Attentato terroristico a Mosca al centro commerciale Crocus City Hall. Durante un concerto cinque uomini in abiti mimetici hanno aperto il fuoco sulla folla. Al momento ci sono almeno 40 morti e 145 feriti, di cui 9 gravi. Gli Usa hanno detto che “Kiev non è coinvolta” e il consigliere presidenziale ucraino Podolyak: “Non siamo stati noi”. Diversi i messaggi di sgomento e vicinanza, dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, così come dalla Germania. Inizialmente non si conoscevano i mandanti dell’attentato ma sembra che l’isis abbia rivendicato l’accaduto. Ma chi è l’Isis Khorasan che ha rivendicato l’attentato in Russia? Ora ve lo spieghiamo.
È una branca regionale dello Stato Islamico che ha base nella provincia afghana del Khorasan. L’Isis-K parte dall’Afghanistan ma agisce anche in parte di Pakistan, Iran e alcuni Paesi dell’Asia Centrale. In passato ha già fatto attentati in Iran gli aggressori provenivano per la maggiore da paesi dell’Asia centrale, addestrati in Afghanistan e avevano ricevuto istruzioni durante brevi soggiorni in Turchia. Secondo l’Onu, l’Isis-Khorasan conta 2.200 miliziani armati concentrati nella provincia montana di Kunar, al confine con il Pakistan. Un contingente composito, di cui fanno parte militanti pashtun pakistani fuggiti dal loro Paese, disertori afghani, estremisti uzbeki e, in numero più limitato, reduci arabi di quello che fu lo Stato islamico siro-iracheno. Secondo Aaron Y. Zelin, analista tra i massimi esperti di Iskp, il gruppo del Khorasan “si è indebolito in Afghanistan durante il secondo anno al potere dei talebani, ma ha espanso la sua capacità di operazioni all’estero”. L'Isis avrebbe affermato che i responsabili dell'attacco a Mosca sono riusciti a fuggire e sarebbero “sani e salvi”. A scriverlo è il Guardian che riporta la dichiarazione completa pubblicata sull'account Telegram dello Stato Islamico: “I combattenti dello Stato Islamico hanno attaccato un grande raduno di cristiani nella città di Krasnogorsk, alla periferia della capitale russa, Mosca, uccidendo e ferendo centinaia di persone e causando grande distruzione nel luogo prima che di ritirarsi sani e salvi nelle loro basi”. Gli analisti si stanno già facendo domande sul ritorno di questo gruppo pressoché sconosciuto sulle scene della geopolitica internazionale. Un ritorno in grande stile. Tanto che qualcuno, appunto, si chiede: è mai possibile che abbiamo agito da soli? Chi c'è dietro? Possono essere stati utilizzati da qualcuno tipo gli USA per destabilizzare la Russia in un momento così delicato? Tutto è possibile. In questi giorni sentiremo le varie teorie. Quello che vi possiamo dire è che l’Isis-K è un’organizzazione terroristica jihadista acerrima nemica della Repubblica Islamica dell’Iran, per via dell’antica rivalità tra sunniti e sciiti che contraddistingue il variegato e complesso mondo della religione islamica. Teheran, com’è noto, ha una solida partnership strategica con Mosca: ed entrambi, anche in Siria, hanno combattuto i gruppi islamisti radicali.