Innanzitutto subito i centri massaggi: se ne parla da tempo ma non li hanno mai fatti. Invece ci immaginiamo questi luoghi wellness chiamati tutti Heppy End (con la “e” che fa un po’ orientale). Ovviamente alla biglietteria dell’aeroporto sconti speciali per le signorine che praticano il mestiere più antico del mondo. E se capita un volo in overbooking nessun problema: le facciamo sedere in braccio a qualcuno, che dovrà pagare un sovrapprezzo così le compagnie vanno in pari.
Lo show con le uscite di emergenza lo faremmo fare in stile burlesque o (siamo inclusivi) en travesti, un indumento che vola per ogni uscita di sicurezza indicata, per il giubbotto di salvataggio sotto il sedile un volteggio al palo e per la maschera d’ossigeno, no, non lo possiamo dire perché è volgare (ma bello).
Al metal detector si cambierà subito il nome: si chiamerà Tuca Tuca, Tuuuuca (con la T, per il Tuca Tuca con la “S” bisognerà attrezzarsi). Poliziotti aeroportuali palestrati e possibilmente in short e anfibi, così le “dame bianche” o le “mule” (trolley girl che trasportano droga) si consegnerebbero spontaneamente al grido “Arrestate me!” “No, arrestate prima me che sono uomo e sono più pericolosa!”.
Via tutti quei negozi di delicatessen alimentari che costano un botto, al loro posto sexy shop dove potere acquistare regali utili a prezzi conveniente, come dildo (dentro imballaggi di sicurezza per evitare che i terroristi li possano usare a bordo come armi contundenti e vibranti). Al posto dei panini, pennette tricolore! Megaschermi con le partite di calcio.
Di fronte alle uscite, dove stazionano i bus, pullman come quello che promise di mandare ai giocatori del Monza, della famosa compagnia Tr**a Travel, così diamo una mano anche all’inquinamento: niente più taxi, tutti stipati sul bus, con i sedili di peluche e la palla di specchi rotante in stile van della Volkswagen nei gloriosi anni ‘70.
Sempre al metal detector, ove non si passasse all’esame del Tuca Tuca Tuuuuca, bisognerà togliere scarpe, cintura, giacche, pantaloni, gonne, ballando e al posto del metaldetectorino (quello che ti passano sull’anca di titanio) ecco una paletta da sculacciata perché ti sei dimenticata il piercing all’ombelico o dimenticato quello ai testicoli. Per le attese lunghe piscine nudiste in memoria di Topolanek a Villa Certosa, chiamate Topalanek Swimming Pool (vietato l’ingresso ai “tessili”). Gelati artigianali gratis per tutti. Cartoni animati con la Venere Influencer della Santanché in attività di gruppo (comitive turistiche, che andate pensando).
Per inclusività anche il David di Michelangelo e quello di Donatello che si scambiano informazioni turistiche. MOW mette sul tavolo un’idea. Perché non intitolare tutti gli aeroporti italiani a Silvio Berlusconi lanciando un nuovo stile aeroportuale? Vuoi vedere che così il turismo decolla? Altro che “mettere le ali” come ha proposto la Santanché per Cogne. Il claim sarà: “Il turismo italiano mette il condom”. Vuoi vedere che così si alza? Il turismo ovviamente.