Flavio Briatore non ci sta dopo la multa per i fiori abusivi sui muri del suo locale, il Crazy Pizza aperto in via Veneto, ed è arrivata la risposta dell’imprenditore che ha pubblicato un video sui social in cui esprime tutta l’incazzatura (comprensibile) per quanto accaduto: “Una volta i fiori erano simbolo di eleganza, di bellezza. Per il Comune di Roma, invece, sono segno di degrado. Evidentemente loro ritengono che la spazzatura a Roma la si incontra ovunque: quella è diventata segno di eleganza e bellezza". In due anni, infatti, il Crazy Pizza ha collezionato sanzioni per un totale di 3.500 euro, motivo per cui Briatore attacca poi direttamente con il comune: “Questa specie di ragazzo assessore, non faccio nomi perché il suo obiettivo era venire contro Briatore, è un odiatore sociale: per lui vanno bene le bancarelle abusive, va bene la camorra, la ‘ndrangheta. Ma a via Veneto le luci non le puoi mettere, gli ombrelloni non li puoi mettere, le sedie non le puoi mettere, mangiare fuori non lo puoi fare, in tutta via Veneto non puoi fare nulla”. E rivolgendosi ai cittadini romani, chiude chiedendo “perché votate sta gente qui? Li dovete mandare via a calci nel sedere”.
L’assessore al Commercio del I Municipio, Jacopo Scatà, aveva definito “abusive” le decorazioni floreali all’esterno del Crazy Pizza di via Veneto, in quanto non conformi alle prescrizioni sugli edifici storici come quelli che si trovano nella storica strada della “Dolce Vita”. Ci dobbiamo aspettare una risposta dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri o Briatore e gli utenti non ne riceveranno una? Considerando il potere anche mediatico di Flavio, forse sarebbe ora che i cittadini lo ascoltino e che capiscano che i problemi della Capitale sono altri, non certo il suo locale. E, soprattutto, se fosse successo a chi non aveva una tale risonanza e il portafoglio dell'imprenditore? Molto probabilmente ora non ne staremmo parlando...