Cosa succede nei cieli d’America? È la domanda che milioni di cittadini si stanno chiedendo dopo gli avvistamenti di droni misteriosi nei cieli del New Jersey, del Connecticut, del Texas e anche della California. La gente oggi vuole sapere se esistono dei rischi per sicurezza nazionale, e a quale natura appartengono. È chiaro che un evento del genere solleva, inevitabilmente, una serie di domande cruciali sulla possibile esistenza di forme di vita extraterrestri. In queste settimane l’aumento dell’uso di app dedicate agli avvistamenti Ufo è letteralmente esploso negli Stati Uniti. Piattaforme come Ufo Trackere SkyMap hanno rispettivamente registrato un incremento del 60% e del 74% nel numero di utenti e Enigma Labs ha iniziato a collaborare con la Nasa: interessati a monitorare il cielo e a condividere segnalazioni. Cresce ogni giorno l'interesse pubblico verso il fenomeno degli avvistamenti, alimentando discussioni su tecnologie terrestri o possibile contatto con intelligenze aliene. Certo è che i droni, avvistati nei cieli del New Jersey, hanno dimostrato capacità che sfidano le nostre attuali conoscenze tecnologiche. Movimenti rapidi, cambiamenti di direzione improvvisi, l'assenza di un segnale radar tradizionale: stiamo parlando di dispositivi avanzati, di certo non riconducibili a programmi militari conosciuti. Le autorità glissano. John Kirby, portavoce del Pentagono, ha dichiarato che “non c'è nulla che indica che l’aumento di avvistamenti di droni nei cieli d’America sia indicativo di un’esistente minaccia per il paese”. Alcuni esperti ipotizzano che potrebbe trattarsi di test di tecnologia terrestre non dichiarata o, in alternativa, di dispositivi non umani. Si è parlato di possibili esercitazioni sull’efficacia di uno speciale “iron dome” una sorta di scudo in grado di proteggere l’America da eventuali attacchi missilistici. Poi si è passati alla ricerca di pericoloso materiale “radioattivo”, sbarcato da un container e poi sparito nel nulla.
Qualcuno è pronto a giurare che l’America sia sotto attacco: ma da chi? Dopo l’emergenza pandemica e quella bellica: ci stiamo forse dirigendo verso l’emergenza aliena? La possibilità di non essere soli nell'universo è profondamente affascinante quanto destabilizzante! La cultura popolare, dai film di fantascienza agli avvistamenti Ufo negli anni ha alimentato l'immaginario collettivo: ma la reale implicazione di un contatto con intelligenze extraterrestri solleva domande profonde. Tra tutte: la nostra società è preparata a gestire il trauma psicologico e culturale di una tale rivelazione? Siamo pronti ad assumere la consapevolezza che potremmo non essere l’unica forma di vita intelligente? Secondo degli esperti psicologi e sociologi, il primo impatto potrebbe generare paura diffusa in particolare tra generazioni più mature. Ma, nel tempo, andrebbe anche considerata l’opportunità di ridefinire il nostro posto nell’universo. Chi sono gli alieni? Dalle informazioni che ci provengono dai principali contattisti gli alieni vengono descritti come esseri di diverse forme e intenzioni. Alcuni racconti, per esempio quelli di Eugenio Siragusa, parlano di civiltà avanzate venute in pace, interessate a condividere conoscenze e a promuovere la cooperazione universale. Si narra che il lieve spostamento dell’asse della terra dovuto alle due esplosioni atomiche abbia causato delle ripercussioni nell’universo. Pare che da allora ci siano stati degli interventi “dal cielo” che avrebbero ostacolato diverse esercitazioni nucleari. Ma oltre al racconto dei “guardiani buoni” esistono pure narrazioni meno rassicuranti, in cui gli alieni sono osservatori neutrali o addirittura potenziali minacce. La loro presenza sulla Terra è oggetto di speculazione da decenni. Esistono numerose teorie complottiste secondo cui diversi governi e agenzie militari, siano a conoscenza di visite extraterrestri e abbiano nascosto ogni informazione al pubblico. L’Area 51 in particolare, una riserva militare a Sud dello stato del Nevada, è stata a lungo associata alla sperimentazione di tecnologie aliene recuperate da presunti incidenti Ufo, come quello di Roswell nel 1947. Insomma: sono già qui o continuano ad osservarci da lontano? Anche in questo caso esistono diverse scuole di pensiero: tutte interessanti e per certi versi credibili! Il futuro della nostra interazione con i popoli delle stelle dipende dalla nostra apertura mentale, dalla nostra capacità di superare sfiancanti divisioni interne. L’umanità, potenzialmente, potrebbe presto trovarsi di fronte una trasformazione epocale, in cui la comprensione di altre intelligenze potrebbe ridefinire non solo la scienza, ma anche la filosofia, la religione e la politica. Gli avvistamenti di droni, o di oggetti volanti non identificati, nei cieli del New Jersey rappresentano una finestra su un mistero più grande e complesso. E a questo punto dovremmo non solo chiederci se siamo pronti alla consapevolezza di non essere soli, ma soprattutto se siamo preparati a costruire un dialogo con l’ignoto.