image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • Calcio
    • NFL
    • combattimento
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Cronaca Nera
    • Esteri
    • Economia
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • Sport
    • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Tech
  • Fashion
    • Fashion
    • Moda
    • Gear
    • Footwear
  • EVERGREEN
  • Topic
  • Journal
  • Media
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Fine vita, tra il piccolo Archie
e Marco Cappato. Mirella Parachini:
“Bisogna fare delle scelte e
continuare a oltranza la disobbedienza civile”

  • di Sara Marino Sara Marino

6 agosto 2022

Fine vita, tra il piccolo Archie e Marco Cappato. Mirella Parachini: “Bisogna fare delle scelte e continuare a oltranza la disobbedienza civile”
Respinto l’ultimo ricorso della famiglia alla Corte Europea si spengono le speranze per il piccolo Archie. Intanto in Italia Marco Cappato rischia 12 anni di carcere per essersi autodenunciato dopo aver aiutato una donna malata terminale ad accedere all’eutanasia in Svizzera, pratica che da noi è illegale. Il fine vita è un tema complesso e che, da caso a caso, scatena reazioni contrastanti. Per questo abbiamo chiesto di fare un po’ di chiarezza a Mirella Parachini, ex compagna di Marco Pannella e storica attivista radicale tra i fondatori dell’Associazione Luca Coscioni: “Bisognerebbe avere il coraggio di dire che il sistema sanitario deve fare delle scelte”

di Sara Marino Sara Marino

La questione del “fine vita” torna prepotentemente al centro della scena. Da un lato, perché la Corte dei Diritti dell’Uomo si è dichiarata incompetente, così da respingere l’ultimo ricorso dei genitori di Archie Battersbee per tenere in vita il figlio dodicenne in stato vegetativo da aprile. Hanno insistito fino all’ultimo affinché il bambino potesse essere preso in carico da “Paesi come Italia o Giappone, pronti a garantire l’assistenza”, ha detto la madre Hollie, ma i medici del London Royal Hospital hanno giudicato impossibile il trasferimento all’estero del piccolo a causa delle sue gravissime condizioni. Dall’altro lato, perché Marco Cappato, dell’Associazione Luca Coscioni, dopo essere stato assolto dall’accusa di “aiuto al suicidio” di Fabiano Antoniani, detto Dj Fabo. ora rischia 12 anni di carcere per la stessa accusa visto che si è autodenunciato per aver aiutato una donna malata terminale ad accedere all’eutanasia in Svizzera, pratica che da noi è illegale. Questioni complesse, che vanno a toccare la sensibilità di tutti e scatenano reazioni contrastanti da caso a caso.

In proposito, per cercare di fare chiarezza, abbiamo intervistato Mirella Parachini, storica compagna di Marco Pannella, medico specialista in Ostetricia e Ginecologia, iscritta al Partito Radicale dal ‘73, che ha fatto parte del Movimento di Liberazione della Donna impegnandosi per la battaglia referendaria sul divorzio e per il raggiungimento della legge sull’aborto in Italia. Nel 2002 è stata anche tra i fondatori dell’Associazione Luca Coscioni, di cui Marco Cappato è tesoriere.

20220806 100506922 4473
Mirella Parachini e Marco Pannella

Prima la bocciatura del quesito referendario da parte della Consulta che ha sbarrato la strada a una soluzione di iniziativa popolare, poi le nuove accuse a Marco Cappato. Che momento storico stiamo vivendo sul tema del fine vita?

Ho l’impressione che le batoste, spesso, rafforzino un po'. Il fatto che si sia voluto proporre una lista per queste elezioni ne è la testimonianza. La lista si chiama “Referendum e Democrazia”, cominceremo a raccogliere firme online. Questo è un esempio estremamente concreto di mobilitazione popolare da parte di cittadini che, invece di lagnarsi della politica, decidono di reagire. Penso che questa sia la chiave. Dopo la bocciatura del referendum andremo avanti presentandoci in Parlamento e continueremo con la disobbedienza civile ad oltranza.

Tre anni fa Marco Cappato ottenne un risultato importante. In seguito al processo sul suicidio assistito di Dj Fabo la sentenza della Corte Costituzionale stabilì la possibilità per un certo tipo di pazienti di interrompere i trattamenti di sostegno vitale. Cosa vi aspettate ora dal caso di Elena?

Dipende molto da come verranno valutate le cose. L’aspetto più importante per noi è la discriminazione in atto ai danni dei pazienti, coloro cioè che hanno una parte delle condizioni stabilite dalla sentenza ma non dipendono da macchine di supporto vitale. Per la verità, la Corte Costituzionale ha più volte sollecitato l’intervento del Parlamento, ma tutti i Governi si sono dimostrati inermi davanti alla questione. Penso che tutte le possibilità siano aperte, compresa quella peggiore, quella della condanna di Cappato. Questo non fa altro che rafforzare il suo coraggio e la sua volontà di continuare sulla via della disobbedienza civile.

20220805 112304526 6323
Archie con la madre Hollie al Royal Hospital

Il 25 settembre si torna al voto. Cosa succederebbe se dovesse vincere la coalizione di centrodestra, fermamente contraria al suicidio assistito?

Io credo che alla luce di quello che abbiamo appena detto, forse una maggioranza di destra non farebbe tutta questa differenza (ride) visto che non siamo riusciti in questi anni a ottenere una legge. Io non auspico una vittoria della destra, ma non mi sembra che questa sinistra possa accampare meritoriamente un grande orgoglio rispetto a queste tematiche. Quindi, mi viene da dire, come abbiamo combattuto e stiamo combattendo fino ad ora continueremo a combattere. Mi sarebbe piaciuto di più che nei programmi indicati dalla sinistra ci fosse stata una maggiore determinazione verso le nostre tematiche, questo è indubbio. Per la richiesta di referendum si sono mobilitate 1.400.000 persone, è la sensibilità del Paese che conta, non l’Associazione Luca Coscioni. Non tenerne conto per una questione di tattica politica, per non affrontare temi divisivi, sarà fatale per la politica e per il Paese.

Come sta vivendo caso Archie Battersbee?

Questo è un tipico caso estremamente delicato e complesso. È difficile e forse ingiusto dirsi pro o contro. Certamente colpisce che chi si mobilita per una difesa della vita, o della non vita in questo caso, poi rimane indifferente di fronte ad altre vite che terminano drammaticamente su un gommone nel mezzo del Mar Mediterraneo, magari. Non amo usare questo tipo di argomento, ma devo confessare che mi colpisce. Fare di tutto per tenere attaccato a un respiratore un bambino cerebralmente morto e non mobilitarsi altrettanto per vite umane che fuggono da miseria, violenza e sistemi dittatoriali francamente mi pare bizzarro.

20220805 202002461 9762
Marco Cappato e la sua battaglia per l'eutanasia

Questa storia ha sollevato moltissime polemiche a seguito della decisione dell’Alta Corte inglese di scavalcare la potestà dei genitori del bambino e di decidere autonomamente in nome del “maggior interesse del minore”. Da medico e attivista, come valuta questo aspetto?

Bisognerebbe anche rendersi conto del rapporto costo-beneficio. Cure così intensive richiedono un certo tipo di impegno che da un punto di vista sanitario ha dei costi, e che tali risorse vengono sottratte a situazioni che magari sono passibili di miglioramento. Credo che a un certo punto bisognerebbe avere il coraggio di dire che il sistema sanitario deve fare delle scelte. Questo problema ce lo eravamo posto quando nelle rianimazioni, al tempo della pandemia, c’era un alto numero di novax: ma quanto è giusto che uno per una scelta ideologica poi si trova a subire delle conseguenze che vengono scaricate sulla collettività? Non bisogna pensare che il sistema sanitario sia avulso dal contesto sociale. Bisogna sapere che le scelte sanitarie incidono anche in termini di investimenti.

Come Associazione Luca Coscioni che posizione avete?

Ci poniamo la questione da molto tempo. Bisognerebbe che l’informazione e le autorità competenti facessero capire che dietro un respiratore impiegato c’è una scelta sanitaria. Io non dico che poi non si debba prendere tale scelta, ma dico che la gente deve esserne cosciente. La popolazione italiana sta invecchiando e la questione del fine vita e della non autosufficienza diventerà sempre più pressante. C’è un bellissimo libro di Giuseppe Remuzzi, intitolato “La scelta. Perché è importante decidere come vorremmo morire” che dimostra come la maggior parte della spesa sanitaria venga destinata all’ultima fase della vita, anni che magari vengono vissuti in sofferenza. È chiaro che se fai questo discorso per un anziano sofferente magari si capisce di più, se lo fai per un bambino di 12 anni emotivamente assume un altro significato, ma sempre di scelta di investimento in politica sanitaria stiamo parlando.

Quindi voi siete d’accordo con la necessità del consenso dei familiari?

Noi non abbiamo un “Luca Coscioni pensiero” su questo, io le rispondo in un modo e magari qualcun altro le risponde in un altro. Credo che le scelte di investimento in politica sanitaria vadano ragionate, non ci sono i buoni da una parte e i cattivi dall’altra. I cosiddetti “buoni” devono sapere che se scelgono di tenere in vita un bambino, in questo caso, per la decisione dei genitori, questo si riflette su tutto il resto della popolazione. Non siamo delle entità autonome. Quindi, in questo senso, penso che il cittadino dovrebbe essere confrontato con le decisioni in materia sanitaria.

More

Ecco perché firmerò per l'eutanasia legale. Per Laura

di Moreno Pisto Moreno Pisto

Eutanasia legale

Ecco perché firmerò per l'eutanasia legale. Per Laura

Marco Cappato e i 50 anni, i 5 senza Pannella e la dimostrazione che c’è vita oltre la politica (di palazzo)

di Gianmarco Aimi Gianmarco Aimi

Politica

Marco Cappato e i 50 anni, i 5 senza Pannella e la dimostrazione che c’è vita oltre la politica (di palazzo)

Suicidio assistito, Carlo Taormina contro Marco Cappato: “Cassamortaro, in galera!”

di Redazione MOW Redazione MOW

Toccarla piano

Suicidio assistito, Carlo Taormina contro Marco Cappato: “Cassamortaro, in galera!”

Tag

  • Eutanasia
  • Marco Cappato
  • Sentenza

Top Stories

  • Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...

    di Ilaria Ferretti

    Delitto di Garlasco e Milo Infante, Aldo Grasso durissimo contro la cronaca nera in tv: “Mi verrebbe voglia di gridare”. E sul conduttore di Ore 14 che passa in prima serata...
  • Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)

    di Federico Giuliani

    Abbiamo visto una partita di calcio in Corea del Nord, ma si può fare? Lo stadio più grande del mondo, la Premier League e la nazionale femminile: ecco come Pyongyang ama il pallone (a modo suo)
  • Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?

    di Jacopo Tona

    Ok, ma chi caz*o è Marilena Sansone, la ragazza che mangia un chilo e mezzo di carne cruda al giorno e che caga una volta al mese (come ha detto da Cruciani a La Zanzara)?
  • Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, APPARTIENE A SEMPIO ANCHE LA TRACCIA DI SANGUE vicina al corpo di Chiara? “Non è compatibile con un’arma, ma con un braccio in movimento”. Ma cosa è accaduto sulla scala, Andrea si è appoggiato con la mano al muro dopo il delitto?
  • Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…

    di Giulia Ciriaci

    Omicidio Poggi, PERCHÉ STASI NON HA UCCISO CHIARA la sera che era a cena a casa sua ma è tornato la mattina dopo con il rischio di essere scoperto? È forse la prova della sua innocenza? Ecco cos’è accaduto sulla scena del delitto di Garlasco…
  • Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

    di Emiliano Raffo

    Delitto di Garlasco, parlano gli AVVOCATI STAR! Carlo Taormina: “Sempio è il movente, Stasi il colpevole”. Fabio Anselmo: “Troppo voyeurismo, ma no al bavaglio della stampa…”

di Sara Marino Sara Marino

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Benzina o diesel? Per Red Ronnie anche al distributore c’è un complotto: “Che ca**o te ne frega?”

di Redazione MOW

Benzina o diesel? Per Red Ronnie anche al distributore c’è un complotto: “Che ca**o te ne frega?”
Next Next

Benzina o diesel? Per Red Ronnie anche al distributore c’è...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy