“Sarebbe andata in maniera molto diversa se fossi stato single: probabilmente, come dico sempre, sarei morto”. Se Damiano dei Maneskin non avesse incontrato Giorgia Soleri non avremmo mai avuto la band italiana più di successo del momento, secondo alcuni la migliore di sempre. Sono passati alcuni mesi da quel video in cui Damiano appariva in discoteca mentre baciava un’altra ragazza, e forse era arrivato il momento di parlarne a mente fredda. I microfoni sono quelli del Bsmt, il podcast di Gianluca Gazzoli. Il frontman ha parlato di tutto: di successo, di come gestire le aspettative dei fan e della necessità di fare sempre qualcosa di nuovo. Tutto questo senza timore dei cambiamenti: “Basta avere paura di risultare antipatici, io non sono antipatico se ti dico di no ad una foto. E non è questione di spocchia”. Ma gli accenti più duri sono quelli riservati proprio alla questione del video pubblicato senza il suo consenso. In gioco, sottolinea, c’è il rispetto della sua vita privata, che non deve per forza coincidere con l’immagine che il pubblico si è creato. Un momento di fama e nient’altro: questo era l’intento di chi ha ripreso il momento del bacio. “Non capisco come possa venire in mente di riprendermi mentre bacio una ragazza e poi renderlo pubblico”, commenta. Ma la storia per Damiano non è finita qui, anzi: “Tra l’altro so chi ha pubblicato quel video, gli ho anche scritto e gli ho detto che lo denuncio”. Il peggio deve ancora venire, quindi. Tornando su Giorgia, sottolinea che, al di là della fine della loro storia, lei rimarrà sempre una persona importante. Niente strascichi ma, al contrario, la conferma di una stima che non sarà rovinata dalle immagini di un bacio rubato. Per la sua crescita, avere la stabilità che Giorgia gli garantiva è stato fondamentale. Le cose, però, cambiano in fretta e già da tempo i due stavano per lasciarsi. Farlo in modo così brusco ha sicuramente reso le cose più difficili.
Damiano ha parlato anche di musica e di come, dopo il primo tour, in cui la band suonava solo cover, stessero già lavorando al primo album originale: “Le cover a un certo punto… basta”. Non erano sufficienti i dieci milioni di streaming al giorno di Beggin’. L’orizzonte si era già spostato più in là, verso il momento in cui gli ascoltatori avrebbero chiesto qualcosa di nuovo. Ammette Damiano: “Noi non abbiamo un posizionamento vero: non siamo propriamente rock. Forse questa è la cosa più figa del nostro progetto. Forse per questo non siamo entrati in conflitto con nessun artista”. Le differenze tra i membri della band, i diversi background che li caratterizzano sono ciò che permette un simile successo. Proseguendo la discussione, ribadisce il concetto della divisione tra personaggio e persona, tra palco e vita reale: “Il palco è un po’ il nostro regno, lì possiamo fare quello che vogliamo”. Nel quotidiano, però, non si può essere sempre rockstar. Una volta scesi dal palco non ci si può ritenere al di sopra delle persone “normali”. Dunque, neanche i frontmen di una band rock devono essere immortalati mentre baciano qualcuno. Specialmente se quello non il partner “ufficiale”. Non solo una mancanza di educazione, ma “una totale assenza di umanità”. Le vie dell’amore sono infinite, così come le vie legali. Attendiamo, quindi, il riscontro della denuncia per vedere se giustizia sarà fatta.