Dopo aver affrontato una lunga convalescenza, Eva Henger ha lasciato la clinica romana dove ha vissuto dei momenti particolarmente bui che ha raccontato al Settimanale Nuovo TV: “È stato stupendo vedere un miglioramento perché ci sono stati momenti bruttissimi di depressione e momenti di speranza, emozioni diverse che andavano e venivano. Ci sono giornate in cui piango in continuazione, e altre in cui i dolori sono meno forti e penso di più al futuro”. L’incidente ha avuto un forte impatto sulla vita dell’attrice, che ha ricominciato a soffrire di attacchi di panico: “Mi sembrava di morire”. Ha svelato anche di aver avuto paura di salire nuovamente in machina, difatti la sola idea la terrorizzava. Eva Henger è ora seguita da una psicoterapeuta, perché il recupero psicologico è importante tanto quello fisico: “I primi due giorni ero felice di non vedere più il soffitto dell’ospedale, ma poi sono ricominciati i dolori ed è arrivata la depressione. Non era sicuro che avrei superato tutto a causa di problemi cardiaci e polmonari. A volte ho tanto dolore all’osso sacro e al bacino. Invece quando siamo usciti dalla clinica e ci siamo fermati ad un centro commerciale a fare la spesa è stato bellissimo. Quel giorno stavo proprio bene, anche se sulla carrozzina”.
Ha poi spiegato la dinamica dell’incidente avvenuto in Ungheria l’aprile scorso: “Andavo a 52 chilometri all’ora, è stato appurato anche dalla mia frenata. Massimo e io stavamo andando a prendere un cagnolino per mia figlia che poi ha recuperato mio fratello il giorno dopo. È un chihuahua, Pedro, e non do la colpa a lui. Anzi, ha portato tanta gioia nella nostra famiglia e mi tira su il morale”. Quando si sentirà meglio ha assicurato di volersi recare sulla tomba della coppia che purtroppo ha perso la vita: “Voglio andare a portare i fiori alle persone che sono decedute nell’incidente. Ancora non conosco i loro cognomi perché ci sono le indagini in corso. Comunque la polizia ha detto che non ero indagata”. Ha poi concluso con la speranza di poter presto far visita a un santuario, dato che la fede ha rappresentato per lei una vera e propria salvezza: “Con mio marito ci siamo detti che come riusciremo andremo nuovamente alle Tre Fontane della Madonna. Andremo per ringraziare di essere ancora qui”.