Mancano ormai pochissimi giorni all’apertura del suo Crazy Pizza a Napoli – che sarà ufficialmente inaugurato martedì 17 settembre – ma Flavio Briatore sfida ancora una volta i napoletani: “La pizza? Non è solo per i napoletani, non l’hanno inventata i napoletani. La pizza è patrimonio Unesco per tutti, non è che se non è napoletana non è pizza” ha detto l’imprenditore ai microfoni de La Zanzara, ripreso da Giuseppe Cruciani. Come se non bastasse però, oltre a non accettare la “paternità” partenopea della pizza, che già di per sé potrebbe causare parecchi malumori, Briatore ha anche aggiunto: “La pizza napoletana? Quella alta non mi piace, sembra di avere un chewing gum”, una dichiarazione che più che mera provocazione, suona più come un vero e proprio affronto alla cucina napoletana.
Come sarà allora la “sua” pizza? Nei suoi Crazy Pizza, già 7 in giro per il mondo, tra Londra, Montecarlo, Riad e Doha, ma anche, immancabilmente, Roma e Milano, la pizza di Briatore, oltre a costare 17 euro per la sola margherita, è più sottile rispetto a quella tradizionale, “molto diversa da quella napoletana”, almeno stando alle dichiarazioni dello stesso imprenditore, che orgogliosamente ha commentato ancora: “In Italia non abbiamo neanche valorizzato la pizza, non c'è un brand al di fuori di Crazy Pizza. È tutta gente che ha una pizzeria, due pizzerie, tre pizzerie. Noi le nostre le stiamo esportando fuori dall'Italia”, rivendicando con orgoglio la sua attività come esempio nel mondo. A quel punto però, a “riequilibrare” la situazione è intervenuto punzecchiante anche chef Guido Mori che ha risposto: “Briatore non sa la differenza tra una pizza e l'altra. Oltretutto è pieno di marchi di pizzerie napoletani all'estero. La pizza è qualcosa che si mangia” aggiungendo che secondo lui, chi va da Crazy Pizza “ci va per pensare di essere ricco…”. Come finirà e soprattutto, come reagiranno i napoletani? Si chiedono molti curiosi, anche visto che è risaputo quanto i napoletani tengano alle loro tradizioni culinarie. Ancora difficile a dirsi, ma senza dubbio i commenti di Briatore hanno lanciato una vera e propria "competizione". Chissà se i napoletani la coglieranno, boicottando il suo nuovo ristorante, o preferiranno invece ignorarlo, lasciandolo per una clientela più vip.