image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Feltri, gli Elkann, gli Agnelli non sacrificati e la vacca italica: “Che pena. E la Fiat…”

  • di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

7 aprile 2024

Feltri, gli Elkann, gli Agnelli non sacrificati e la vacca italica: “Che pena. E la Fiat…”
Vittorio Feltri ci va giù pesante contro la discendenza Agnelli-Elkann. “Gli Agnelli, gli unici da noi mai sacrificati per la Pasqua. Che pena…”. E sulla “vacca italica” munta, il mito della Fiat e la lotta sull’eredità dell’Avvocato...

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

“Agnelli, che pena”: Vittorio Feltri dice la sua sulla storica famiglia Agnelli-Elkann. E la dice pesante. “La caduta degli dèi torinesi, o forse newyorchesi e parigini, non ha nulla di tragico, nessun urlo di Munch, piuttosto - scrive nell'editoriale del 7 aprile su Il Giornale - assistiamo allo scivolamento mediocre nel fruscio di denari occultati”. Il direttorissimo spiega le ragioni della sua invettiva contro una delle famiglie più potenti d’italia, gli Agnelli-Elkann, secondo lu cullata dal mito dell’odio, causa di non pochi dissidi interni ed esterni. Feltri condivide con i lettori l'impressione di una decadenza inarrestabile (e annunciata) degli imprenditori di origini piemontesi in cui tutti quanti, padre, madre e figlio alla fine sono riusciti a denunciarsi a vicenda (secondo il giornalista mancherebbe soltanto lo Spirito Santo a ricevere una querela da loro, salvatosi dalle azioni della famiglia solo “perché impegnato in Vaticano”). Nell'articolo viene descritta l’era finita di una progenie che va in pendant con l'arredamento un po' agée delle dimore Agnelli-Elkann: “La decadenza della famiglia Agnelli è in rima con il famoso stile della casa. Mi mette tristezza comunque”. Solo tristezza?

Lapo Elkann John Elkann Marella Caracciolo
Lapo e John Elkann e Marella Caracciolo

Feltri continua poi senza sosta: “Per la stupidità con cui gli italiani ne hanno ingrassato il patrimonio e nutrito la regalità sulla base di una rendita chiamata Fiat. I tre fratelli Elkann (John, Lapo e Ginevra) che pare abbiano giocato - hanno scritto i giudici del riesame l'altro ieri a spostare l’amata nonna Marella come spalloni dalla Svizzera all'Italia, per frodare fisco e congiunti, alla fine ci rimetteranno le briciole, ma reggeranno il colpo e così il resto del parentorum dotato della tipica erre: come diceva a proposito del suo regno l'imperatore Carlo V, sul denaro degli Agnelli non tramonta mai il sole. Nessuno oserà mandare a monte il castello finanziario su cui ci sia stata frode o meno - si regge Stellantis, che gli Elkann si spartiscono con i francesi avendo loro venduto la Fiat”. Secondo il fondatore di Libero ciò che fa rabbia è la constatazione che quello che è stato trasferito da un’altra parte e fuori dal Paese sarebbe dovuto rimanere ancorato e aggrappato al suolo italiano. Quindi Feltri parla solo di “tristezza”? No, nel suo cocktail di sentimenti e di emozioni c'entrano anche pena, rabbia e delusione. E si chiede anche come sia stato possibile che un'Italia gravata dai debiti abbia acconsentito al trasferimento di ingenti somme di denaro, prima in lire e poi in euro, verso i conti della Fiat per più di un secolo; fondi che a suo dire avrebbero finanziato l'acquisto di lussuose dimore sulle colline torinesi e, successivamente, sono stati spostati all'estero.

Gianni Agnelli
Gianni Agnelli

Ma chi sarebbero o sarebbero stati i "complici"? Dei giornalisti, anche. Per Feltri “il consenso generale è certo passato dalla categoria cui appartengo. Il dominio esercitato sui mass media dalla Fiat è stato (quasi) totalitario. Inducendo grandi e piccole firme all'uso della tastiera a mo' di mandolino o di corno inglese quando l'Avvocato era in vita, sostituito dal violino tzigano del rimpianto post mortem”. E prosegue: “Sarebbe il caso ci si ricordasse, e si trovasse il modo di invertire il flusso della trasfusione di sangue a getto continuo, che credo abbia ispirato i progettisti di oleodotti transcontinentali, i cui donatori sono sempre stati gli italiani costantemente chiamati a porgere il braccio per dare più colorito alle guance candide e al pallido vello degli Agnelli, gli unici da noi mai sacrificati per la Pasqua”. Secondo Feltri la Fiat si sarebbe nutrita attraverso i salvadanai dei padri di famiglia e dopo altre considerazioni, l’autore fa riferimento a un popolino e popolone vissuti per quasi cento anni nella convinzione che quello che era il destino dell’Italia potesse combaciare con quello della Fiat. Ma i salvadanai infranti "non bastavano mai a ripianare i passivi. Che chissà come si trasformavano in generose elargizioni alla famigliona ricca di mungitori della vacca italica". Questo secondo il luogo comune sancito dalla formula “ciò che va bene per la Fiat va bene per l’Italia”, di cui, dice Feltri, “l'inventore pro domo sua è stato proprio Gianni Agnelli, che poi in una intervista con Gianni Minoli ha reso più efficace il concetto: ‘Quello che è male per Torino è sempre male per l’Italia’. Povera Italia, altro che poveri Agnelli. Di costoro solo gli antenati sono stati imprenditori (ai tempi della Belle Époque e della Grande Guerra, che per loro è stata la stessa cosa) poi sono venuti i prenditori. Che ora litigano sul malloppo”.

Vittorio Feltri
Vittorio Feltri
https://mowmag.com/?nl=1

More

Lapo Elkann, dopo Race for Glory, rivela: “Nelle giacche di nonno Gianni mi sento protetto...”. E spiega come Agnelli lo ispira ancora

di Matteo Calzaretta

Ricordi di famiglia

Lapo Elkann, dopo Race for Glory, rivela: “Nelle giacche di nonno Gianni mi sento protetto...”. E spiega come Agnelli lo ispira ancora

“Veronica velina ingrata”? Feltri non si pente e rilancia: “Berlusconi l’ha riempita di soldi e la Lario…”. E sull’odio razziale...

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Sempre Libero

“Veronica velina ingrata”? Feltri non si pente e rilancia: “Berlusconi l’ha riempita di soldi e la Lario…”. E sull’odio razziale...

Feltri scatenato: “Che caz*o avete contro Sangiuliano?”. E sulla candidatura in regione al posto di De Luca: “Della Campania? Non è mica la Svizzera…”

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

feltrismi

Feltri scatenato: “Che caz*o avete contro Sangiuliano?”. E sulla candidatura in regione al posto di De Luca: “Della Campania? Non è mica la Svizzera…”

Tag

  • Agnelli
  • John Elkann
  • Vittorio Feltri

Top Stories

  • Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...

    di Ilaria Ferretti

    Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...
  • Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)

    di Federico Giuliani

    Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)
  • Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?
  • Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

    di Emiliano Raffo

    Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

di Ilaria Ferretti Ilaria Ferretti

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Perché Diletta Leotta rimbalzata da una discoteca è la favola che ci meritiamo. Ma chi conosce il Berghain...

di Dan Mc Sword

Perché Diletta Leotta rimbalzata da una discoteca è la favola che ci meritiamo. Ma chi conosce il Berghain...
Next Next

Perché Diletta Leotta rimbalzata da una discoteca è la favola...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy