Davvero Flavio Briatore vuole vendere il Twiga? L’ipotesi che circola è che sì, l’imprenditore voglia separarsi dallo storico locale della Versilia. Una notizia che ridà vita ai rumors cominciati lo scorso anno, quando sembrava che un fondo americano potesse fare un’offerta. Tutto, comunque, si concluse con un nulla di fatto. Ora però sembra esserci un altro possibile compratore: si tratta di Leonardo Maria Del Vecchio, sesto figlio dell’imprenditore Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica. “Le trattative per cedere i locali con il marchio Twiga sono in dirittura d’arrivo, mettendo fuori gioco le offerte di altri due fondi internazionali”, ha scritto Il Giornale, che ha anticipato la notizia. L’operazione comprenderebbe, oltre al club di Marina di Pietrasanta, i due di Montecarlo, quello di Londra e l’ultimo aperto il 7 maggio scorso a Ventimiglia alla Baia Benjamin. “Io ormai sono assorbito dalla Formula 1, per questo ho messo il gruppo sul mercato”, sembra abbia detto Briatore. Dal suo entourage, comunque, ancora non ci sono state né conferme né smentite.
Il Twiga potrebbe essere l’ennesimo investimento di Del Vecchio, che ultimamente sta muovendo passi importanti in diversi settori, dalla bibita Boem di Fedez e Lazza, fino al cinema, con l’entrata nella Leone Film Group, la casa di produzione e distribuzione fondata da Sergio Leone. Sembra che sia il mondo del food, e più in generale del turismo, quello in cui la famiglia dell’imprenditore ha deciso di investire. Del Vecchio possiede il 72,5% della Società Acqua e Terme Fiuggi e la sua holding Lmdv Capital ha acquisito la Tripla Sea Food, società grazie al quale ha aperto tre locali a Milano: la Trattoria del Ciumbia, Vesta e Casa Fiori Chiari. Inoltre, il figlio del patron di Luxottica ha anche acquistato il Le Carillon di Portofino e il Franco Mare a Marina di Pietrasanta. Si prospetta dunque un altro investimento in Versilia? Tra le possibili difficoltà prima del passo decisivo per il Twiga potrebbe essere Dimitri Kunz D’Asburgo, compagno della ministra del Turismo Daniela Santanchè, che possiede il 33% del Twiga.