Massimo Sestini, uno dei più celebri fotografi italiani, è finalmente uscito dal coma questa mattina. Il suo primo pensiero è andato ai ragazzi della Guardia Costiera, i suoi salvatori. Poi, le lacrime di gratitudine. Ricoverato in gravi condizioni a Trento da sabato scorso, Sestini aveva accusato un malore durante un’immersione in un lago ghiacciato per il progetto fotografico “Under Ice”, una delle sue imprese al limite del possibile. Il malore, causato probabilmente da uno shock termico, lo aveva colto sott’acqua, rendendo necessario un intervento tempestivo del suo accompagnatore e dei soccorritori. Salvato miracolosamente e rianimato sul posto, era stato trasportato d’urgenza al Santa Chiara di Trento in elisoccorso. La situazione era precipitata poco dopo, con un’infezione polmonare che aveva richiesto l’intubazione.
Dopo giorni di ansia e speranza per familiari e amici accorsi da tutta Italia, questa mattina Sestini ha finalmente ripreso a respirare autonomamente. I medici parlano di una ripresa sorprendente, ma la prognosi resta riservata. “L’ossigeno è forte, ma respira da solo”, raccontano i familiari con commozione. “Massi respira, e questo è l’importante”, aggiungono, grati per questo primo segnale di ripresa. Vincitore del World Press Photo nel 2015, Sestini ha costruito la sua carriera su immagini straordinarie, catturate in condizioni estreme, da elicotteri in volo a jet a velocità supersonica. Ma stavolta, il fotografo ha rischiato la vita per la sua arte. Il suo primo pensiero va a chi ha reso possibile questa nuova opportunità: i suoi salvatori, gli uomini della Guardia Costiera.