Di Sean Diddy Combs si continuerà a parlare ancora per molto. Sul produttore, in carcere dal 16 settembre, gravano molteplici accuse. Se dovesse essere condannato, potrebbe scontare da 15 anni all’ergastolo. insomma, Puff Daddy non se la passa benissimo. E mentre il suo team legale sta cercando di farlo uscire, per la terza volta, su cauzione, è emerso che sia il produttore che i suoi avvocati credano che il governo federale abbia “orchestrato” la diffusione del video del pestaggio della ex di Diddy, Cassie Ventura, dandolo ai media. Secondo i nuovi documenti legali, ottenuti da Tmz, gli avvocati di Sean Combs accusano i federali di cattiva condotta nel suo caso penale, in particolare per aver fornito il video della violenza contro Cassie Ventura alla CNN.
Il video in questione risale al 2016 e mostra Diddy mentre picchia brutalmente Cassie nel corridoio di un hotel di Los Angeles. Nei documenti, il produttore incolpa il Dipartimento di Sicurezza Nazionale, e non l’ufficio del Procuratore degli Stati Uniti. Gli avvocati di Sean Combs sostengono che il giorno in cui la Cnn ha pubblicato il video, lo scorso 17 maggio, un corrispondente ha contattato un membro del team legale di Diddy per chiedere un commento su un video che intendeva pubblicare entro poche ore. Il corrispondente ha raccontato che la Cnn si sarebbe "imbattuta” in un video di sorveglianza dell’Intercontinental Hotel di Los Angeles, risalente al 2016. Gli avvocati hanno affermato che, dopo essere stati contattati dalla Cnn, hanno inviato una mail ai procuratori assegnati al caso di Diddy e hanno detto loro di aver ricevuto la notizia del video dall’emittente. “La nostra preoccupazione è che qualcuno (non uno di voi e non gli agenti che indagano sul caso) abbia fornito questo filmato alla Cnn” hanno detto gli avvocati. “Lo portiamo alla vostra attenzione solo perché immaginiamo che non vogliate che questo accada più di quanto lo vogliamo noi”. A questa mail è seguita quella di risposta del procuratore degli Stati Uniti assegnato al caso: “Apprezziamo molto che ci abbiate avvisato. Ora abbiamo visto il video”.
Gli avvocati di Puff Daddy sostengono che non sia Cassie Ventura l’artefice della “fuga di notizie”. Il motivo? Secondo quanto emerso la cantante non era in possesso del nastro e non avrebbe avuto motivi per farlo trapelare alla stampa. La diffusione del video, ricevuto dalla Cnn, secondo gli avvocati di Sean Combs sarebbe la dimostrazione che “c’è un motivo per danneggiare la reputazione del signor Combs senza un ritorno economico. Un motivo che hanno gli agenti federali”. Inoltre, secondo il team legale, anche la tempistica della pubblicazione del video è interessante. Infatti, hanno sottolineato che il 17 maggio 2024 c’è stata una “pausa” nel processo a Donald Trump. Quindi, il video non è stato pubblicato in un giorno qualunque, bensì in uno in cui poteva avere maggiore visibilità.