image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Sanremo 2025
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Figli che uccidono i padri per difende le madri (e vengono assolti), ma c'è un rischio emulazione e giustizia "fai da te"? Da Alex Pompa a Bojan Panic (e non solo): legittima difesa o deriva sociale?

  • di Morena Zapparoli Funari Morena Zapparoli Funari

7 aprile 2025

Figli che uccidono i padri per difende le madri (e vengono assolti), ma c'è un rischio emulazione e giustizia "fai da te"? Da Alex Pompa a Bojan Panic (e non solo): legittima difesa o deriva sociale?
Sempre più spesso si registrano casi di giovanissimi che accoltellano i propri padri per difendere le madri da anni di violenze domestiche. Episodi che sollevano interrogativi inquietanti dopo l'assoluzione di Alex Pompa. Stiamo assistendo a un’ondata di emulazioni o a una resa dei conti con un sistema che non protegge?

di Morena Zapparoli Funari Morena Zapparoli Funari

Nel giro di qualche ora due giovani hanno accoltellato il proprio genitore al culmine di una lite in cui il padre, stando alla versione dei familiari, stava aggredendo e maltrattando la madre. Tragici epiloghi che accadono dopo un’escalation di episodi di abusi e maltrattamenti nell’ambito di violenze domestiche perpetrate nel tempo di cui a volte non esistono riscontri documentali perché mancano le denunce alle autorità competenti. E così è successo che Bojan Panic, un ragazzo di 19 anni di Mezzolombardo (Ttrento) ha ucciso il padre colpendolo con un coltello da cucina perché per l’ennesima volta stava maltrattando la madre per poi chiamare i carabinieri e raccontare del tentativo non riuscito di rianimarlo. La madre ha confermato agli inquirenti la versione del ragazzo che, dopo essere stato tratto in arresto, è già stato scarcerato perché secondo la Procura la detenzione sarebbe stata una misura dannosa sotto il profilo personale. E a qualche ora di distanza un’aggressione simile è avvenuta a Carini (Palermo) dove un ventunenne ha colpito alla schiena con un coltello il padre che ora si trova ricoverato in prognosi riservata. Anche in questo caso il fattore scatenante del tentato omicidio sarebbe stata la necessità di difendere la madre dall’ennesima violenza del genitore e il giovane è attualmente detenuto in carcere.

Bojan Panic con il padre Simeun
Bojan Panic con il padre Simeun

Questi episodi ci pongono necessariamente di fronte ad un interrogativo: è possibile che la recente assoluzione di Alex Pompa, oltre a costituire un eventuale precedente giuridico, possa far scaturire gesti di emulazione nei figli delle vittime di violenza e maltrattamenti domestici? Tutti ci ricordiamo ciò che è accaduto ad Alex che nell’aprile del 2020 a Collegno (Torino) uccise il padre con 34 coltellate al culmine di una lite familiare per difendere la madre, fu inizialmente assolto in primo grado per legittima difesa, condannato in appello a 6 anni e 2 mesi e ora nuovamente assolto nel processo ripetuto per volere della Cassazione che ha annullato la sentenza di condanna. La storia di Alex ha profondamente diviso l’opinione pubblica come spesso accade quando i tribunali emettono sentenze inaspettate. C’è chi ritiene che si sia trattato di un episodio di giustizia “fai da te” e che un’assoluzione piena sia una scelta sconsiderata che potrebbe causare un senso di impunità e una tendenza all’emulazione in chi commette questo genere di delitti ed effettivamente i reati che si sono consumati negli ultimi giorni sembrerebbero dare man forte a questa tesi. C’è poi chi ritiene che questi ragazzi, così come le proprie madri e gli altri membri della famiglia, spesso fratelli o sorelle minori, siano a loro volta vittime vessate e logorate da anni di episodi di violenza domestica, abusi e maltrattamenti ai quali sono stati costretti ad assistere impotenti senza potersi difendere e senza poter proteggere i soggetti più deboli del nucleo familiare. Il punto, a mio avviso, è un altro perchè dovrebbe essere compito della società, della politica e delle istituzioni dare risposte che possano creare una vera forma di protezione e un supporto concreto a chi vive quotidianamente l’inferno, il dolore e le conseguenze traumatiche del comportamento di un adulto violento ed abusante.

Alex Pompa
Alex Pompa

L’espressione “rivoluzione culturale” non è figlia di una retorica senza senso, al contrario è l’unica soluzione che può essere adottata in casi come questi insieme ad una reale e decisa opera di rafforzamento della rete sociale che attraverso i centri antiviolenza, i servizi sociali e le forze dell’ordine possano garantire un intervento immediato e risolutivo quando viene segnalato un caso di violenza domestica. La scuola serve per formare la nostra conoscenza ma non è più possibile trascurare aspetti pratici della vita quotidiana per i quali i ragazzi hanno necessità di apprendere come comportarsi. È assolutamente necessario insegnare ai bambini e ai ragazzi che se un genitore spesso torna a casa ubriaco, sotto effetto di sostanze stupefacenti o anche lucido e picchia la mamma, loro possono e devono telefonare ai carabinieri al numero di emergenza 112 oppure ai centri antiviolenza al numero istituzionale gratuito 1522 per mettere immediatamente fine a quell’incubo. Ma per farlo devono avere la certezza che dopo l’intervento delle forze dell’ordine, non verranno lasciati soli a gestire il vuoto e il trauma dell’allontanamento del genitore violento e il rischio che un divieto di avvicinamento o un altro provvedimento restrittivo possa non essere sufficiente. E queste sono risposte che le istituzioni e la politica sono tenute a dare senza ulteriori ritardi.

20250407 104445187 7640

More

Strage di Erba, Nuzzi intervista il procuratore Rispoli: caso chiuso? “Contro Olindo e Rosa un diluvio di prove. Le trasmissioni tv hanno condizionato l'opinione pubblica”. E sulla pista del crimine organizzato…

di Otto De Ambrogi Otto De Ambrogi

cronaca nera

Strage di Erba, Nuzzi intervista il procuratore Rispoli: caso chiuso? “Contro Olindo e Rosa un diluvio di prove. Le trasmissioni tv hanno condizionato l'opinione pubblica”. E sulla pista del crimine organizzato…

Omicidio Poggi, Roberta Bruzzone su Alberto Stasi e Andrea Sempio: “Ecco perché ci sarà uno scontro sul dna”. E sulle novità sul caso Andrea Prospero e la richiesta di riapertura per Manuela Murgia…

di Benedetta Minoliti Benedetta Minoliti

Cronaca nera

Omicidio Poggi, Roberta Bruzzone su Alberto Stasi e Andrea Sempio: “Ecco perché ci sarà uno scontro sul dna”. E sulle novità sul caso Andrea Prospero e la richiesta di riapertura per Manuela Murgia…

Omicidio Liliana Resinovich, Visintin sbotta a Quarto Grado contro Sterpin: “Dici cose infami, racconta la telefonata da 16 minuti”. E sulle sue apparizioni televisive...

di Beniamino Carini Beniamino Carini

cosa è successo?

Omicidio Liliana Resinovich, Visintin sbotta a Quarto Grado contro Sterpin: “Dici cose infami, racconta la telefonata da 16 minuti”. E sulle sue apparizioni televisive...

Tag

  • Alex Pompa
  • Bojan Panic
  • Carini
  • Cronaca
  • cronaca giudiziaria
  • Cronaca locale
  • Cronaca nera
  • delitto
  • emulazione
  • Gen Z
  • Indagini
  • madre
  • Omicidio
  • padre
  • Palermo
  • Processo
  • Simeun Panic
  • Torino
  • Trento
  • violenza domestica

Top Stories

  • Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”

    di Federico Giuliani

    Come si vive davvero in Corea del Nord? Abbiamo intervistato chi c'è appena stato: “Molte persone hanno uno smartphone. E le auto...”
  • Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi

    di Jacopo Tona

    Wanna Marchi è tornata! Dopo l'arresto di Stefania Nobile e Davide Lacerenza per il caso Gintoneria, ecco come si reinventa: personal chef. Come e dove? Ve lo diciamo noi
  • Caso Gintoneria nel settore degli hotel? Lingotti d'oro, macchine di lusso, festini a luci rosse e “sciabolate” dai tetti: la vita al limite della famiglia Agostini

    di Jacopo Tona

    Caso Gintoneria nel settore degli hotel? Lingotti d'oro, macchine di lusso, festini a luci rosse e “sciabolate” dai tetti: la vita al limite della famiglia Agostini
  • Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, IL PARTICOLARE CHE FA DUBITARE dell’innocenza di Alberto Stasi: perché la sera prima del delitto non ha dormito con Chiara lasciandola sola a casa? E se fossero stati una coppia, normale, che non trascorreva tutto il tempo insieme?
  • Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?

    di Giulia Ciriaci

    Caso Orlandi, NUOVA BOMBA su Emanuela: indagato blogger per favoreggiamento dopo dei post social. Il fratello Pietro: “La cosa particolare è che è stata l’Antimafia ad agire”. Forse perché il pm che si occupa del caso è della DDA?
  • Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, LE FOTO INEDITE DEL POMPIERE che potrebbe far crollare l’alibi di Andrea Sempio. Sa che lo scontrino del parcheggio non appartiene a lui ma alla madre? E se ad uccidere Chiara non fosse stato Alberto Stasi in carcere da anni?

di Morena Zapparoli Funari Morena Zapparoli Funari

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Ma vi siete accorti che in Europa è rimasto solo un leader (veramente) di sinistra? È Pedro Sanchez. Dice le cose che vanno dette e fa volare la Spagna. E la tecnodestra farà di tutto per attaccarlo...

di Federico Giuliani

Ma vi siete accorti che in Europa è rimasto solo un leader (veramente) di sinistra? È Pedro Sanchez. Dice le cose che vanno dette e fa volare la Spagna. E la tecnodestra farà di tutto per attaccarlo...
Next Next

Ma vi siete accorti che in Europa è rimasto solo un leader (veramente)...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy