Dopo una lunga battaglia contro il cancro si è spenta a 80 anni Françoise Hardy, una delle voci più emblematiche del secondo Novecento nel panorama musicale francese, in grado di incantare e appassionare con le sue dolci melodie, intere generazioni. A dare la notizia ieri, 11 giugno, in tarda serata, i suoi famigliari, fra cui il figlio Thomas Dutronc, a sua volta musicista, avuto dalla relazione con il cantante e attore francese Jacque Dutronc, oggi 81enne.
L'esordio a 18 anni
Françoise Hardy nacque a Parigi il 17 gennaio del 1944 ed esordì come cantautrice a soli 18 anni, con la sua chitarra. Suo è infatti uno dei brani in lingua francese più iconici di sempre, ovvero Tous Les Garçons Et Les Filles (“Tutti i ragazzi e le ragazze”) del 1962, dove una giovanissima Françoise cantava di sentirsi l’unica a non riuscire a trovare qualcuno che le sussurri “ti amo all’orecchio”. Il brano andò in onda in un intermezzo televisivo una domenica di ottobre del ‘62, e fu un successo immediato, da oltre 2 milioni di copie vendute in tutto il mondo, diventando anche l’inno del disagio adolescenziale vissuto dai ragazzi e dalle ragazze francesi (e non solo) degli anni Sessanta.
“Tutti i ragazzi e le ragazze della mia età passeggiano per la strada due per due
Tutti i ragazzi e le ragazze della mia età, sanno ben cosa significhi essere felici
E gli occhi negli occhi e le mani nelle mani, se ne vanno innamorati senza paura del domani
Ma io, vago sola per le strade, con l’anima in pena
Vago sola perché nessuno mi ama
I miei giorni, come le notti sono tutti uguali, senza gioia e pieni di noia,
Perché nessuna mi sussurra “ti amo” all’orecchio.”
(Dal brano Tous Les Garçons Et Les Filles del 1962)
Il successo internazionale
La canzone fu registrata anche in una versione italiana nel 1963, con il titolo Quelli della mia età, con il testo di Vito Pallavicini, raggiugendo i primi posti in classifica e diventando, anche in Italia, il disco più venduto dell’anno. Suoi anche i brani Le Temps De L'amour (1962), presente in numerose colonne sonore e tradotto anche in italiano con il titolo L’età dell’amore, così come L’amour s’en va del 1963, con cui partecipò all’Eurovision, classificandosi in quinta posizione. Sua poi anche Comment te dire adieu, canzone nata grazie alla traduzione francese di Serge Gainsbourg del brano It Hurts to Say Goodbye di Margaret Eleanor Whiting (poi interpretata anche da Jane Birkin). Uscita nel 1968, Comment te dire adieu contribuì ad affermare definitivamente l’allora 24enne Françoise Hardy sulla scena musicale internazionale, rendendola un simbolo della chanson française, pregna di un certo esistenzialismo romantico, melodie malinconiche e ricerca dei tormenti sentimentali. Numerose anche le collaborazioni fuori dalla sua patria, la Francia, fra cui la partecipazione al Festival di Sanremo nel 1966 con La maison où j’ai grandi, cantata insieme a Edoardo Vianello -una cover francese de Il ragazzo della via Gluk di Adriano Celentano- oltre ad altre collaborazioni con Iggy Pop e Jean-Luc Godard, partecipando come attrice al film Il maschio e la femmina del 1966. Nel 1968 il suo successo era all’apice, tanto che la giovane Françoise Hardy ebbe modo di incontrare anche i Beatles e i Rolling Stones, fino a che a un certo punto prese l’inaspettata decisione di interrompere i suoi tour e ritirarsi dalle scene, dedicandosi alla ricerca e alla vita privata.
La vita privata
Molti furono gli ammiratori e i presunti flirt che le attribuirono negli anni, fra cui Bob Dylan, che per lei compose il poema For Françoise Hardy at the Seine’s edge, a giant shadow of notre dame, David Bowie e persino Mick Jagger che una volta la definì come la sua “donna ideale”. Il grande amore della sua vita fu però Jacque Dutronc, il cantante e attore francese, interprete e autore, a sua volta, di decine e decine di brani, da Il est cinq heures, Paris s'éveille sulla frenetica vita parigina a cavallo tra anni Sessanta e Settanta e l’ironica Et moi et moi et moi, dove un uomo con “la sua piccola vita, la sua piccola casa, il mal di testa e il mal di fegato”, si immagina i milioni e milioni di altri cittadini nel mondo: cinesi, indonesiani, neri e sovietici, in un mondo in cui tutti sono un po’ “imperfetti”. Jacque Dutronc e Françoise Hardy si sposarono il 30 marzo 1981 in Corsica, ed ebbero un figlio, Thomas, oggi 51enne e a sua volta cantante, chitarrista e attore.
Dopo la recente e dolorosa scomparsa di Jane Birkin lo scorso luglio 2023, se ne va anche Françoise Hardy, un’icona della vera sensualità, quella che non ha bisogno di spogliarsi per apparire sulle copertine delle riviste patinate o per stare in vetta alle classifiche, come le tante Elodie e Annalisa nostrane o le Dua Lipa e Taylor Swift d’Oltreoceano. Un pezzetto di Novecento, che con i dolci brani di Françoise Hardy, si allontana.
“Ma se un giorno tu senti di amarmi, non considerarlo un problema
E corri, corri fino a perdere il fiato, vieni a trovarmi.
Se un giorno tu senti di amarmi, non aspettare un giorno né una settimana
Perché non sai dove ti porta la vita, vieni a trovarmi…”
(Dal Brano Message Personnel del 1973)