image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Ma perché Dagospia attacca Il Giornale? E come percula Sallusti, Feltri e Porro? C'entrano gli Angelucci e la guerra a Giorgia Meloni: qui tutti i dettagli

  • di Matteo Suanno Matteo Suanno

3 marzo 2025

Ma perché Dagospia attacca Il Giornale? E come percula Sallusti, Feltri e Porro? C'entrano gli Angelucci e la guerra a Giorgia Meloni: qui tutti i dettagli
Aria pesante nelle redazioni de Il Giornale e Libero, ora sotto il controllo degli Angelucci. Il nuovo ad Nicola Speroni, secondo Dagospia, ha avviato una drastica cura dimagrante, tra tagli agli stipendi - Feltri in primis - controlli serrati sui contenuti e stop ai privilegi di redazione. La rabbia monta e spunta una parola tabù: sciopero. E la linea editoriale? Sempre più “melonismo senza limitismo”. Ma fino a quando?

di Matteo Suanno Matteo Suanno

Sembra che tiri una brutta aria alla corte degli Angelucci, gli editori che dal 2023 detengono la maggioranza delle quote azionarie del quotidiano Il Giornale, Il Tempo e Libero. Secondo quanto riporta Dagospia, il nuovo amministratore delegato Nicola Speroni (prima alle dipendenze dell’Unidad Editorial di Urbano Cairo a Madrid) avrebbe infatti ricevuto l’incarico di operare una bella cura dimagrante alle voci di spesa dei quotidiani che furono di Silvio e Paolo Berlusconi. I diktat del dottor Nowzaradan delle testate di centrodestra sembrano aver irritato molti in via dell’Aprica a Milano, nuova sede del Giornale e di Libero dopo l’abbandono di quella storica in via Negri.

Vittorio Feltri
Vittorio Feltri, già direttore del Giornale e fondatore di Libero

A vedersi decurtato il ricco compenso sarebbe stato innanzitutto l’ex direttore Vittorio Feltri, 10mila euro in meno di stipendio, reo, continua Dago, di disertare la redazione “si vede un’ora la mattina (quando va bene) e dice che Il Giornale gli fa schifo”. Sembrerebbe poi essere ai ferri corti con Alessandro Sallusti, con il quale “cuor di leone non si parla da mesi”, mentre “i suoi articoli e video, in compenso, sono controllati e setacciati attentamente prima della pubblicazione”. L’amicizia con Melania Rizzoli, nel cda del gruppo editoriale, non parrebbe essergli bastata per evitargli una sforbiciata d’ingaggio: attendiamo su X reazioni non per deboli di cuore. Quanto a Libero e al vicedirettore Nicola Porro, Dagospia sostiene che nella nuova sede di via Negri “finora non ci ha mai messo piede”.

 

 

Filippo Facci
Filippo Facci, il Giornale

Il sito riporta di un’animata assemblea dei giornalisti “in cui si è parlato anche di un possibile sciopero dopo la notizia che non era stato rinnovato neanche il noleggio dell’auto, concesso ai tempi di Paolo e Silvio Berlusconi”. Sia a Feltri che Sallusti (entrambi dotati di scorta), l’auto dovrebbe restare. Ma la questione avrebbe indispettito molti, tanto da far riscoprire al Giornale la lotta sindacale, nominando l’innominabile, quella parola, “sciopero”, che nell’ex gioiellino dei Berlusconi si è verificato solo nel 1974, anno della sua fondazione. C’è poi un altro caso riportato da Dagospia, che riguarda le spese legali non garantite per contratto ai giornalisti: “un paio di cronisti hanno rischiato il licenziamento (per una querela) e Filippo Facci, che ormai scrive per le pagine della cronaca di Milano, ha riferito in assemblea che si è dovuto pagare l’avvocato e una transazione economica da 30mila euro dopo una denuncia di un giudice antimafia”.

Come detto, il “regime change” in corso fra le mura degli Angelucci ha riguardato soprattutto i giornalisti: “Proibito lo smart working, obbligo di strisciare il badge aziendale altrimenti la porta rimane chiusa (anche se il contratto giornalistico lo esclude) e risparmio spasmodico per tutto”. Sulla sua temibile cartellina, il nostro Nowzaradan-Speroni avrebbe annotato anche tagli a viaggi e al lavoro degli inviati, che potrebbero fare gli “inviati” solo se ad inviarli c’è qualcun altro, che accetta di sostenerne le spese: “immaginarsi che inchieste…”, chiosa Dagospia. Riguardo alla gestione del personale D’Agostino parla di un “ok” del governo è arrivato negli ultimi giorni per “prepensionamenti a pioggia”, a fronte di nuove assunzioni per un supplemento economico curato dal vicedirettore Osvaldo De Paolini e sul quale si punterebbe per le entrate pubblicitarie.

20250303 132936052 3518
Antonio Angelucci, fondatore della finanziaria Tosinvest

Intanto la linea editoriale resta “bullonata” alla stessa, semplice, formula: “melonismo senza limitismo”, sentenzia Dagospia, cioè totale prostrazione all’operato di governo e, soprattutto, alle scelte di Giorgia Meloni, compresi i tentennamenti sull’aut-aut in politica estera “O Trump o mor… Bruxelles” e il ghosting di Stato sul caso Almasri. Chissà in quanti in via dell’Aprica nascondono in un angolo nell’armadietto lo sgarro settimanale, se non giornaliero: un’occhiata nostalgica all’effige beffarda del Cavaliere.

https://mowmag.com/?nl=1

More

Ok, ma ca**o sono gli Angelucci, signori della sanità, che si stanno pappando i giornali di destra?

di Lorenzo Longhi Lorenzo Longhi

Tonino Maraja

Ok, ma ca**o sono gli Angelucci, signori della sanità, che si stanno pappando i giornali di destra?

Ma com'è che Angelucci minaccia i giornalisti e nessuno dice niente? La risposta è nella sua storia, mai raccontata così. Le amicizie di destra e sinistra. I pestaggi di suoi collaboratori. E i salotti buoni di Milano che non vogliono saperne di loro...

di Bartolomeo Vanzetti Bartolomeo Vanzetti

Ma com'è che Angelucci minaccia i giornalisti e nessuno dice niente? La risposta è nella sua storia, mai raccontata così. Le amicizie di destra e sinistra. I pestaggi di suoi collaboratori. E i salotti buoni di Milano che non vogliono saperne di loro...

Vittorio Feltri è impazzito o è fin troppo lucido?

di Matteo Cassol Matteo Cassol

Giornalismo

Vittorio Feltri è impazzito o è fin troppo lucido?

Tag

  • Alessandro Sallusti
  • Dagospia
  • Editoria
  • Giornali
  • giornalismo
  • giornalisti italiani
  • Italia
  • Media
  • Nicola Porro
  • Vittorio Feltri

Top Stories

  • Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”

    di Federico Giuliani

    Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”
  • Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi

    di Jacopo Tona

    Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi
  • Caso Gintoneria nel settore degli hotel? Lingotti d'oro, macchine di lusso, festini a luci rosse e “sciabolate” dai tetti: la vita al limite della famiglia Agostini

    di Jacopo Tona

    Caso Gintoneria nel settore degli hotel? Lingotti d'oro, macchine di lusso, festini a luci rosse e “sciabolate” dai tetti: la vita al limite della famiglia Agostini
  • Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?
  • Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?

    di Giulia Ciriaci

    Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?
  • Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

di Matteo Suanno Matteo Suanno

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Ecco il vero motivo dello scaz*o tra Zelensky e Trump e perché è tornato protagonista il Regno Unito

di Moreno Pisto

Ecco il vero motivo dello scaz*o tra Zelensky e Trump e perché è tornato protagonista il Regno Unito
Next Next

Ecco il vero motivo dello scaz*o tra Zelensky e Trump e perché...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy