Ciao bimba, ho deciso di scriverti di nuovo. Te la ricordi l'ultima volta? Era il Festival di Sanremo 2023, sembra davvero tanto tanto tempo fa. Ogni volta che penso a te mi viene da piangere: domenica sera, per esempio, mi è toccato andare da Fabio Fazio a Che tempo che fa. Ero super emozionata, ma non mi interessava essere perfetta: io volevo essere me stessa, con tutte le mie fragilità. Sai, la gente mi conosce e mi chiede i selfie: in realtà non piaccio proprio a tutti, però anche dopo il fraintendimento dei pandori, ho ancora tanti follower. Fazio è stato tanto carino: me li ha fatti trovare in studio, tutti applaudenti e super “cute”, così mi hanno mandato tante good vibes. Mi ha anche detto che lui non è un magistrato e non mi avrebbe fatto le domande che altri avrebbero voluto. Mi sono sentita tanto a mio agio: meno male questa libertà di espressione che ha nominato. Ho sempre cercato di renderti fiera, piccola Chiara: se sono andata da Fazio, l'ho fatto per te, per la bambina che sono stata. E poi perché ho una reputazione da difendere e ricostruire. Una cosa mi fa stare male, che in qualunque fase della mia vita c’era un pensiero fisso nella mia testa: non sentirmi abbastanza. Invece, piccola Chiara, eri solo stata fraintesa. Negli ultimi due mesi e mezzi di vita c'è stato un pensiero fisso: i pandori. Una volta qua era tutto un “look of the day” e “fitcheck”; invece, crescendo ti accorgerai che le operazioni commerciali in buona fede ti attireranno ondate d'odio: niente potrà prepararti alla violenza di certi attacchi, ti sentirai accerchiata. Tu però lo sai che è stato un fraintendimento, un errore di comunicazione: la beneficenza fatta pubblicamente può creare emulazione, ecco qual era il motivo dei pandori Balocco con lo zucchero a velo rosa. Ma c'è una cosa che imparerai: basta con le iniziative che mischiano beneficenza e operazione commerciale, perché non vorrai più trovarti in situazioni del genere.
Sarai terrorizzata di non poter dimostrare la tua buonafede, ma non ti preoccupare: i follower che ti seguono da tempo ti capiranno. Tu ringraziali, ringraziali sempre i follower: anche se i commenti di Instagram sono ancora limitati. Sfida i pregiudizi, piccola Chiara: anche se penseranno che dietro ogni tua mossa ci sia un pool di esperti, tu dì che non è così. Dì invece sei umana come tutti: che la tuta grigia ce l'avevi addosso da due giorni, che eri pure truccata. Che, ancora, c'è stato un fraintendimento e che non lo fai più: che le cose potevano essere fatte meglio. Celebra i tuoi successi, quelli grandi e quelli piccoli. Non sminuirti mai di fronte a nessuno: quando ti diranno che la sovraesposizione tua e di Federico è in parte causa dell'eco della vicenda, tu rispondi sempre che va bene così perché è stata una tua scelta, ci sei cresciuta. Non mettere mai in discussione i tuoi valori: foto e storie Instagram. Sono il sistema di cui fai parte, pratica la gratitudine. Sii grata anche verso Fabio Fazio: non ha posto una domanda sulla multa dell'Antitrust, non ha ribattuto sulle modalità con cui ha sorvolato sulla questione per un anno, non ha nominato nemmeno i tuoi bellissimi bambini che, a differenza tua, la sovraesposizione non l'hanno scelta. Si è accontentato di qualche pensierino elementare, risposte preconfezionate uguali a quelle date al Corriere Della Sera e un accenno alla crisi con Fedez. Ti vorrei abbracciare piccola Chiara, alla fine andrà tutto bene: nonostante Fazio, riuscirai a non addormentarti. E persino con l'outfit giusto addosso. Sono fiera di te.