Il modello Sala scricchiola. La direzione del sindaco più amato d'Italia, ossa quella di rendere il capoluogo lombardo a misura d'uomo, favorendo il potenziamento del trasporto pubblico, fa acqua da tutte le parti. Soprattutto in estate.
Ma andiamo per gradi. Il trasporto pubblico milanese è in mano ad Atm, Società per Azioni interamente partecipata dal Comune. Dal post pandemia sono iniziati i dolori, vuoi per gli stipendi bassi, vuoi per la carenza di autisti. Risultato? Tagli delle corse, biglietti in aumento (2,20 euro) e nessun margine di miglioramento.
L'ultima della serie la segnala Milanobelladadio che tuona dall'alto del profilo Instagram, a mo' di denuncia quotidiana: Metro rossa, 8:30 del mattino: situazione invivibile. Entra nello specifico: Ne passa una ogni 10 minuti; banchine affollate; treni pieni che ne devi aspettare altri 3 prima di salire; zero aria condizionata. Tutte le persone stipate con 30 gradi.
Aggiunta necessaria, al di là dei possibili disagi, non si può dire che a Milano i mezzi non funzionano. Signori, avete mai provato a prendere la circumvesuviana? Tuttavia, qualcosa inizia a manifestarsi, allontanando la città dalle eccellenze continentali, e avvicinandola piuttosto al modello napoletano. Sigh. Altro che miglioramento del servizio.