In tutti questi casi infatti non è chiaro se ci fossero dei mandanti, e viene fuori che l'Italia è una terra di dossieraggi vari dove i sistemi informatici fanno pena e la sicurezza è un bluff: chiunque può tracciarvi, controllarvi, spiarvi senza problemi. Nelle carte si parla addirittura di una giudice che aveva chiesto informazioni su suo marito, di banchieri e imprenditori (Matteo e Fabio Arpe, Leonardo Maria Del Vecchio, Pasquale Striano, Giuliano Schiavo), che richiedevano ricerche. Tutti in determinati ambienti, insomma, sapevano. Infatti, la cosa che nessuno dice ma che tutti questi casi dimostrano è una: ma chi ci dovrebbe proteggere dove minchia è? I Servizi segreti in Italia sono contenti di farsi prendere per il culo o lo fanno apposta? Il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai Servizi segreti è Alfredo Mantovano, Fratelli d'Italia, uomo fidatissimo di Giorgia Meloni. Ecco lui ha intenzione di dire e fare qualcosa o no? Perché Giorgia Meloni si lamenta, dice di essere la donna più spiata d'Italia, ma i Servizi segreti sono alle sue dipendenze. Quindi viene naturale chiedersi: scusate ma in Italia come sono messi i Servizi segreti? Possiamo stare tranquilli oppure no? Siamo diventati una succursale di qualche altro paese estero, che arriva da noi compra una serie di dipendenti pubblici o privati e si fa dare tutti i dati che vuole? Perché la verità che emerge da questa storia è che la privacy ormai è una gigantesca puttanata, e che il nostro paese ha ormai perso sovranità. Quindi hai voglia a dire che abbiamo bisogno di nuove leggi e di pene più severe o doppie password, ma se fossimo un paese serio dovremmo andare dalle persone che abbiamo arrestato e proporre loro un lavoro per lo Stato, perché lo Stato in tutta questa storia dimostra che non ci sta capendo un caz*o. Siamo ridicoli, ridicoli.