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“Putin sapeva dell’attentato”. Gilli (Nato Defense College) ci dà la notizia del giorno: “La Russia è paranoica, per questo Usa e Ucraina…”

  • di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

23 marzo 2024

“Putin sapeva dell’attentato”. Gilli (Nato Defense College) ci dà la notizia del giorno: “La Russia è paranoica, per questo Usa e Ucraina…”
Cosa sappiamo davvero dell’attentato a Mosca? Ne abbiamo parlato con l’esperto Andrea Gilli, del Nato Defense College, che conferma la rivendicazione dell’Isis Khorasan, si dice cosa sapeva Putin e perché Ucraina e Usa si siano mossi subito rilasciando delle dichiarazioni molto chiare

di Giulia Sorrentino Giulia Sorrentino

Dopo la sparatoria al Crocus City Hall, la più grande sala di concerti a Mosca, dove tre uomini armati sono entrati e hanno iniziato a sparare, l’Isis ha rivendicato l’attentato, ma è una cosa credibile? Nonostante la rivendicazione da parte del gruppo terroristico, c’è un alone di scetticissimo e c’è chi pensa che i mandanti possano essere stati altri. Abbiamo chiesto ad Andrea Gilli, del Nato Defense College, se la dichiarazione su Telegram sia plausibile: “Sì e una delle motivazioni può essere che la Russia ha dato sostegno alla Siria, che ha schiacciato l'Isis”. Come mai Usa e Ucraina si sono affrettate subito nel distaccarsi dall’attentato? “Per togliere ogni dubbio. Sia perché la Russia vive nelle paranoie, sia per parlare all'opinione pubblica interna che per parlare al governo russo e agli altri governi”. Ma c’è l’ipotesi di un’altra pista e ci ha parlato di tutti i motivi che avrebbe avuto l’Isis per fare questo attacco.

Andrea Gilli, Nato Defense College
Andrea Gilli, Nato Defense College

È plausibile che l’Isis Khorasan abbia compiuto l’attentato a Mosca?

Abbastanza, perché gli Stati Uniti avevano dato un avvertimento ai propri cittadini presenti a Mosca di stare distanti dai concerti, stessa cosa che ha fatto anche l'ambasciata britannica. Quando succede ciò vuol dire che l'intelligence americana, principalmente attraverso intercettazioni di comunicazioni telefoniche, mail o altre fonti, ha avuto accesso a comunicazioni che parlavano di attentati. Questo era successo anche con l'Iran qualche mese fa, quando morirono 300 persone in occasione dell'anniversario per l'uccisione del generale iraniano Soleimani. Ritengo quindi che sia abbastanza credibile anche perché lo stesso Putin era stato avvisato attraverso canali diplomatici, ma aveva detto di non crederci.

Quello che in molti si chiedono è perché l’Isis Khorasan sia contro i talebani.

Esattamente come nel mondo occidentale ci sono varie fazioni interne, che si combattono però principalmente a livello politico e che sono in lotta per ottenere maggiore consenso o visibilità, la stessa cosa avviene anche nel mondo musulmano e soprattutto tra gruppi violenti. Già prima del ritiro americano dall’Afghanistan, l’Isis combatteva i talebani, che, d'altronde, hanno schiacciato nel corso degli anni i musulmani più moderati. Durante la guerra civile siriana l’Isis combatteva contro altri gruppi musulmani. Alcuni perché sciiti contro sunniti, ma in altri casi si trattava semplicemente di differenti fazioni. È avvenuta la stessa cosa in Palestina tra Hamas e altri gruppi, per cui non è insolito, anzi c'è una dinamica ben strutturata.

Come mai loro avrebbero interesse però ad attaccare la Russia?

Le spiegazioni possono essere diverse. La prima è che la Russia ha dato sostegno alla Siria che ha schiacciato l'Isis in Siria. Dall'altra parte c’è il fatto che la Russia, spendendo così tante risorse, uomini e mezzi su un fronte, va a indebolire la sua capacità di gestione delle sue province interne e dei suoi rapporti con i paesi circostanti. Alcuni dei quali, soprattutto dal Caucaso l'area dell'Asia centrale, sono o in prevalenza musulmani o hanno significative minoranze musulmane. Non è quindi totalmente da escludere che l’Isis dica “andiamo ad attaccare cercando poi di conquistare alcuni di questi di questi paesi e ottenere del consenso”. Bisognerà poi capire se c'è una regia dietro, cosa che non si può mai del tutto chiarire soprattutto con il terrorismo.

Come mai gli Stati Uniti e l'Ucraina hanno subito affermato di essere estranei ai fatti?

Per togliere ogni dubbio. Sia perché la Russia vive nelle paranoie, sia per parlare all'opinione pubblica interna che per parlare al governo russo e agli altri governi. Soprattutto dal punto di vista dell'Ucraina che negli anni due anni ha lanciato molti droni contro la Russia e non gli ha mai rivendicati, ma non ha mai nemmeno negato. Per cui, in questo caso, negandolo, vogliono segnalare che loro non c’entrano. Poi in questo caso stiamo parlando comunque di un crimine efferato, perché un conto è colpire delle raffinerie, che sono comunque dei centri strategici, un conto è colpire il Cremlino o delle postazioni militari, tutt'altro conto è andare ad ammazzare a sangue freddo dei civili. Di sicuro questo non è nello stile degli Stati Uniti e nemmeno dell'ucraina, che comunque ha tutelato i prigionieri politici russi.

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Quindi è la modalità che le fa sostenere che sia plausibile che sia stata l'Isis?

Anche, ma è un insieme di fattori. Il primo è la modalità, ma soprattutto l'informativa americana di un paio di settimane fa che quindi suggerisce che avessero avuto accesso all’ intelligence e l'hanno comunicato, poi l'assenza di ragioni per compiere un attacco del genere da parte di altri attori che alla fine non sono molti.

Quali sono le possibili ipotesi oltre all’Isis?

Considerare delle ipotesi non vuole dire che si stiano muovendo delle accuse. Ci sono gli ucraini ed è poco plausibile perché hanno negato, così come gli Stati Uniti, che sono ancora meno plausibili hanno negato. Può essere l’Isis, guardano alla sponda sud est russa è coerente e hanno rivendicato. Poi resta o l'opposizione interna a Putin, ma non è plausibile come mezzo perché da oppositore di Putin non fai un attacco del genere, non ha molto senso, oltre al fatto che vediamo benissimo che l'opposizione in Russia viene schiacciata. Potrebbero essere delle fazioni interne al Cremlino che vogliono indebolire Putin e che quindi avrebbero organizzato tutto ciò, anche se sono scettico, ma comunque non è da escludere. Potrebbe anche essere stato direttamente Putin per favorire una mobilitazione generale di cui si parlava. È il modo in cui secondo molti Putin è salito al potere nel 1999, dopo attenti a bombe che hanno distrutto dei palazzi a Mosca rivendicate dai ceceni. È possibile quest'ultima ipotesi ma i pochi elementi che abbiamo danno molto più supporto all'ipotesi dell’Isis. L'ultimo scenario è quello dei reduci.

Cosa intende?

Mi riferisco a gente che è stata mandata a combattere, è tornata a casa per qualsiasi ragione incazzata nera fa una strage del genere. In questo caso si tratterebbe di lupi solitari che hanno agito senza un fine particolare. L'unica cosa da chiarire è se è possibile che l'apparato di sicurezza russo si sia perso della gente che armata che gira per Mosca, pianifica un attentato e ammazza della gente. Tutto ciò quando addirittura gli Stati Uniti avevano avuto questa intelligence.

Ma sarebbe possibile una cosa del genere?

Sì, è plausibile, perché un conto è trovare una conversazione o uno scambio di mail tra gente che parla di un attentato, altra cosa è capire esattamente chi, come, dove e quando. È una cosa molto più difficile che qualsiasi apparato di sicurezza fa fatica a identificare e a sventare.

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