Flavio Briatore, dopo meno di un anno, ha già detto addio a “El Camineto”, noto ristorante di Cortina. Ma quanto ha guadagnato l’imprenditore vendendo le sue quote? E chi le ha rilevate? C’entrano Santanché, il “principe” Dimitri Kunz e Victor Kharitonin…
Un epilogo già scritto o un caso? All’inaugurazione del El Camineto, un anno fa, manca solo Flavio Briatore, che figurava tra gli investitori e che, neanche dodici mesi dopo, ha già lasciato il progetto. Secondo la rivelazione di Report, l’imprenditore avrebbe investito inizialmente cinquantamila euro per poi ricavarne duecentomila con la cessione delle sue quote. Si parlerebbe di un guadagno del trecento per cento. A rilevare le sue quote sarebbero stati due pezzi grossi della scena cortinese: Dimitri Kunz, il “principe” noto per essere il compagno del ministro Daniela Santanchè, e il kazako Andrey Alexandrovich Toporov, personaggio noto per essere molto attivo a Cortina. A questi si aggiungerebbe, se fosse vero che i gestori pagano sotto forma di affitto di ramo d’azienda un canone alla società Rumerlo srl, Victor Kharitonin, oligarca russo (di origine kazaka).
Come rivelato da Il Corriere del Veneto due anni fa, Kunz e Toporov sarebbero “strettamente legati”. Infatti, la principale attività di Toporov è negli alberghi di Cortina e le strutture ricettive, gli hotel di lusso Lajadira, Ampezzo e Savoia, sono sotto il controllo della Lajadira srl, che a sua volta è di proprietà al 100% di Mountain Resorts S.a, con sede in Lussemburgo. Il proprietario di quest’ultima è proprio Victor Kharitonin. Il magnate nel campo farmaceutico, tra l'altro, sarebbe amico e socio in affari di Roman Abramovich, famoso per essere stato il patron del Chelsea. Secondo quanto emerso, quindi, Toporov agirebbe per conto di Kharitonin. Un nome che, tra l’altro, figura anche come promotore di un progetto per la costruzione di un nuovo eliporto a Fiames. Nella stessa area, però, si sta costruendo il villaggio olimpico per i Giochi invernali del 2026, e l’aviosuperficie operativa fino a ora in quest’area è stata spostata in località Acquabona, dove dovrebbe restare fino al 2028. Anche se tutto, visto quanto appena detto, sembra essere molto improbabile, tra i fautori di un vero e proprio aeroporto per i jet executive dei (ricchi) frequentatori di Cortina ci sarebbe anche Daniela Santanchè.