Disclaimer necessario per i millennial che commentano petulanti su Instagram - spaziando dal Medio Oriente al calcio - senza sapere chi sia Moshe Dayan, né tantomeno dell’altro vero e unico primo Ronaldo, Luís Nazário de Lima detto O Fenômeno: ben cinque decenni fa iniziava la favola incompiuta di 11 lungagnoni dalla maglia arancione. Scarmigliature dorate e basette alla Creedence Clearwater Revival, insegnarono il calcio totale a tutto il pianeta, titillando l’immaginario di ogni adolescente anni Settanta, oltre che le pareti delle loro camerette condivise. Sul mio sonno disturbato - che da ragazzo italiano non chiava*o - vigilavano i Van Der Kerkoff, Johnny Rep, Johann Cruiff e pure Iggy Pop seminudo. Quella Grande Olanda diffondeva pedata impressionista ed eloquenti e inarrivabili inviti alla libertà se*uale: aleggiava sulle nostre erezio*i abbandonate l’aneddoto dei ritiri con mogli e fidanzate, altrettanto bionde, alte e siderali, che nemmeno dei Rolling Stones prestati al calcio avrebbero concepito.
Goal, bellezza e licenzioso laicismo che regalavano ipotesi di possibilità evolutive anche ai nostri sogni giovani, afflitti da attentati, terrorismo, sprangate, ero*na e la vergogna di vivere in un Paese così arcaico, da contemplare il delitto d’onore. Ed è per questo che oggi, se si ha a cuore la libertà più godereccia ed effimera, il sacrosanto diritto alla diserzione, al menefreghismo e voglia di farsi i caz*i propri, fregandosene di bandiere, patrie, religioni, si deve tifare Olanda, contro il nazionalismo schierato che è questa Turchia. Il gesto delle mani a forma di lupo, platealmente esibito da un impettito ghignante Demiral è ben chiaro: si evocano i Lupi Grigi, organizzazione fascio-islamica panturca che predica razzismo, violenza e sopraffazione, nota anche per il coinvolgimento nel fallito attentato a Papa Wojtyła. L’ingrato difensore - che deve i suoi soldi anche alle tante squadre europee che l’hanno accolto - è stato ben consapevole della portata prevaricatrice di quel suo ignobile gesto. Con la solita logica codarda messa ogni volta in atto dagli intolleranti: ovvero approfittarsene delle norme di diritto dei paesi occidentali per imporre la propria intolleranza.
Come europei non lo dobbiamo permettere e hanno fatto più che bene gli organi competenti a squalificarlo, anche perché recidivo visto che nel 2019 si schierò con la sua squadra facendo il saluto militare, dopo una partita. E se per voi, giovani fascistelli nazionalisti con la passione del braccio teso allo stadio, sono caz*ate e bisogna tifare Turchia - perché Montella è itagliano - ricordatevi cosa fosse l’Europa un'ottantina di anni fa. Probabilmente siete così ottusi e arroganti, per via delle progenie di capre ignoranti come voi. Se sapete usare Google, vi basterà digitare “Seconda Guerra Mondiale” + “vittime”. E forse i vostri neuroni sbiellati si metteranno in moto, permettendovi di realizzare quanto siete fortunati. Perché questa Europa, sempre più divisa e nostagica, nasce dai ruderi di città distrutte e dallo stermino di oltre 70 milioni di persone. E solamente gli Alleati e i resistenti hanno potuto donarci un ordinamento democratico, con tanto di chewingum, jeans, rock’n’roll, libera figa e libero caz*o. Tifate Olanda: Voor Oranje! Fatelo per i vostri nonni sopravvissuti all’ecatombe, fatelo per la non appartenenza a nessuna bandiera e dittatura. E al momento degli inni, mettete la musica, stappatevi le birre, rollate, leccate e godetevi questa giornata di immenso calcio e libertà, alla faccia di chi sogna dittature e uniformi. E come diceva Peter Fonda in Wild Angels: We wanna be free to do what we wanna do and we wanna get loaded and we wanna have a good time, we’re gonna have a party.