Non andare a votare per il referendum è un'offesa alla democrazia e chi ci dice di non andare a votare o di andarci e non ritirare le schede - eh, cara Giorgia? - si dovrebbe vergognare. La cosa ignobile è che proprio quelli che si dicono patrioti invitano a non votare, mentre andare a votare un referendum è la cosa più patriottica che possa esistere.
L'8 e il 9 giugno si andrà a votare per cinque quesiti referendari. E prima ancora di entrare nel dettaglio su questi quesiti, cosa che va fatta adesso - INFORMATEVI, ci sono un botto di contenuti su questo - prima ancora di questo c'è da dire che per un referendum BISOGNA andare a votare, perché sono la forma più alta, più nobile della democrazia partecipativa che è l'essenza della democrazia.

Molti diranno: "Ma come, tu hai fatto un video alle europee in cui invitavi a non votare". Ma votare per le europee è una mistificazione della democrazia perché se tu indaghi, capisci che il parlamento europeo, per esempio, non ha poteri legittimi, quindi tu voti qualcuno che va lì e non può fare niente perché l'Europa è in mano alla burocrazia, ai tecnicismi, alle lobby. Alle elezioni nazionali invece il non voto può essere un voto di protesta, è un modo per dire che nessuno ti rappresenta.
Il referendum invece è una forma di democrazia diretta: il popolo si esprime e tu politico non puoi fare finta che il popolo non si sia espresso, quindi invitare la gente a non votare un referendum è vergognoso. Poi possiamo parlare dei quesiti, se è giusto votare sì o no, ma la prima cosa da dire è che il referendum è la forma più alta, più diretta che un popolo ha per esprimere le proprie idee e che quindi dovreste diffidare di chi dice di non andare a votare.
Ogni referendum dovrebbe essere sempre una festa di un popolo. Non raggiungere il quorum nei referendum è simbolo di un popolo immaturo e incapace, quindi andiamo a votare, informatevi e andiamo a votare.
