La recente ricomparsa di Flavio Briatore nel mondo della Formula 1 ha portato con sé una ventata di cambiamento per l'Alpine, con progressi significativi registrati in brevissimo tempo. Il manager piemontese, protagonista di un episodio del documentario Netflix "Drive to Survive 7", ha dimostrato ancora una volta il suo approccio diretto e senza compromessi. Chiamato dal presidente De Meo per risollevare un team in crisi, Briatore ha accettato la sfida, tornando in quello che considera il suo ambiente naturale. Con alle spalle sette titoli mondiali (quattro piloti) conquistati quando la squadra si chiamava Benetton e poi Renault, ha riorganizzato completamente la struttura: nuovo team principal, tecnici di alto livello e una revisione della line-up dei piloti, confermando Gasly e liquidando Ocon in favore di Doohan, con Colapinto come riserva.

Nel documentario Netflix, alle domande sul suo ritorno dopo l'indagine per il Crashgate di Singapore del 2008, Flavio Briatore si mostra sicuro di sé: "Sono forte abbastanza, ricco abbastanza da dire a chiunque di stare lontano da me. Non mi interessa. Le persone sono invidiose di me perché non sono diplomatico e dico la verità. Nella vita io voglio vincere". Questa filosofia si riflette nel suo operato: definisce le prestazioni iniziali della vettura francese "di mer*a" e si definisce un "dittatore democratico". La sua determinazione l'ha portato a fare "venti volte il giro del mondo" da quando è tornato nel circus e a licenziare 300 dipendenti per riportare il team sulla giusta rotta. Particolarmente severo il giudizio su Esteban Ocon: "Per mesi, Esteban si è lamentato tutto il tempo della vettura. Non mi piace. Gli ho detto: 'Non essere un moccioso viziato'. Credevo sarebbe stato più concentrato ma credo che Esteban non abbia più motivazioni per guidare per noi". Questa valutazione ha portato alla sostituzione del pilota francese prima del GP di Abu Dhabi, con Briatore che ha commentato: "Basta con le stronza*e da bambini, basta con i gné gné. Ora si deve essere al top. Il futuro di Jack lo controllerò ogni millimetro." Nemmeno Carlos Sainz è stato risparmiato dalle critiche: "Ho cercato di ingaggiarlo, è vero. Ma Carlos ritiene che l'Alpine non è al livello della Williams. Semplice. Tutti commettiamo errori".

Ma mentre Briatore si dedica alla rinascita dell'Alpine, anche le sue attività imprenditoriali nel settore della ristorazione sembrano attraversare momenti difficili. Il Crazy Pizza di Napoli è stato recentemente colpito da un provvedimento di chiusura temporanea di sette giorni. Il Comune ha preso questa decisione dopo aver notificato al locale il secondo verbale per illecito amministrativo riguardante il mancato rispetto delle norme sull'impatto acustico. Il regolamento comunale di Polizia di sicurezza urbana prevede infatti questo tipo di provvedimento in caso di recidiva entro 12 mesi dalla prima infrazione. La società di Briatore ha ora dieci giorni per presentare le proprie controdeduzioni, che verranno valutate dagli uffici competenti. Come precisato da Palazzo San Giacomo: "Qualora, entro il termine assegnato, non intervengano elementi utili all'interruzione del procedimento, si procederà a formalizzare ed attuare il provvedimento di sospensione temporanea coattiva." Così, mentre cerca di riportare l'Alpine ai vertici della Formula 1, Briatore si trova a dover affrontare anche le sfide legate alla gestione del suo ristorante a Napoli.

