image/svg+xml
  • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • Girls
    • Orologi
    • Turismo
    • Social
    • Food
  • Sport
  • MotoGp
  • Tennis
  • Formula 1
  • Calcio
  • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Attualità
    • Attualità
    • Politica
    • Esteri
    • Economia
    • Cronaca Nera
  • Lifestyle
    • Lifestyle
    • Car
    • Motorcycle
    • girls
    • Orologi
    • Turismo
    • social
    • Food
  • Sport
  • motogp
  • tennis
  • Formula 1
  • calcio
  • Culture
    • Culture
    • Libri
    • Cinema
    • Documentari
    • Fotografia
    • Musica
    • Netflix
    • Serie tv
    • Televisione
  • Garlasco
  • Cover Story
  • Topic
Moto.it
Automoto.it
  • Chi siamo
  • Privacy

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159

  1. Home
  2. Attualità

Generazione comfort zone? Il lavoro non è più tutto, e lo stress è il male: la ricerca sui giovani a Relazionésimo

  • di Alessio Mannino Alessio Mannino

16 luglio 2022

Generazione comfort zone? Il lavoro non è più tutto, e lo stress è il male: la ricerca sui giovani a Relazionésimo
A Relazionésimo 2030 è stato presentato “Stacco tutto”, studio sui giovani tra i 18 e i 30 anni che fa luce su una generazione ambivalente che fugge nelle bolle della comfort zone per evitare l’ansia (“ma sono estremamente pragmatici nel controllo del tempo e desiderano uno stile di vita bilanciato, per non rinunciare alle proprie passioni”). Ecco cosa emerge dalla ricerca

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Dai due terribili anni di distanziamento sociale causa Covid 19 non siamo usciti “migliori”. Ma più complessi, senz’altro sì. E i più ambivalenti di tutti sono forse i cosiddetti giovani, categoria che per comodità statistica comprende la fascia 18-30 anni. Esattamente quella indagata in una ricerca, “Stacco tutto: verso una felicità sostenibile”, presentata nella cornice di “Relazionésimo 2030”, kermesse in Fiera a Vicenza dal 15 al 17 luglio a base di workshop, performances, spettacoli musicali e teatrali (Simone Cristicchi, Noemi, Giorgio Panariello) ed oltre 60 convegni sull’onnicomprensivo tema delle relazioni. Attraverso un campione di 450 interviste online e 20 colloqui diretti, lo studio, curato da Sara Sampietro dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con l’Ecosistema Generatività.it, dà, come usa dire, uno spaccato della rielaborazione dello stile di vita da parte di una generazione che pare sospesa fra due poli apparentemente opposti: l’aspirazione all’equilibrio e all’indipendenza da un lato, l’indisponibilità al sacrificio duraturo dall’altro.

La presentazione di "Stacco tutto" a Relazionesimo
La presentazione di "Stacco tutto" a Relazionesimo

Il filo rosso dell’indagine, spiega la curatrice Sara Sampietro, “è stato rispondere alla domanda: quali fattori portano benessere?’, per nativi digitali in bilico fra ricerca di lavori gratificanti e fenomeno neet, ovvero coloro che non studiano né lavorano, né cercano più un’attività. In altre parole, cosa li rende felici?”. Stando ai risultati, “la loro visione della felicità è schiacciata su piccoli momenti quotidiani, come una cena in famiglia, la gita con gli amici, la vacanza con la fidanzata o il fidanzato, una camminata”. Tradotto in numeri, il fattore più gettonato è lo “stare bene con se stessi” (23%), seguito dalla salute (17%) e solo ultime le relazioni di coppia o amicali (11%). Un orizzonte, si direbbe, fisso sull’immediatezza ordinaria, sul carpe diem della normalità. “Sì, e si nota anche un eccesso di pragmatismo: aspirano a una gestione del tempo molto razionale. Ad esempio, uno di loro ha spiegato di aver finto di aver bisogno di fare più sport, in realtà doveva trovare il tempo per lo studio”. Circola un’idea del “mantenimento fisico e mentale”, continua la ricercatrice, “inteso come ripudio dello stress, dando un’importanza centrale al tempo libero, allo svago, al riposo, ma anche gli hobby e alle passioni”. Un tempo i latini lo chiamavano ozio, che non è far niente, ma godersi la vita facendo ciò che più piace. “In realtà è più un desiderio che una realtà, visto che il 41% ci prova ma poi desiste, e il 35% anche, ma con scarsi risultati. Quel che è significativo è lo stacco rispetto alle generazioni precedenti, in cui l’orgoglio del proprio lavoro o della propria vocazione non dava spazio a questa questione del tempo”.

La presentazione di "Stacco tutto" a Relazionesimo

Bisogna considerare come presupposto, puntualizza la Sampietro, che “stiamo parlando di giovani per i quali non solo il presente, ma anche il futuro costituisce un’incertezza permanente, avendo alle spalle le esperienze fallimentari di chi li ha preceduti ed essendo vissuti in un clima di crisi perenne”. Giovani per cui il valore primario del lavoro non è più tale: “Non lo è più perché per loro ti definisci anche mediante le passioni. Se poi la passione diventa un lavoro, allora è il massimo. Di qui l’ammirazione per l’influencer, il trainer, lo startupper. In generale non sono disposti a rinunciare alle varie parti in cui organizzano le loro giornate, per esempio, per dire, a due ore di teatro alla settimana”. Il 56%, infatti, desidera un impiego che permetta di incastrare tutto (il che spiegherebbe, fra parentesi, la morìa di lavoratori nel settore ristorazione). Quanto alla famiglia, l’altro tradizionale asse attorno a cui ruotava e ruota ancora gran parte della quotidianità comune, continua ad avere un peso determinante: “Sia quella d’origine, sia quella che si sogna di creare: il 77% dichiara di volere un figlio nei prossimi dieci anni. Solo che la pulsione genitoriale decresce con il crescere dell’età: mentre i 18enni rispondono subito sì con slancio, poi via via le risposte si fanno più dubbiose o negative, per l’instabilità economica che vanno incontrando, certo, ma anche per l’instabilità emotiva e relazionale”.

La presentazione di "Stacco tutto" a Relazionesimo

Alle somme, lo staccare tutto a cui si riferisce il titolo del dossier rimanda a “voler allontanarsi da quel che può fare male, tentando di ridurre al minimo lo stress rifugiandosi nella comfort zone”. È il risvolto inquietante di una way of life per altro verso positivamente centrata sul bilanciamento dei tempi di vita. “In effetti”, commenta la docente, “purtroppo il rischio di paralisi c’è, in questa fuga da quello che fa paura”. Ossia dalla responsabilità, che a volte comporta sacrifici anche pesanti. “D’altra parte desiderano fortemente un modo di vivere sostenibile, con un uso della tecnologia funzionale, senza la fascinazione che subiscono gli adulti. È un quadro a due facce che abbiamo visto, per stare al periodo pandemico, con la didattica a distanza: ha aperto sì nuove frontiere dando maggiori possibilità di espressione, ad esempio, ai ragazzi con problemi emotivi, però ha fatto venir meno l’incontro fisico e la conseguente capacità di esporsi davanti agli altri”.

More

Psicologo? No, grazie. Per la salute mentale la Generazione Z preferisce TikTok. E non è una buona idea...

di Riccardo Belardinelli Riccardo Belardinelli

Un viaggio da incubo

Psicologo? No, grazie. Per la salute mentale la Generazione Z preferisce TikTok. E non è una buona idea...

Chef Tomei “corregge” Borghese: “Giovani che non vogliono lavorare? No, colpa del sistema. Fare l’imprenditore è un suicidio e servono regole: stop agli appassionati di cucina che aprono ristoranti”

di Redazione MOW Redazione MOW

Cucine (e cuochi) ribollenti

Chef Tomei “corregge” Borghese: “Giovani che non vogliono lavorare? No, colpa del sistema. Fare l’imprenditore è un suicidio e servono regole: stop agli appassionati di cucina che aprono ristoranti”

Studenti, ma che fate? Uscite da TikTok e iniziate a guardare un po’ oltre il vostro ombelico

Generazione mascherina

Studenti, ma che fate? Uscite da TikTok e iniziate a guardare un po’ oltre il vostro ombelico

Tag

  • Giovani
  • Lavoro
  • Relazionesimo
  • stress

Top Stories

  • TURISMO IMPAZZITO O CONSAPEVOLE? Toscana flop, Rimini cresce ma gli alberghi soffrono. E il boom non è al mare ma nell’entroterra con gli agriturismi…

    di Angela Russo

    TURISMO IMPAZZITO O CONSAPEVOLE? Toscana flop, Rimini cresce ma gli alberghi soffrono. E il boom non è al mare ma nell’entroterra con gli agriturismi…
  • Omicidio Chiara Poggi, la profezia di Fabrizio Corona sul delitto di Garlasco: “Entro il 30 agosto arresteranno qualcuno”. Chi?

    di Jacopo Tona

    Omicidio Chiara Poggi, la profezia di Fabrizio Corona sul delitto di Garlasco: “Entro il 30 agosto arresteranno qualcuno”. Chi?
  • CHE SUCCEDE AL TURISMO? Il flop Toscana specchio dell'Italia con il “sistema Versilia”. Guido Mori: “Ecco perché gli stagionali hanno responsabilità”. L’offerta “noiosa”, i prezzi stile Milano e i parcheggi...

    di Domenico Agrizzi

    CHE SUCCEDE AL TURISMO? Il flop Toscana specchio dell'Italia con il “sistema Versilia”. Guido Mori: “Ecco perché gli stagionali hanno responsabilità”. L’offerta “noiosa”, i prezzi stile Milano e i parcheggi...
  • TUTTA LA VERITÀ DI Roberta Bruzzone sulla morte di Simona Cinà: “I fatti descritti delineano uno scenario ben oltre l’ipotesi del malore o del semplice incidente”. Ma davvero delle ottanta persone presenti nessuno l’ha vista entrare in piscina?

    di Giulia Ciriaci

    TUTTA LA VERITÀ DI Roberta Bruzzone sulla morte di Simona Cinà: “I fatti descritti delineano uno scenario ben oltre l’ipotesi del malore o del semplice incidente”. Ma davvero delle ottanta persone presenti nessuno l’ha vista entrare in piscina?
  • Se vi fate fregare da Shein o Temu è ANCHE COLPA VOSTRA! Tutti sanno che i prodotti sono scadenti (e spesso nocivi), ma tutti comprano. Perché? Altro che multe per pubblicità green ingannevole...

    di Naike Rivelli

    Se vi fate fregare da Shein o Temu è ANCHE COLPA VOSTRA! Tutti sanno che i prodotti sono scadenti (e spesso nocivi), ma tutti comprano. Perché? Altro che multe per pubblicità green ingannevole...
  • Mario Giordano sbotta (anche contro Giorgia Meloni): “Non siamo più padroni in casa nostra. Un marocchino ha massacra una donna a Bologna, ma ormai non fa più notizia. Perché nessuno, neanche a destra, ne parla tranne noi?”

    di Redazione MOW

    Mario Giordano sbotta (anche contro Giorgia Meloni): “Non siamo più padroni in casa nostra. Un marocchino ha massacra una donna a Bologna, ma ormai non fa più notizia. Perché nessuno, neanche a destra, ne parla tranne noi?”

di Alessio Mannino Alessio Mannino

Se sei arrivato fin qui
seguici su

  • Facebook
  • Twitter
  • Instagram
  • Newsletter
  • Instagram
  • Se hai critiche suggerimenti lamentele da fare scrivi al direttore moreno.pisto@mowmag.com

Next

Scontrini impazziti, che succede? Da nord a sud le segnalazioni delle cifre più folli (e ingiustificate)

di Riccardo Belardinelli

Scontrini impazziti, che succede? Da nord a sud le segnalazioni delle cifre più folli (e ingiustificate)
Next Next

Scontrini impazziti, che succede? Da nord a sud le segnalazioni...

  • Attualità
  • Lifestyle
  • Formula 1
  • MotoGP
  • Sport
  • Culture
  • Tech
  • Fashion

©2025 CRM S.r.l. P.Iva 11921100159 - Reg. Trib. di Milano n.89 in data 20/04/2021

  • Privacy