Fact checking. Stefano Massini, l’irreprensibile Stefano Massini, il sempre dalla parte dei deboli Stefano Massini, mi spingerei quasi a dire il "compagno" Stefano Massini, in uno dei suoi monologhi Piazza Pulita, parlando a proposito di Donald Trump, che ruggisce e scureggia come un leone, animale al quale Trump si paragona, ha messo in scena "il tasso del miele". Premettendo: nessuno ne parla. Ahi! C’è una buona fetta dell’Italia che, da tempo, quando l’argomento vira sul tasso del miele, tutti dicono: “Bisogna chiedere a Michele Monina”. Da quando il Monina ha pubblicato il suo “Bestiario Pop” il tasso del miele è diventato ricorrente argomento di conversazione. Io non so chi frequenta Stefano Massini, ma posso assicurare che parliamo continuamente del tasso del miele riferendoci sia ad Michele Monina che ad Achille Campanile e al suo racconto “La quercia del tasso”, dove c’era una quercia sotto la quale riposava Torquato Tasso e sulla quale abitava un tasso, ossia il tasso della quercia del tasso, da non confonfere con la guercia del Tasso, che era una amabile signora che si prendeva cura del poeta e che invece riposava sotto un tasso, abitato anch’esso da un tasso e bisognava distinguere il tasso della quercia del tasso dal tasso del tasso della guercia. E insomma io non credevo possibile che così, all’improvviso, Stefano Massini se ne uscisse fuori dicendo: “Nessuno parla del tasso del miele”. E infatti ci siamo subito immaginati il caro Michele ergere il pelo, fare i ringhiolini (il tasso del miele, praticamente il marchio di fabbrica di Michele Monina, fa i ringhiolini) e a starsene da solo (il tasso del miele è solitario) chiedendosi: mi si nota di più se resto solitario come il tasso del miele o se azzanno Stefano Massini?
Come si sa, non mancano testimonianze di assalti del tasso del miele contro esseri umani. Nel suo “Bestiario Pop”, Michele Monina il tasso del miele come un animaletto solitario e piccolo che non si spaventava di entrare in lotta contro i leoni. Cosa fa il Tasso del Massini? La stessa cosa. Diventa insomma, il tasso del Monina come il tasso del Massini come il tasso del miele, la metafora di Davide e Golia. Si dice anche che Davide possedesse un tasso del miele, mentre Golia riposasse sotto un tasso, così bisognava distinguere il tasso di Davide dal tasso di Golia. Fatto sta che il tasso del miele di Monina viene prima del tasso del miele di Massini. Adesso: non è che possiamo accusare Massini di plagio. E infatti non lo facciamo. La nostra è una riflessione etimosocialzoologica poiché, come detto, noi parliamo sovente del tasso del miele da quando abbiamo letto il libro di Monina e visto il suo spettacolo teatrale.
Inoltre, noi di MOW, siamo tutti fan di Miele (non chiedetemi perché), la cantante nissena. Che, guarda caso, posside un tasso del miele. Così, quando iniziamo le discussioni, ci chiediamo sempre: “Ma stiamo parlando del tasso del miele di Monina o del tasso del miele di Miele”. Da qualche giorno dobbiamo invece dire: “Ma stiamo parlando del tasso del miele di Monina, del tasso del miele di Massini o del tasso del miele di Miele?”. La risposta, quando ci troviamo in questi impasse, è sempre la stessa: telefoniamo a Monina. Lo abbiamo chiamato. Ha risposto Lucia, la figlia di Michele: “Papà è andato ad azzannare i polpacci di Massini. Dovrebbe tornare fra un’ora”. Così non ho potuto chiedere a Michele perché minchia si chiama tasso del miele se poi si nutre di Cobra.