La tutela dell’ambiente, in Italia, non riesce ancora a fare rima con infrastrutture. Questo per i tanti “no” che gli ambientalisti hanno risposto su numerosi progetti cardine per migliorare i trasporti nel Paese. Ma quel che stupisce è che, in diversi casi, l’opposizione degli attivisti per l’ambiente sembra davvero una battaglia di retroguardia, ma che trova spesso l’adesione nei tribunali dopo cause legali lunghe e costose. I casi sono tanti e Il Giornale li ha elencati, riportando anche alcuni casi decisamente curiosi. Come quando il Tar della Puglia bloccò lo snodo ferroviario di Bari sud. Un'opera del Pnrr da 406 milioni di euro, ma considerata troppo impattante per le case nei paraggi e per gli alberi di carrube che si trovano in quella zona. E così, addio treni ad alta velocità.
Non solo, perché c’è anche la nuova strada statale Orte-Civitavecchia, dove tutto è fermo dopo che il Tar del Lazio ha accolto la denuncia delle associazioni ambientaliste. Mancavano solo 14 chilometri per essere completata, ma purtroppo i lavori sono ancora lì che attendono di vedere la fine, mentre i camionisti sono costretti ad attraversare diversi centri abitati per arrivare a scaricare le loro merci nel porto di Civitavecchia. Ma è la motivazione che ha dell’incredibile: lungo le sponde del fiume, dove era previsto un ponte, in estate nidifica il falco grillaio, per cui contro l’Anas sono intervenuti la Lipu, il Wwf e Italia Nostra. Non è il solo caso nel quale un volatile è la causa di lavori mai conclusi. Come a Bari, dove il cantiere di un altro nodo ferroviario è stato fermato per non disturbare la nidificazione della passera.
Non è finita, perché gli esempi sono tanti altri. In Molise, nell’aprile scorso, sono stati affidati i lavori per il raddoppio ferroviario della tratta Termoli - Ripalta. Ma l’opera era rimasta ferma fino ad oggi perché nella zona nidifica un altro uccello, il fratino. O ancora, a Lesina, i treni ad alta velocità dovranno marciare a velocità ridotta per non investire il rospo smeraldino. Lo ha deciso il ministero della Transizione ecologica. Ma rospi e tritoni si sono messi in mezzo anche all'abbattimento e alla ricostruzione del ponte Diana in Sardegna. Intanto i cittadini rimangono isolati.