Limite dei 30 all’ora in città come a Bologna, dove è partito il nuovo provvedimento (e dove sono arrivate le prime multe e le quasi ovvie polemiche)? Giuseppe Cruciani se n’è occupato durante La Zanzara su Radio 24: “Leggo dalle motivazioni che hanno indotto il sindaco e la Giunta (di centrosinistra ovviamente, guidata dal Pd) a Bologna a mettere in larghissime zone della città i 30 all’ora obbligatori (nel senso di limite, con relative multe, ndr), codeste frasi: «Ridurre la velocità delle auto di 20 chilometri orari consente di dimezzare il rumore, circa meno 3 decibel, in prossimità delle corsie di marcia, e dare così più spazio ad altri suoni della città, come ad esempio il canto degli uccellini». Il canto degli uccellini amico mio! Afuera! Afuera Lepore! Afuera! (citazione del presidente argentino Milei usata anche da Nicola Porro, ndr). Una roba pazzesca, il canto degli uccellini. Lepore... A Bologna vogliono sentire il canto degli uccellini, uno dei motivi per ridurre la velocità è che così si possono sentire… Io preferisco il clacson degli automobilisti al canto degli uccellini in città, porca putt…
E sempre sul caso di Bologna: “Voglio abbracciare molto forte il pensionato che ha preso la multa a 39 all’ora. Anzi, non vada a pagare la multa. Voglio pagare io la multa, voglio risarcirlo della multa, farò un bonifico personale a questo signore che non si capisce perché non stracci la multa, non faccia ricorso e non faccia casino. Una roba pazzesca. Lo abbraccio, però è troppo morbido, ride, scherza, dice che va subito a pagare la multa. No, non la devi pagare, te la paghiamo noi la multa, bisogna ribellarsi a queste follie”.
Di tutt’altro avviso il coconduttore de La Zanzara, David Parenzo: “Pagasse e non rompesse i coglioni. Io non pago proprio niente a nessuno. Io vorrei vivere in una città dove si sentono gli uccellini”.
E Cruciani: “Ma uno può scrivere in un provvedimento che i 30 all’ora servono per ascoltare di più gli uccellini in città? Ma non lo scrivere, non lo scrivere, è una cosa ridicola”.