Valentina Del Re non era solo una musicista. Era un’anima davvero bella, che sapeva parlare con un violino in mano più di quanto molti riescano con mille parole. Se ne va a 44 anni, dopo una lunga malattia, lasciando in silenzio un palco che fino a ieri era pieno della sua musica. Chi guardava Propaganda Live la conosceva per i duetti con Roberto Angelini, ma Valentina era molto di più di una spalla sul palco. Era una che il violino lo faceva cantare ovunque: dalla Roma Tre Orchestra a Buona Domenica, dai teatri alla corsia di un ospedale, portando la musica dove nessuno si aspetta che possa servire.

Nata a Roma, aveva cominciato a suonare a cinque anni. Aveva studiato filosofia, musicoterapia, si era specializzata nell’aiutare chi non vede, chi non sente, chi ha bisogno. Eppure, la cosa che colpiva davvero era quel sorriso, sempre, anche quando la vita faceva male. “Con noi dal primo giorno”, scrive la Roma Tre Orchestra. “Non ti dimenticheremo mai”, dicono da Propaganda Live. E noi nemmeno. Perché Valentina Del Re non era solo una violinista: era una guerriera con l’anima piena di note. Il suo ultimo saluto sarà al Tempio Egizio del Verano, sabato 12 aprile. Ma per chi ha ascoltato anche solo una volta il suo violino, non se ne andrà mai davvero.
