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Dopo Telecom anche Poste, gli anarchici rivendicano le auto bruciate. Cosa vogliono davvero?

  • di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

20 marzo 2023

Dopo Telecom anche Poste, gli anarchici rivendicano le auto bruciate. Cosa vogliono davvero?
L’incendio di 16 mezzi di Poste Italiane tra venerdì e sabato scorso ha destato sconcerto nella Capitale e sono partite fin da subito le indagini sul posto per capirne la matrice. A gennaio un altro attacco davanti alla sede di Telecom e ieri un incendio ad alcuni scuolabus. E la rivendicazione è sempre la stessa: quella degli anarchici contro il 41 bis e a favore di Alfredo Cospito

di Riccardo Canaletti Riccardo Canaletti

La notte del 18 marzo 16 auto e furgoni erano andati a fuoco davanti agli uffici di Poste Italiane in via Palmino Togliatti, a Roma. L’intervento dei vigili del fuoco è stato massiccio grazie all’impiego di due squadre e due autobotti poco dopo le 3:30. Subito dopo lo spegnimento delle fiamme sono intervenuti gli agenti di polizia per un sopralluogo e l’inizio delle indagini. Infatti, a gennaio scorso una scena simile si era vista nel parcheggio davanti alla sede Telecom in zona Conca d’Oro, precisamente in via Val di Lanzo. In quell’occasione gli anarchici avevano rivendicato l’azione in segno di protesta contro il regime di 41 bis applicato ad Alfredo Cospito (e contro il regime di carcere duro in generale).

Le foto dell'incendio davanti agli uffici di Poste Italiane
Le foto dell'incendio davanti agli uffici di Poste Italiane

E tutto aveva l’aria che si fosse di fronte a un bis. Sensazione poi confermata da una lettera di rivendicazione pubblicata in vari blog: “Salutiamo il 150esimo giorno di sciopero della fame del nostro fratello e compagno Alfredo Cospito regalandoci la gioia di attaccare con il fuoco le infrastrutture dello stato Italiano, nello specifico abbiamo incendiato 16 macchine di proprietà delle Poste Italiane”. Un modus operandi, dunque, che potrebbe innescare una serie a catena di eventi simili.

Le foto dell'incendio davanti agli uffici di Poste Italiane
Le foto dell'incendio davanti agli uffici di Poste Italiane

A prendere posizione immediatamente contro gli attacchi è stato il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri di Forza Italia: “Gli anarchici vanno stroncati. È una vergogna assistere agli attentati che distruggono mezzi delle Poste o di altri settori di pubblica utilità. Sono gli amici di Cospito, sono quelli che vengono vezzeggiati e protetti da tanti opinionisti delle cause sbagliate. Bisogna individuare, senza esitazione, queste persone e mandarli dietro le sbarre. Altro che dibattiti sulla cancellazione del 41 bis. Mi auguro che gli investigatori possano assicurare rapidamente alla Giustizia questi criminali e che poi subiscano le condanne che meritano con immediatezza”. Inoltre, anche l’incendio di 22 scuolabus della ditta Tundo fino al 2021, sarebbe stato rivendicato, prima su Telegram e poi su vari blog. In questo caso, i veicoli erano fuori uso e conservati in un deposito nell’Ostiense.

Alfredo Cospito è attualmente in sciopero della fame per il 41bis
Alfredo Cospito

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