State scorrendo la home del vostro profilo Facebook, quando improvvisamente la casella dei messaggi mostra una notifica. Vi hanno appena scritto. Chi sarà mai ad utilizzare Messenger? Amici e colleghi di lavoro, da ormai diversi anni, hanno preso l'abitudine di contattarvi su WhatsApp. Forse è un utente che ha appena risposto all'annuncio di quelle scarpe messe in vendita su Marketplace, il grande mercato virtuale di Fb. Incuriositi, aprite la finestra e vi trovate di fronte ad una scena bizzarra. Una giovane ragazza asiatica, che non ricordavate neppure di avere tra le amicizie virtuali, vi saluta in inglese chiedendovi come state. Cercate di capire meglio di chi si tratta, se c'è un errore o uno scambio di persona. Spulciate sul suo profilo, passate in rassegna le immagini pubblicate e vi ritrovate di fronte una serie di foto impeccabili. Una figa spaziale, dal volto perfetto e corpo da modella – forse è per questo che qualche settimana fa avete distrattamente accettato la sua richiesta di amicizia - vi ha scritto dal niente dando l'impressione di voler attaccare bottone. Iniziate a parlarci e siete al settimo cielo. Sperate in un incontro romantico o in una notte di fuoco con la vostra nuova “amica”. Anche la persona dall'altra parte dello schermo spera. Sì, che voi cadiate nella sua trappola. Proprio come hanno fatto prima di voi tanti altri utenti poco accorti.
Seduzione criminale
Non c'è nessun tentativo di fare amicizia nel messaggio ricevuto dal nostro amico immaginario di Facebook, né tantomeno amore. Quello appena ricostruito è un tentativo di truffa. Un tentativo all'apparenza innocuo ma potenzialmente pericolosissimo per i vostri risparmi. E, soprattutto, più comune di quanto non si possa immaginare. Se anche voi avete ricevuto strani saluti da improbabili ragazze asiatiche, o se inspiegabilmente avete qualche profilo simile tra le vostre amicizie virtuali, date un'occhiata a quegli stessi profili. Vi accorgerete subito che c'è qualcosa che non va: dalla data d'iscrizione al social di Mark Zuckerberg, solitamente recentissima, alle poche immagini condivise, la maggior parte dei quali rubata a qualche vera modella asiatica. E poi la loro bacheca, pressoché vuota o aggiornata da una manciata di settimane, e i loro pochissimi amici online, da poche decine ad un centinaio, dovrebbero essere altri campanelli d'allarme che dovreste ascoltare fin da subito. Se proprio non siete ancora convinti, questi contatti sono soliti inserire il nome di una città agli antipodi rispetto alla vostra alla voce “vive a”. Quindi, perché mai una figa asiatica di Hong Kong che non avete mai visto, che ha creato un profilo soltanto poche settimane prima, dovrebbe mai voler instaurare un'amicizia, o peggio ancora, una relazione con voi? Perché mai ad una donna in carriera, o businesswoman come amano dire le persone di un certo livello, interesserebbe avervi come socio? Un motivo c'è, ma non è quello che pensate.
La “macellazione del maiale”
Se avete ricevuto un messaggio da una di queste “fighe asiatiche”, dovete sapere due cose: 1) quella persona non esiste in carne ossa, o almeno non nelle fattezze delle foto che vi ritrovate di fronte guardando la sua bacheca; 2) dietro quel profilo c'è qualcuno, quasi sicuramente un uomo, che sta cercando di fottervi. In che modo? Cercando di conquistare la vostra fiducia attraverso la seduzione. Il trucchetto è semplice: dopo aver passato qualche giorno a messaggiare – a volte anche meno – quando il truffatore ipotizza che siate caduti nel suo tranello, ecco arrivare la proposta indecente, coincidente con l'invio una certa somma di denari per investire in trading, criptovalute, aziende fasulle o anche, talvolta, con la promessa di ricevere foto o video hot. A quanto pare la truffa funziona, visto che ogni anno questi criminali incassano svariati milioni di dollari provenienti dalle tasche di utenti di ogni angolo del pianeta. Signore e signori, ecco a voi il pig butchering, traducibile come “macellazione del maiale”), ovvero un modus operandi attraverso il quale organizzazioni criminali con sede nel sud-est asiatico ingannano i loro bersagli. La metafora del maiale è presto detta: i truffatori “ingrassano il maiale”, e cioè la vittima, conquistando la sua fiducia, fino ad ottenere soldi e denaro. È a quel punto che scatta la “macellazione” virtuale.
L'inferno delle truffe
Il pig butchering nasce intorno agli anni '90. Altro mondo, altri tempi. All'epoca i criminali erano soliti impiegare tecniche di spoofing – falsificazione dell'identità – fingendosi rappresentanti di istituti di credito o di altri enti finanziari. Senza bisogno di crearsi profili su Facebook, avvicinavano le vittime in vari contesti e li convincenzano a fornire loro dati sensibili, con i quali effettuare transazioni illegali. Decenni più tardi, il fenomeno della Pig Butchering Scam si è rinnovato ed è saldamente localizzato nel sud-est asiatico. Non in Cina, dove la scure del governo impedisce il sorgere di simili fenomeni, ma negli immediati paraggi: Filippine, Laos, Cambogia, Vietnam, Myanmar, Thailandia. È a queste latitudini che si trovano vere e proprie enclavi illegali – spesso allestite all'interno di casinò o alberghi. Emblematico il caso di Sihanoukville e Poipet, in Cambogia – dove si concentrano gli scammer, ovvero i truffatori incaricati di creare i profili delle fighe asiatiche per adescarvi (su Facebook ma anche su altri social, persino tramite app di dating o via sms). Ma chi sono gli scammer? È qui che viene il bello. Spesso sono infatti prigionieri reclutati con l'inganno da organizzazioni criminali, e costretti a lavorare in queste enormi “industrie della truffa”. Il loro compito è estenuante: lavorare, dalle 20:00 alle 8 del mattino e senza avere contatti con l'esterno, per adescare vittime sul web. Sono addestrati a creare relazioni di fiducia con ignari utenti seguendo tre step: 1) l'adescamento; 2) l'ingrasso; 3) la macellazione. Quando il piano riesce, la vittima scarica un app di trading di criptovaluta o invierà del denaro registrandosi su piattaforme fasulle. Una volta che lo scammer ha intascato una cospicua somma, sparisce dal nulla. Il più delle volte, fortunatamente, le persone che ricevono strani messaggi si fermano non appena viene chiesto loro qualcosa di economico.
Doppio inganno
La frode crittografica è emersa come una specialità criminale multimiliardaria che ha intrappolato vittime in tutto il mondo. Secondo l'FBI, solo negli Stati Uniti, lo scorso anno, le vittime hanno riportato perdite per 2,6 miliardi di dollari a causa del pig butchering e di altre truffe legate alle criptovalute (più del doppio rispetto all'anno precedente). In realtà, la reale portata delle perdite è sconosciuta perché le vittime sono spesso troppo imbarazzate per denunciare i crimini alle autorità. Il ministero del Tesoro Usa ha spiegato che le truffe relative alla macellazione dei maiali sono gestite in larga parte da organizzazioni criminali operanti nel sud-est asiatico, e che utilizzano le vittime del traffico di manodopera per contattare persone in tutto il mondo. Attirate da annunci che promettono lavoro facile e vantaggi stravaganti, queste vittime sono state convinte a viaggiare in Cambogia, Myanmar e Thailandia grazie ad interessanti offerte di lavoro. Una volta arrivate in loco, tuttavia, vengono tenute prigioniere e costrette a lavorare in centri di truffa online. I responsabili sono tipicamente “spietati sindacati della criminalità organizzata transnazionale” che prosperano grazie alla corruzione, ha dichiarato a Reuters Jeremy Douglas, rappresentante regionale dell’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine. La Cina ha annunciato negli ultimi mesi un giro di vite contro le truffe informatiche in collaborazione con Thailandia e Myanmar. A settembre, la polizia thailandese ha riferito dell'arresto di diversi cittadini cinesi in relazione a un'operazione di frode sugli investimenti in criptovalute. Ma il problema è sempre più grande e continua a persistere.