Ecco le uniche due cose intelligenti che sentirete sullo scontro uomini contro donne di questi giorni causato dall'ennesimo eclatante caso di femminicidio: la povera Giulia ammazzata da Filippo.
Innanzitutto, si parla sempre e solo di patriarcato proprio per incentivare la logica di scontro uomini contro donne. Voglio dire una cosa alle femministe che vedono in tutti gli uomini dei potenziali assassini: grazie al cazzo. E lo sapete perché, perché tutti gli esseri umani sono dei potenziali assassini: il problema non è o perlomeno non è solo il patriarcato; il senso di dominio e di possesso fa parte del sistema capitalistico, di molte religioni. Quindi, sì, c'è da bruciare tutto, come ha detto Elena la sorella di Giulia, non solo il patriarcato. Allora non dovete prendervela solo contro gli uomini ma contro qualcosa di più profondo. Solo che parlare in questi termini non fa trend perché è più complesso dello stare nella logica da talk show. Qualcuno che ha provato a farlo c'è stato, vedi Tomaso Montanari a In Onda. Non a caso lui è un professore, un rettore di università. Un intellettuale. Solo che lui ha ridotto tutto il problema all'Occidente: il senso del dominio che porta l'Occidente a fare le guerre nel rapporto uomo-donna si può tradurre in violenza. Ok Montanari, ma dirò di più: il senso del dominio è qualcosa di insito nella natura, qualcosa di naturale. La natura è l'apoteosi della logica del più forte. L'Occidente c'entra fino a un certo punto. Il 98% degli infanticidi è commesso da madri. Ma, cazzo, questo non significa che tutte le madri sono assassine. Significa che nella relazione madre-bambino sono le madri ad avere la posizione dominante. Eppure non sento chiedere scusa a nome di tutte le madri, come fanno alcuni uomini come Renga e altri. Avete capito la questione? Ce la potete fare dai.
E poi c'è la crisi dell'uomo, epocale: l'uomo non è mai stato messo in discussione come lo è in questa epoca storica. Questo genera anche comportamenti violenti, purtroppo. In Italia e in tutto l'Occidente. Se no non si spiegherebbe come mai nei Paesi nordici i casi di stupro sono ancora alti.
Entrambi questi ragionamenti ci portano dritti a un cortocircuito, a un errore da evitare ma che commettiamo ogni ora e a una domanda a cui vi invito a rispondere. Il cortocircuito è derivato dal fatto che per migliorare la situazione dei femminicidi ci vogliono educazione a più livelli (affettiva, sessuale, culturale, aziendale) e leggi severe. Solo che l'educazione alla tolleranza, a rispettare il più debole, appartiene alla cultura progressista, mentre le leggi severe si rifanno a una cultura di destra. Far dialogare questi due aspetti è difficile ma forse il caso di Giulia e il fatto che le leader dei principali partiti italiani siano donne ci può aiutare in questo. Oggi in Senato verrà approvata la nuova legge. Bene.
L'errore da evitare è criminalizzare l'uomo. Il maschio. L'uomo non è il male. Dipingerlo così come fanno le cripto femministe è un errore che porta dritti a quella logica da talk show e da ideologia social che incasina e rende tutto una mega minchiata. La domanda invece è: voi ce la potete fare a capire tutto questo? O oltre alla logica da talk show non riuscite proprio ad andare? Meditate gente, meditate.